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'Il CNAS, versione democratica dell''imperialismo conquistatore'

'Il grande peso in USA del pensatoio dei ''falchi liberali'', la convergenza fra i Neocon e Hillary Clinton, con un progetto: dominare il mondo. Ecco i nomi. [di Thierry Meyssan]'

'Il CNAS, versione democratica dell''imperialismo conquistatore'
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3 Gennaio 2015 - 23.56


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«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°112

di Thierry Meyssan.

Mentre Washington
non ha più una politica estera, ma diverse politiche contraddittorie
e simultanee, i «falchi liberali» si sono radunati attorno al
generale David Petraeus e al Center for a New American Security.
Thierry Meyssan presenta questo think tank, che ora gioca il ruolo
precedentemente assegnato al Project for a New American Century
nell”era Bush: promuovere l”imperialismo espansionista e dominare il
mondo.

Il generale David
Petraeus al CNAS.

La crisi siriana,
che ha già trovato una soluzione con la prima conferenza di Ginevra
nel giugno 2012, continua nonostante tutti gli accordi negoziati con
gli Stati Uniti. Chiaramente, l”amministrazione Obama non obbedisce
al suo capo, ma è divisa tra due linee politiche: una favorevole
alla spartizione imperialista del mondo con la Cina e, eventualmente,
con la Russia (è la posizione del presidente Obama), l”altra, gli
espansionisti imperialisti (riuniti intorno a Hillary Clinton e al
generale David Petraeus).

Con sorpresa di
tutti, la cacciata del direttore della CIA e della Segretaria di
Stato in occasione della rielezione di Barack Obama non ha messo fine
alle divisioni dell”amministrazione, ma le ha invece rafforzate.

Sono di nuovo gli
imperialisti espansionisti ad aver rilanciato la guerra contro la
Repubblica popolare di Corea, con il pretesto di un attacco
informatico a danno della Sony Pictures attribuito a Pyongyang contro
ogni logica. Il presidente Obama ha infine sottoscritto il loro
discorso e ha firmato un decreto di «sanzioni».

Sembra che i
sostenitori dell”espansione imperiale si siano all”inizio raggruppati
per creare il
Center
for a New American Security
,
che ha giocato in seno al Partito Democratico un ruolo equivalente a
quello del
Project
for a New American Century

(e oggi della
Foreign
Policy Initiative
)
in seno al Partito repubblicano. A questo titolo, hanno giocato un
ruolo importante durante il primo mandato di Barack Obama e, per
taluni di loro, hanno integrato lo Stato profondo da dove continuano
a tirare le fila.

I falchi liberali



Il Center
for a New American Security

(CNAS) è stato creato nel 2007 da Kurt Campbell e Michele A.
Flournoy.

Questi due
intellettuali avevano già lavorato insieme nel Center for Strategic
and International Studies (CSIS). Lì avevano curato la
pubblicazione, due mesi dopo gli attentati dell”11 settembre 2001, di
To
Prevail: An American Strategy for the Campaign Against Terrorism

(Per prevalere: una strategia americana per la campagna contro il
terrorismo) [1]. Il libro glossava la decisione del presidente Bush
di attaccare non solo i gruppi terroristici, ma anche gli Stati che
li sostengono, e addirittura gli Stati falliti che non riuscivano a
combatterli sul proprio suolo. Ispirandosi ai lavori della Task Force
sul terrorismo del CSIS, preconizzava un notevole sviluppo delle
agenzie di intelligence al fine di sorvegliare il mondo intero. In
breve, Campbell e Flournoy accettavano la versione ufficiale degli
attentati e giustificavano la «guerra al terrorismo» che avrebbe
gettato una cappa luttuosa sul mondo per oltre un decennio.

Nel 2003, Campbell e
Flournoy firmavano con altri tredici intellettuali democratici un
documento intitolato
Progressive
Internationalism: A Democratic National Security Strategy

(Internazionalismo progressista: una strategia democratica di
sicurezza nazionale) [2]. Questo manifesto sosteneva le guerre
post-11 settembre pur criticando la debolezza diplomatica del
presidente Bush. In vista della scelta del candidato democratico nel
2004, i firmatari intendevano promuovere il progetto imperiale
statunitense (difeso da George W. Bush) pur criticando il modo in cui
questi esercitava la leadership, in particolare i dubbi che aveva
seminato tra gli alleati. I firmatari erano allora etichettati come
“falchi liberali”.

br />
Kurt Campbell e
Michèle Flournoy alla cerimonia di lancio del CNAS nel 2007
.

Il CNAS



Alla sua nascita
(2007), il CNAS affermava di voler rinnovare il pensiero strategico
statunitense dopo la Commissione Baker-Hamilton e le dimissioni del
segretario della Difesa Donald Rumsfeld. L”inaugurazione ebbe luogo
in presenza di numerose personalità, tra cui Madeleine Albright,
Hillary Clinton e Chuck Hagel. All”epoca, Washington stava cercando
una scappatoia dal suo pantano iracheno. Campbell e Flournoy
intendevano preconizzare una soluzione militare che consentisse alle
forze armate USA di continuare a occupare l”Iraq senza esaurirvi le
proprie forze. Per continuare la sua espansione globale,
l”imperialismo statunitense doveva prima elaborare una strategia
contro-terrorista che gli permettesse di riportare i ranghi dei suoi
soldati in Iraq a un formato ridotto.

Logicamente,
Campbell e Flournoy lavorano quindi con il generale David Petraeus,
fresco di nomina alla carica di comandante della Coalizione militare
in Iraq in quanto autore del manuale di contro-insurrezione
dell”esercito americano. Ingaggiano un esperto australiano, David
Kilcullen, che si accinge a diventare il guru del generale Petraeus e
concepirà la
Surge
(la spinta). A suo parere, il capovolgimento della situazione per gli
insorti iracheni è possibile grazie alla combinazione di due fattori
(la carota e il bastone): da un lato uno stipendio sarà versato ai
resistenti che cambieranno campo e garantiranno di stabilire l”ordine
nel loro territorio; dall”altro, una forte pressione sarà esercitata
su di loro attraverso un aumento temporaneo della presenza militare.
Questa strategia sarà attuata con il successo che sappiamo: il paese
attraversa dapprima una fase d”intensa guerra civile, poi lentamente
torna alla calma dopo essere stato profondamente distrutto. In
realtà, il cambio di campo di una parte della resistenza irachena è
stato possibile solo perché era organizzata su base tribale.

Di fatto, durante
questo periodo, il CNAS e il generale Petraeus sono inseparabili.
Kilcullen diventa consigliere di Petraeus, poi della Segretaria di
Stato Condoleezza Rice. La fusione è tale che il colonnello John
Nagl, un consigliere di Petraeus, è diventato presidente del CNAS
quando Campbell e Flournoy entrano nell”amministrazione Obama.

L”originalità del
CNAS è di essere un think tank democratico che collabora e si
integra con falchi repubblicani. Moltiplica anche incontri e
discussioni con i membri del
Project
for a New American Century
.
È finanziato dalle industrie degli armamenti o dai fornitori della
Difesa (Accenture Federal Services, BAE Systems, Boeing, DRS
Technologies, Northrop Grumman), da finanzieri (Bernard L. Schwartz
Investments, Prudential Financial), da fondazioni (Carnegie
Corporation of New York, William and Flora Hewlett Foundation,
Ploughshares Fund, Smith Richardson Foundation, Zak Family Charitable
Trust) e da governi stranieri (Israele, Giappone, Taiwan).

Durante la campagna
elettorale, Campbell e Flournoy pubblicano le loro raccomandazioni
per il prossimo presidente:
The
Inheritance and the Way Forward

(L”eredità e la via da seguire) [3].

Nell”era Bush,
rimettono in discussione il principio della «guerra preventiva» e
la pratica della tortura. Inoltre, puntano a riorientare la
guerra
al terrorismo
,
in modo da evitare lo «scontro di civiltà», che priverebbe
Washington dei suoi alleati musulmani.

Tre generazioni
di donne al CNAS: Madeleine Albright, Hillary Clinton e Michèle
Flournoy
.



L”amministrazione
Obama



Eletto presidente
degli Stati Uniti, Barack Obama designa Michèle Flournoy per
sorvegliare la transizione al Dipartimento della Difesa. Logicamente,
è stata nominata alla carica di SottoSegretario alla Difesa con le
funzioni relative alla politica, vale a dire che spettava a lei
elaborare la nuova strategia di Difesa. È pertanto la ”Numero Due”
del Dipartimento e gestisce un budget di 200 milioni di dollari.

Da parte sua, Kurt
Campbell è nominato al Dipartimento di Stato per dirigere l”ufficio
dell”Estremo Oriente e del Pacifico.

Campbell e Flournoy
saranno allora i promotori della strategia del «pivot». Secondo
loro, gli Stati Uniti devono prepararsi a un futuro confronto con la
Cina. In questa prospettiva, devono lentamente riposizionare le
proprie forze armate dell”Europa e del Medio Oriente allargato verso
l”Estremo Oriente.

Il CNAS è così in
voga che parecchi dipendenti entreranno nell”amministrazione Obama:

– Rand Beers
diventerà segretario alla Sicurezza della Patria,

– Ashton Carter,
sottosegretario alla Difesa per gli acquisti, poi segretario alla
Difesa,

– Susan Rice,
ambasciatrice alle Nazioni Unite, e poi consigliera nazionale di
sicurezza,

– Robert Work, vice
segretario alla Difesa,

e ancora:

– Shawn Brimley,
Consigliere Speciale del Segretario della Difesa per la Strategia,
poi direttore della Pianificazione al Consiglio di Sicurezza
Nazionale,

– Price Floyd, Vice
Assistente Segretario alla Difesa per le Pubbliche Relazioni,

– Alice Hunt,
assistente speciale del Dipartimento della Difesa,

– Colin Kahl, Vice
Assistente Segretario alla Difesa per il Medio Oriente, poi
consigliere di sicurezza nazionale al seguito del Vice Presidente,

– James Miller, Vice
Assistente Segretario alla Difesa per la politica,

– Eric Pierce, vice
capo del Dipartimento della Difesa responsabile delle relazioni con
il Congresso,

– Sarah Sewall
diventerà, nel 2014, Sottosegretario di Stato per la democrazia ei
diritti umani,

– Wendy Sherman
diventerà, nel 2011, Sottosegretario di Stato per gli Affari
Politici,

– Vikram Singh,
Consigliere Speciale del Segretario della Difesa per l”Afghanistan e
il Pakistan,

– Gayle Smith,
Direttrice per lo Sviluppo e la Democrazia al Consiglio nazionale di
sicurezza,

– James Steinberg,
vice segretario di Stato,

– Jim Thomas, Vice
Assistente Segretario alla Difesa per le risorse,

– Edward (Ted)
Warner III, consigliere del Segretario alla Difesa per il controllo
degli armamenti.

Il CNAS sta già
preparando il programma del prossimo presidente degli Stati Uniti.

L”influenza del
CNAS



Michèle Flournoy,
che aspirava a diventare segretario alla Difesa, è stata scartata da
questo incarico, nel 2012, perché considerata troppo vicina a
Israele. Eppure è ormai onnipresente nelle istanze di riflessione
della Difesa: fa parte del Defense Science Board (Consiglio
scientifico della Difesa), del Defense Policy Board (Consiglio
politico della Difesa), nonché del President’s Intelligence
Advisory Board (Consiglio consultivo Presidenziale
sull”intelligence).

In tutta evidenza,
le sue raccomandazioni politiche vengono seguite sia per quanto
riguarda il “Medio Oriente allargato”, sia per l”Estremo
Oriente.

Il CNAS ha sostenuto
gli sforzi di Wendy Sherman per negoziare la ripresa dei negoziati
diplomatici con Teheran. In modo assai trasparente, ha sottolineato
che il problema con l”Iran non stava tanto nella questione nucleare
quanto nell”esportazione della sua rivoluzione. Prevede una serie di
azioni estremamente severe per tagliare le reti iraniane in Africa,
in America Latina e in Medio Oriente. [4]

Per quanto riguarda
la Siria, il CNAS ritiene che sarà impossibile rovesciare a breve
termine la Repubblica. Consiglia pertanto la «strategia del
tornello»: utilizzare il consenso che si è creato contro l”Emirato
Islamico affinché tutti gli Stati coinvolti facciano pressione su
Damasco e sui gruppi di opposizione al fine di ottenere una riduzione
della scala del confronto militare -ma senza tuttavia collaborare con
il presidente al-Assad contro il l”Emirato Islamico. Lo sforzo dovrà
pertanto far ottemperare l”obbligo intimato alla Repubblica di
includere nel suo governo membri dell”opposizione filo-atlantista
sugli aiuti umanitari e volgersi al sostegno logistico fornito alle
zone ribelli in modo che queste diventino attraenti. Una volta che ci
saranno dei filo-atlantisti al governo, saranno incaricati di
identificare i meccanismi dell”apparato statale segreto in modo che
possa essere successivamente distrutto. L”originalità del progetto
consiste nel rivendicare il deserto siriano per i ribelli che
rifiutano di unirsi al governo. Ora, questo deserto rappresenta il
70% del territorio e ospita la maggior parte delle riserve di gas.
[5]

Il CNAS presta
particolare attenzione a Internet. Si tratta di limitare la censura
del governo in modo che la sorveglianza della NSA possa continuare
con la stessa facilità. [6] Contemporaneamente, si preoccupa di come
la Repubblica popolare cinese si protegge dallo spionaggio della NSA
[7].

Nel Pacifico, il
CNAS sostiene un riavvicinamento con l”India, la Malaysia e
l”Indonesia. Ha ideato un piano per modernizzare il dispositivo
rivolto contro la Corea del Nord.

I responsabili
attuali



A poco a poco, il
CNAS – che era un”iniziativa democratica che collaborava con
neoconservatori repubblicani – è diventato il principale centro di
studi impegnato a promuovere l”imperialismo conquistatore.

Oltre a Kurt
Campbell e Michèle Flournoy, ci sono tra i suoi consiglieri:

– il generale John
Allen, comandante della coalizione anti-Daesh

– Richard Armitage,
ex vice segretario di Stato,

– Richard Danzig,
vice presidente della Rand Corporation,

– Joseph Lieberman,
l”ex portavoce di Israele al Senato,

– il generale James
Mattis, ex comandante del CentCom.

Il CNAS è destinato
a svilupparsi ancora, visto che ormai è il principale think tank
capace di opporsi alle riduzioni nel bilancio della difesa USA e di
rilanciare l”industria della guerra.


NOTE:


[1]
To Prevail : An American Strategy for the Campaign AgainstTerrorism,
Csis Significant Issues Series, CSIS, November 2001.

[2]
Progressive
Internationalism : A Democratic National Security Strategy
,
Progressive Policy Institute, October 30, 2003.

[3]
The
Inheritance and the Way Forward
,
Kurt Campbell, Michele Flournoy, CNAS, 2007.

[4]
Pushback
Countering the Iran Action Network
,
Scott Modell and David Asher, Center for a New American Security,
September 2013.

[5]
The Tourniquet. A Strategy for Defeating the Islamic State and SavingSyria and Iraq,
Marc Lynch, Center for a New American Security, October 2014. E How This Ends. A Blueprint for De-Escalation in Syria,
Dafna H. Rand and Nicholas A. Heras, Center for a New American
Security, November 2014. «L’incredibile piano di “pace” USA per la Siria»,
di Thierry Meyssan, Al-Watan
(Syrie), Réseau
Voltaire
,
Megachip, 29 dicembre 2014.

[6]
Bringing Liberty Online. Reenergizing the Internet Freedom Agenda in a Post-Snowden Era,
Richard Fontaine, Center for a New American Security, September 2014.

[7]
Warring
State : China’s Cybersecurity Strategy
,
Amy Chang, Center for a New American Security, December 2014.

Questa “cronaca settimanale di politica estera” appare simultaneamente in versione araba sul quotidiano“Al-Watan”(Siria), in versione tedesca sulla “Neue Reinische Zeitung”, in lingua russa sulla “Komsomolskaja Pravda”, in inglese su“Information Clearing House”, in francese sul “Réseau Voltaire”.


Thierry Meyssan, 4 gennaio 2015.

Traduzione
a cura di Matzu Yagi.

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