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'L''esercito russo afferma la propria superiorità nella guerra convenzionale'

'L''esercito russo, con sorpresa di tutti, dispone di un sistema di interferenza elettronica in grado di rendere sorda e cieca la NATO. [Thierry Meyssan]'

'L''esercito russo afferma la propria superiorità nella guerra convenzionale'
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19 Ottobre 2015 - 21.13


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«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica
internazionale n°150

di Thierry Meyssan.

L”intervento militare di
Mosca in Siria non ha semplicemente capovolto le sorti della guerra e seminato
il panico tra i jihadisti. Ha mostrato al mondo, in una situazione di guerra
reale, le effettive capacità dell”esercito russo, che con sorpresa di tutti dispone
di un sistema di interferenza elettronica in grado di rendere sorda e cieca
l’Alleanza Atlantica. Nonostante un budget molto più alto, gli Stati Uniti
hanno appena perso il loro predominio militare.

DAMASCO (Siria) – L”intervento
militare russo in Siria, che sarebbe dovuto essere una scommessa azzardata di
Mosca contro i jihadisti, si è invece trasformato in una manifestazione di
potenza che ribalta l”equilibrio strategico mondiale. Originariamente pensato
per isolare e distruggere i gruppi armati degli Stati che li sostengono in
violazione delle relative risoluzioni del Consiglio di sicurezza, l”operazione
ha portato ad accecare tutti gli attori e i loro alleati occidentali.

Frastornato, il
Pentagono è diviso tra coloro che cercano di minimizzare i fatti e di trovare
una falla nel sistema russo e quelli che, al contrario, ritengono che gli Stati
Uniti abbiano perso la loro superiorità in materia di guerra convenzionale e
che avranno bisogno di molti anni per recuperarla [1].

Ricordiamo che nel
2008, nella guerra in Ossezia del Sud, le forze russe erano effettivamente
riuscite a respingere l”attacco georgiano, ma soprattutto avevano mostrato al
mondo il deplorevole stato delle loro apparecchiature. Ancora dieci giorni fa,
l”ex Segretario alla Difesa Robert Gates e l”ex consigliere per la Sicurezza
Nazionale Condoleezza Rice parlavano dell”esercito russo come di una forza di «seconda
classe» [2].

Come, dunque, è
riuscita la Federazione russa a ricostruire la sua industria bellica, a
progettare e a produrre armi ad altissima tecnologia senza che il Pentagono
valutasse l”entità del fenomeno e rimanesse così indietro? I russi hanno usato
tutte le loro nuove armi in Siria o tengono in serbo altre meraviglie?

A Washington lo
sconcerto è talmente grande che la Casa Bianca ha appena annullato la visita
ufficiale del primo ministro Dmitry Medvedev e di una delegazione dello stato
maggiore russo. La decisione è stata presa dopo un”analoga visita in Turchia di
una delegazione militare russa. È inutile discutere delle operazioni in Siria
perché il Pentagono non sa più cosa stia accadendo. Furibondi, i “falchi
liberali” e i neocon pretendono un
aumento del bilancio militare e hanno ottenuto lo stop al ritiro delle truppe
dall”Afghanistan.

In un modo che più
strano non si può, i commentatori atlantisti che assistono al sorpasso sulla
potenza militare americana denunciano il pericolo dell’imperialismo russo [3].

Eppure qui la
Russia non sta facendo altro che salvare il popolo siriano e propone agli altri
Stati di collaborare con lei, mentre gli Stati Uniti quando detenevano il
primato militare imponevano il proprio sistema economico e distruggevano molti
Stati.

È indubitabile che
le incerte dichiarazioni di Washington durante lo schieramento russo, prima
dell”offensiva, non dovevano essere interpretate come un lento adattamento
politico della retorica ufficiale ma per ciò che effettivamente esprimevano: il
Pentagono non conosceva il territorio. Era diventato sordo e cieco.

Un sistema di
interferenza elettronica su vasta scala

Dopo l”incidente
della USS Donald Cook nel Mar Nero, il 12 aprile 2014, sappiamo che l’aviazione
russa ha un”arma che le permette di oscurare tutti i radar, i circuiti di
controllo, i sistemi di trasmissione informazioni, eccetera [4].

 Fin dall”inizio del suo schieramento militare,
la Russia ha installato un centro di disturbo (radar jamming) a Hmeymim, a nord della città siriana di Laodicea
(Latakia). Improvvisamente si è riverificato l”incidente della Donald Cook, ma
questa volta in un raggio di 300 km, comprendente la base NATO di Incirlik in
Turchia. E ancora continua.

Poiché l”evento si
è verificato durante una tempesta di sabbia d’intensità storica, inizialmente
il Pentagono ha pensato che i suoi dispositivi di rilevamento fossero fuori
uso, prima di accorgersi che erano stati oscurati. Tutti oscurati.

Oggi la moderna
guerra convenzionale si basa sul “C4i”; un acronimo composto da
quattro c e una i corrispondenti ai termini inglesi command (dominio), control,
communications, computer (informatica) e intelligence (informazioni). I
satelliti, gli aerei e i droni, le navi e i sommergibili, i carri armati e ora
anche i combattenti sono collegati tra loro da comunicazioni permanenti che
consentono agli stati maggiori di guidare le battaglie. È tutto questo insieme,
il sistema nervoso della NATO, che è stato ora oscurato in Siria e in una parte
della Turchia.

Secondo l”esperto
rumeno Valentin Vasilescu, la Russia avrebbe installato diversi Krasukha-4
(un’apparecchiatura a banda larga mobile che disturba i radar, ndt) e avrebbe dotato i suoi
SAP-518/ SPS-171 (come l”aereo che ha
sorvolato la USS Donald Cook) e i suoi elicotteri di Richag-AV (sistema di
oscuramento di radar e sonar che può essere montato su elicotteri, navi e altre
attrezzature militari, ndt). Inoltre
starebbe usando la nave spia Priazovye (classe Vishnaya, progetto 864 secondo
la nomenclatura NATO) nel Mediterraneo [5].

Sembra che la
Russia si sia impegnata a non disturbare le comunicazioni di Israele – riserva
di caccia americana – per cui le è vietato impiegare il suo sistema di disturbo
nel sud della Siria.

Gli aerei russi
sono stati ben lieti di violare un sacco di volte lo spazio aereo turco. Non
per misurare il tempo di reazione della propria aeronautica militare, ma per
verificare l”efficacia del disturbo elettronico nella zona interessata e per
sorvegliare le installazioni messe a disposizione dei jihadisti in Turchia.

Missili da crociera
ultraefficienti

Infine la Russia ha
usato diverse nuove armi, come i ventisei missili stealth (furtivi, invisibili al radar, ndt) da crociera 
3M-14T Kaliber-NK, equivalenti ai Tomahawk
RGM/UGM-109E [6].

Lanciati dalla
Flotta del Mar Caspio,cosa che non aveva nessuna esigenza militare, hanno
colpito e distrutto undici obiettivi a 1500 km di distanza nella zona non offuscata,
così che la NATO potesse apprezzare la performance. Questi missili hanno
sorvolato l’Iran e l’Iraq a una quota variabile da 50 a 100 metri in base al
territorio, passando a quattro chilometri da un drone statunitense. E non se ne
è perso neanche uno, a differenza di quelli americani, i cui errori sono
compresi tra il 5 e il 10% secondo il modello [7]

Tra l”altro, questi lanci
mostrano l”inutilità delle spese faraoniche dello “scudo” antimissile
costruito dal Pentagono attorno alla Russia, ancorché ufficialmente diretto
contro vettori (missili) iraniani.

Sapendo che questi
missili possono essere lanciati da sommergibili situati ovunque negli oceani e
che possono trasportare testate nucleari, i russi hanno recuperato il loro
ritardo in materia di razzi vettori.

In definitiva, la
Federazione russa sarebbe distrutta dagli Stati Uniti – e viceversa −in un
confronto nucleare, ma vincerebbe in caso di guerra convenzionale.

Solo i russi e i
siriani hanno la capacità di valutare la situazione sul campo. Tutti i commenti
militari provenienti da altre fonti, tra cui i jihadisti, sono privi di
fondamento perché solo la Russia e la Siria hanno una visione del territorio.
Tuttavia Mosca e Damasco intendono sfruttare al massimo il loro vantaggio e
quindi mantengono la segretezza delle loro operazioni.

Da alcuni
comunicati ufficiali e dalle confidenze dei funzionari si può dedurre che sono
stati uccisi almeno 5.000 jihadisti, fra cui molti capi di Ahrar al-Sham, di
Al-Qa”ida e dell”Emirato Islamico (ISIS). Almeno 10.000 mercenari sono fuggiti
verso la Turchia, l’Iraq e la Giordania. L”esercito arabo siriano e Hezbollah
hanno riconquistato il terreno senza attendere gli annunciati rinforzi
iraniani.

La campagna di
bombardamenti dovrebbe terminare entro il Natale ortodosso. La questione che si
porrà allora sarà di sapere se la Russia è o non è autorizzata a completare il
suo lavoro braccando i jihadisti che si rifugiano in Turchia, Iraq e Giordania.
Se così non fosse la Siria sarebbe salva, nondimeno il problema non sarebbe
risolto perché i Fratelli Musulmani non mancherebbero di cercare una vendetta e
gli Stati Uniti di utilizzarli nuovamente contro altri bersagli.

Da ricordare:

—- L”operazione
russa in Siria è stata progettata per privare i gruppi jihadisti del sostegno
statale di cui dispongono dietro il paravento dell’aiuto
ai “dissidenti democratici”.

—- Essa
ha richiesto l”uso di armi nuove e si è trasformata in una dimostrazione di
forza russa.

—- La Russia possiede ormai una
capacità di disturbo di tutte le comunicazioni della NATO ed è diventata la
prima potenza nel campo della guerra convenzionale.

—- Questa
performance ha alimentato la discordia a Washington. È troppo presto per dire
se sarà favorevole al presidente Obama o se sarà usata dai “falchi
liberali” per giustificare un aumento del bilancio militare.

NOTE

[1] “Top NATO general: Russians starting to build air defense bubble over Syria”, Thomas Gibbons-Neff,The Washington
Post
, September 29, 2015.

[2] “How America can counter Putin’s moves in Syria”, by Condoleezza
Rice, Robert M. Gates,Washington Post (United States), Voltaire
Network
, 8 October 2015.

[3] «Russisches Syrien-Abenteuer: Das Ende der alten Weltordnung», Matthias
Schepp, Der Spiegel, 10. Oktober 2015.

[4] «Cos’ha terrorizzato l’USS Donald Cook nel Mar Nero?», Rete Voltaire, trad. A. Lattanzio, 24 settembre 2014.

[6] “KALIBRating
the foe: strategic implications of the Russian cruise missiles’ launch
”, by Vladimir Kozin, Oriental Review (Russia), Voltaire
Network
, 14 October 2015.

[7] Dopo aver annunciato il contrario, gli Stati Uniti hanno dovuto
ammettere i fatti: “
First on CNN: U.S. officials say
Russian missiles heading for Syria landed in Iran
”, Barbara Starr & Jeremy
Diamond, CNN, October 8, 2015.
“Moscow rejects CNN’s report
on Russian missile landing in Iran
”, IRNA, October 8, 2015. “Daily
Press Briefing
”, John Kirby, US State Department,
October 8, 2015. “Пентагон
не комментирует сообщения о якобы упавших в Иране ракетах РФ
”, RIA-Novosti,
October 8, 2015

Thierry Meyssan, 19 ottobre 2015.

Traduzione a cura di Emilio Marco Piano.

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