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«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°255
di Thierry Meyssan.
Pronunciando un discorso programmatico davanti ai più alti diplomatici francesi, il presidente Macron ha svelato la propria concezione del mondo e il modo in cui intende usare gli strumenti di cui dispone. Secondo Macron non esiste più sovranità popolare, né in Francia né in Europa, dunque non esistono nemmeno democrazie nazionali o sovranazionali. E nemmeno esistono più l’Interesse collettivo e la Repubblica. I beni comuni sono solo un catalogo eteroclito di cose e d’idee. Descrivendo agli ambasciatori il lavoro da compiere, Macron li ha informati che non dovranno più difendere i valori del loro Paese, ma trovare opportunità per agire in nome del Leviatano europeo. Entrando nel merito di alcuni conflitti, Macron ha descritto un programma di colonizzazione economica del Medio Oriente e dell’Africa.
DAMASCO (Siria) – Partecipando alla tradizionale settimana degli ambasciatori, il presidente Macron ha pronunciato il suo primo discorso generale di politica estera dall’arrivo all’Eliseo [1].
Tutte le citazioni tra virgolette del presente articolo ne sono un estratto. Il presidente non ha tracciato un panorama delle relazioni internazionali di oggi, né ha spiegato come concepisce il ruolo della Francia del mondo, solo il modo in cui intende utilizzare questo strumento.
Secondo Macron, la Francia non è stata capace di adattarsi ai cambiamenti del mondo dopo il 1989, la caduta del Muro di Berlino, la dissoluzione dell’Unione Sovietica e il trionfo della globalizzazione americana. Per ricostruire il Paese, sarebbe assurdo tornare all’antico concetto di sovranità nazionale. Al contrario, per progredire bisogna impadronirsi delle leve disponibili. Ed è per questa ragione che oggi: «La nostra sovranità è l’Europa».
L’Unione europea è certamente un mostro, «un Leviatano» [2].
Non gode della legittimità popolare, ma acquisisce legittimità quando protegge i cittadini europei. Nella forma attuale, l’Unione Europea è dominata dalla coppia franco-tedesca. Quindi lui, Emmanuel Macron, e la cancelliera Angela Merkel possono governarla insieme. Così Macron, ha potuto recarsi in Polonia in qualità di presidente della Francia e, d’intesa con la partner tedesca, che non avrebbe potuto permettersi di aggredire la Polonia per i trascorsi storici, parlare come rappresentante di fatto dell’Unione, insultare il primo ministro, ricordargli che la Polonia non è sovrana e che deve rientrare nei ranghi della UE.
Di concerto con la cancelliera, Macron ha deciso di agire da subito in quattro settori: