Lavrov, Ministro degli Esteri della Federazione Russa: non credo che la possibile elezione di Trump cambierà qualcosa nei nostri rapporti con gli Usa. Del resto, osserva, la demolizione del quadro di cooperazione è iniziato con il repubblicano Bush junior.
di Giorgio Bianchi.
Il conflitto in Ucraina verrà congelato e le sanzioni rimarranno esattamente lì dove sono. In compenso, data la viscerale islamofobia e sinofobia dell’elettorato trumpiano e dei sostenitori dei partiti cosiddetti antisistema d’oltreoceano che si ispirano al tycoon USA, gli Stati Uniti troveranno terreno fertile per incalzare Iran e Cina, alleati della Russia, lungo le altre due direttrici della Nuova Guerra Fredda.
A quel punto Israele riceverà tutto il sostegno necessario per ampliare il conflitto in Medio Oriente, in particolare contro l’Iran e le sue proiezioni nell’area, ma soprattutto vedremo precipitare i rapporti con la Cina, probabilmente attraverso una strategia modello Ucraina, che utilizzi questa volta Taiwan come utile idiota.
La situazione che si viene a delineare è quella di un’Europa sempre più inglobata dal blocco anglosassone, che aumenterà in maniera significativa il livello di militarizzazione della società (e conseguentemente la spesa in armi) e che raggiungerà i medesimi livelli di fanatismo russofobici ottenuti dai progressisti, però da destra e questa volta contro Iran e Cina. Israele avrà il compito di consolidarsi allargandosi (è la testa di ponte degli Anglosassoni nel Vicino Oriente, armata fino ai denti e protetta da scudi umani a loro volta coperti dallo scudo mediatico incardinato sul senso di colpa per l’Olocausto) e di provocare l’Iran e i suoi alleati per costringerli a un passo simile a quello operato dai russi il 24 Febbraio 2022. Taiwan farà lo stesso con la Cina, fornendo l’assist per far scattare la campagna d’odio contro il Dragone. A quel punto non è da escludere un’escalation militare contro l’Iran e l’istaurazione di sanzioni draconiane, del tutto analoghe a quelle in vigore contro la Russia, questa volta ai danni della Cina.
Vi lascio immaginare il contraccolpo di questa situazione su un’Europa, che si ritroverà senza energia e semilavorati a basso costo, cinta da una nuova cortina di ferro che la isolerà dal resto dell’Eurasia, completamente dipendente dagli anglosassoni per gli approvvigionamenti e senza alcun tipo di autonomia diplomatica ed economica.
La completa annessione dell’Europa e la completa disarticolazione di qualsiasi forma di dissenso interno sono propedeutiche alla campagna mossa con lo scopo di rimettere al loro posto Russia, Cina, Iran, mondo arabo e tutti i loro alleati.
Controllo digitale, valuta digitale, decarbonizzazione-deindustrializzazione sono gli strumenti che utilizzeranno per occupare manu militari l’Europa e utilizzarla come testa di ponte.
Quando la cappa di propaganda si diraderà e la presa d’atto della situazione sarà inevitabile, finalmente anche i più indottrinati si renderanno conto di essere stati trascinati in guerra.
Fonte: https://www.facebook.com/giorgio.bianchi.100/posts/10228939666547831.