USA: senza il veto di Obama alla legge sulle detenzioni indefinite sarà una tragedia storica per i diritti

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15 Dicembre 2011 - 23.53


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da Human Rights Watch.

(Washington, DC) - L”apparente decisione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama di non porre il veto su un disegno di legge di spesa per la difesa che codifica la detenzione indefinita senza processo nell”ordinamento degli Stati Uniti ed espande il ruolo dei militari nell”arrestare i sospetti di terrorismo fa un enorme danno allo Stato di diritto, sia negli Stati Uniti che all”estero, ha dichiarato oggi Human Rights Watch. L”amministrazione Obama aveva minacciato di porre il veto alla proposta di legge, il National Defense Authorization Act 2012 (NDAA), sulle disposizioni per i detenuti, ma il 14 dicembre 2011, ha emesso una dichiarazione che indica che il presidente starebbe probabilmente per firmare le nuove normative.

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«Con la firma di questo disegno di legge sulle spese della difesa, il presidente Obama passerà alla storia come il presidente che ha sancito la detenzione indefinita senza processo nell”ordinamento degli Stati Uniti», ha affermato Kenneth Roth, direttore esecutivo di Human Rights Watch. «In passato, Obama ha esaltato l”importanza di essere dalla parte giusta della storia, ma oggi lui si trova decisamente dalla parte sbagliata».

La vasta portata delle disposizioni sulle detenzioni codificherebbe la detenzione indefinita senza processo all”interno dell”ordinamento statunitense per la prima volta dall”epoca di McCarthy, quando il Congresso, nel 1950, passò sopra il veto dell”allora presidente Harry Truman e approvò la legge sulla sicurezza interna (Internal Security Act, ndt). Il disegno di legge bloccherebbe anche il trasferimento di prigionieri attualmente detenuti a Guantanamo verso gli Stati Uniti per qualsiasi motivo, anche per il processo. Inoltre, estenderebbe le restrizioni, imposte lo scorso anno, sul trasferimento dei detenuti da Guantanamo sia come rimpatrio sia verso paesi terzi – persino per quelli cui sono state rilasciate le autorizzazioni al rilascio da parte dell”amministrazione.

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Ci sono attualmente 171 detenuti a Guantanamo, molti dei quali sono stati imprigionati per quasi 10 anni. Come uno dei suoi primi atti in carica, Obama firmò un ordine esecutivo per la chiusura di Guantanamo entro un anno. Invece di muoversi subito a chiudere la prigione e porre fine all”uso delle screditate commissioni militari, ha sostenuto le modifiche alla legge che le regolava, il Military Commissions Act.

«È un momento triste, quando un presidente che si è vantato della sua conoscenza e la sua fede nei principi costituzionali soccombe alla politica del momento nel firmare una legge che eleva una così grande minaccia a carico dei diritti costituzionali fondamentali», ha dichiarato Roth.

Il disegno di legge richiede inoltre alle forze armate USA di prendere in custodia alcuni sospettati di terrorismo addirittura all”interno degli Stati Uniti, in casi che in precedenza erano stati gestiti dalle forze dell”ordine federali, statali e locali. Durante il dibattito sul disegno di legge, molti alti funzionari dell”amministrazione, tra cui il segretario della difesa, il procuratore generale, il direttore dell”intelligence nazionale, il direttore dell”FBI, e il direttore della CIA, hanno tutti sollevato delle obiezioni sul fatto che questo provvedimento interferiva con la capacità dell”amministrazione di combattere efficacemente il terrorismo. Negli ultimi 10 anni oltre 400 persone sono state processate nei tribunali federali USA per reati connessi al terrorismo. Nel frattempo, durante lo stesso periodo, solo sei casi sono stati processati nelle commissioni militari.

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«Il presidente Obama non può nemmeno giustificare questa grave minaccia ai diritti fondamentali sulla base della sicurezza», ha chiarito Roth. «La proposta di legge sostituisce un efficace sistema di processi civili-penali con un sistema che ha generato quel tipo di indignazione globale che farebbe la gioia dei reclutatori di terroristi».

 

Fonte: http://www.hrw.org/news/2011/12/14/us-refusal-veto-detainee-bill-historic-tragedy-rights.

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Traduzione per Megachip a cura di Gustavo Buoncammino.

 

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