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tratto da: www.perotorino.it
Il posto fisso è “monotono”, come sostiene il premier Mario Monti. Ma per i figli dei potenti, la monotonia non è un problema: tanto che l”erede del ministro al Lavoro Elsa Fornero, Silvia Deaglio di 32 anni, di posti ne ha addirittura due, anche se uno non è ancora del tutto fisso. Entrambi, guardacaso, contigui ai posti di lavoro di mamma e papà .
La cosa era nota da tempo, ma torna chiaramente d”attualità dopo le dichiarazioni del primo ministro, peraltro senatore a vita. Oggi lo fa rilevare con una certa dose di sana perfidia anche il blog del Popolo viola, che a questa vicenda tutta torinese dedica un sipido articolo. Perché la Fornero e il Deaglio al posto fisso per la figlia non si sono fieramente opposti, a quanto pare.
Silvia Deaglio, infatti, è ricercatrice in genetica medica, professore associato alla facoltà di Medicina dell”Università di Torino, proprio lo stesso ateneo in cui insegnano, ad Economia, mamma Elsa e papà Mario Deaglio, tra l”altro già direttore del “Sole-24Ore”. Figlia di nessuno, insomma.
Si sa come funzionino le attribuzioni di cattedre nelle Università italiane, ma in questo caso il sospetto di conflitto d”interessi è addirittura doppio.
Tuttavia il posto da professore associato, si sa, non rende troppo dal punto di vista economico e non è tecnicamente “fisso”, benché – se si hanno le spalle coperte – garantisca poi la strada spianata verso quello da professore ordinario. Per “sbarcare il lunario” sino all”ottenimento definitivo di una cattedra, la figlia del ministro Fornero e del professor Deaglio, è anche diventata responsabile unità di ricerca, ruolo che le è stato assegnato dalla HuGeF, fondazione che ha come scopo “la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana”.
La HuGeF è un”istituzione creata e finanziata dalla Compagnia di San Paolo, ente del quale la Fornero è stata vicepresidente dal 2008 al 2010 e per conto della quale è stata designata alla vicepresidenza della banca Intesa, carica lasciata solo dopo aver ricevuto la nomina ministeriale.
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