‘
di Charlie Skelton.
Quando si sta scegliendo un posto per organizzare il summit politico più potente del mondo, non si può sbagliare : Watford.
Forse le Seychelles erano già al completo.
Giovedi pomeriggio, un inebriante mix di politici, banchieri,
miliardari, amministratori delegati e tutta la nobiltà europea piomberÃ
sull”elegante vialone del Grove Hotel, a nord di Watford, dove inizierÃ
la conferenza annuale del Bilderberg.
Sarà uno spettacolo forte – una delle meraviglie della natura –
la cosa più eccitante che sia accaduta a Watford da quando misero un
semaforo, subito dopo la rotonda sulla statale A 412. La zona intorno
all”albergo è bloccata: gli abitanti sono costretti a girare con il passaporto
per rientrare a casa. Sarà emozionante anche per i delegati. Il CEO
della Royal Dutch Shell salterà fuori dalla sua limousine, deliziato
dalla possibilità di trascorrere tre giorni interi di trattative
politiche con il capo della HSBC, con il presidente della Dow Chemical,
con tutti i suoi ministri delle finanze europei preferiti e con i capi
dell”intelligence statunitense. La conferenza sarà , come sempre, il
momento clou dell’anno per ogni plutocrate e lo è dal 1954. L”unica
volta che Bilderberg ha saltato un anno era il 1976, dopo che il suo
presidente fondatore, il principe Bernardo d”Olanda, fu arrestato per aver preso tangenti dalla Lockheed Martin.
Può sembrare strano, come quelle stesse lobby che,
solo a nominarle, tanto scandalo provocano in Parlamento, abbiano il
potere di riunire un gruppo dei politici del più alto livello e di
ammaliarli per tre giorni di lussi e onori accompagnati da presidenti e
amministratori delegati di hedge funds, multinazionali high-tech e grandi holding,
senza che la stampa possa in nessun modo fraintenderli. ” Va tutto
all’opposto di quanto stabiliva l”impegno pubblico che prese [George]
Osborne nel 2010, sulla necessità di una “trasparenza più assoluta della
Agenda dei lavori che il paese abbia mai visto””, dice Michael Meacher
di MP. Meacher presenta il convegno come “una cospirazione
anti-democratica dei leader del capitalismo di mercato occidentale che
si incontra in privato per mantenere il proprio potere di influenza
lontano da qualsiasi occhio pubblico”.
Ma, ad essere onesti, può essere utile un “controllo pubblico”, quando
tutti i politici se ne stanno rintanati in un luogo ben protetto,
insieme a tanti membri del Consiglio di Amministrazione di JP Morgan? Ci
sarà sempre il CEO della BP pronto per fare in modo che nessuno possa
fare indebite pressioni su nessuno dei politici. E se lui ( Il CEO della
BP) non fosse momentaneamente nella stanza a tenerli d”occhio, allora
ci sarebbe sicuramente almeno uno dei presidenti di Novartis, della Zurich Insurance, della Fiat o della Goldman Sachs International.
Quest”anno, ci sarà molto più “controllo pubblico” su Bilderberg. La
pressione da giornalisti e degli attivisti infatti è riuscita ad avere
un ufficio: per la prima volta in 59 anni ci sarà un ufficio stampa non
ufficiale, composto da volontari. Sono attesi diverse migliaia di
attivisti, blogger, fotografi e giornalisti da tutto il mondo.
Solo nel 2009 i testimoni erano appena una dozzina –
circondati e anche arrestati dalla polizia greca che
aveva una mano pesante. Quest”anno c’ è una zona stampa, un servizio di
polizia, bagni chimici, un furgone snack, un angolo per portavoce –
tutti gli ingredienti per un Bilderberg diverso.
Hanno promesso “un’aria da festival”.
Se vi preoccupate per la trasparenza o per il lobbying, Watford è il
posto giusto per passare il prossimo fine settimana. Come si
presenteranno i delegati alla stampa e al pubblico resta da vederlo. Ma
non dimentichiamoci, che hanno tutti le mani piene delle opere di bene
che sta perparando Bilderberg. La conferenza è, dopo tutto, gestita
come un ente di beneficenza.
Se qualcuno si dovesse domandare a chi è destinata questa gigantesca
operazione di sicurezza abbiamo,
http://bilderberg2013.co.uk/participants/ la lista dei partecipanti alle
ultime conferenze, in un file pdf inviato da Anonymous, nel quale si
informa anche che tutte le spese di Bilderberg, nel Regno Unito, saranno
pagate da un ente di beneficenza registrato ufficialmente: l” Associazione Bilderberg (charity number 272.706).
Secondo i conti la Charity Commission, l”associazione sosterrà i
“notevoli costi” della conferenza, che si terrà nel Regno Unito, inclusi
i costi dell’ ospitalità ed i costi di viaggio di alcuni delegati.
Presumibilmente la Commissione di carità si occuperà anche delle
massiccie spese per il contratto della sicurezza G4S. Fortunatamente
però, la Commissione di carità riceve regolari somme a cinque cifre da
due gentili sostenitori dei suoi scopi benefici: la Goldman Sachs e la BP. La più recente prova documentale delle spese sostenute risale al 2008 (pdf), dopo tale data la Commissione di carità ha omesso di indicare i nomi dei donatori (pdf).
L”obiettivo della Commissione di carità è “l”istruzione pubblica”. E
come si deve fare per educare il pubblico? “In linea con gli obiettivi
del Comitato Direttivo Internazionale si organizzano conferenze e
incontri nel Regno Unito e altrove, e si diffondono i risultati
conseguiti preparando e pubblicando relazioni sulle conferenze, sulle
riunioni e con altri mezzi informativi.” Intelligentemente, i risultati
vengono diffusi tenendoli accuratamente lontani dal pubblico e dalla
stampa.
La Commissione di carità è supervisionata da tre fiduciari (pdf) membri del comitato direttivo di Bilderberg, il Vice Ministro Kenneth Clarke , Lord Kerr di Kinlochard, e Marcus Agius, l”ex presidente di Barclays che si è dimesso per lo scandalo Libor.
Il Deputato laburista Tom Watson osserva: “Se le accuse che un
ministro sieda nel CDA di una Commissione di carità che finanzia
discretamente una conferenza segreta di élite sono vere, allora mi
auguro che il Primo Ministro ne sia stato informato. E ”stato proprio
David Cameron che ha tracciato una nuova era di trasparenza. Spero
perciò che chieda a Kenneth Clarke di aderire a questi principi in
futuro “.
In effetti sia George Osborne che K. Clarke possono considerare di
attenersi al codice ministeriale, quando si tratta di Bilderberg e
possono inserirlo nella loro lista di “incontri con proprietari, editori
e dirigenti dei media”, come hanno sempre fatto in passato.
Naturalmente, mentre lo scandalo sulle lobbying è ancora vivo, è
possibile che i nostri ministri evitino di essere presenti a un evento
tanto importante di lobbying aziendale. Lo scopriremo giovedì prossimo.
Charlie Skelton scrive su “10 O”Clock Live†& su “ Have I
Got News for You†, inoltre segue Bilderberg dal 2009. Tweeterà da
Bilderberg Watford da @ deYook
Fonte : http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/02/week-ahead-bilderberg-2013-watford
Tratto da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11920.
Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di Bosque Primario.
_____________________________
I MAGNIFICI CINQUE ITALIANI DEL BILDERBERG 2013Chissà se venerdì scorso, prima di iniziare l”ospitata negli studi de La7, Franco Bernabé ha concordato con Lilli Gruber la trasferta londinese di mercoledì all”appuntamento annuale del Gruppo Bilderberg.
Nelle liste di partecipanti, più o meno ufficiose, che si trovano in rete, infatti, figurano cinque italiani all”edizione dello scorso anno: il presidente della Telecom e la conduttrice di “Otto e mezzo”, appunto, oltre al presidente della Fiat John Elkann, l”ad dell”Enel Fulvio Conti e l”attuale premier in carica, Enrico Letta. All”ultima edizione, dopo che non aveva mancato un appuntamento per diversi anni, non ha invece partecipato Mario Monti, diventato presidente del Consiglio.
Fonte: www.dagospia.com.
[GotoHome_Torna alla HomePage]
‘