di Miguel Martinez.
mettendo insieme quei frammenti che trovo. E sapendo che anche quando
vivi in un paese da una vita, la verità non è mai una cosa accessibile o
semplice.
brevemente, leggo a stento in turco con un dizionario sempre accanto,
non capisco praticamente nulla quando parlano: quindi non ho il diritto
di dire nulla di credibile. Posso solo raccontarvi qualche idea che mi
passa per la testa. Per semplicità , scrivo all’indicativo, ma tutto
andrebbe corredato da “mi sembra che…†con congiuntivi e condizionali.
ottomano, c’erano i musulmani che facevano i militari, e c’erano gli
ebrei e i cristiani, greci e armeni, che facevano i soldi.
massacro di una generazione di giovani uomini, il tradimento del
sultano, il tentativo di dividere l’intero impero tra i vincitori. E la
miracolosa salvezza, attribuita miticamente a un’unica figura: quella di
Mustafa Kemal Atatürk e dei sopravvissuti dell’esercito ottomano, contemporanei e per molti versi paralleli dei Freikorps tedeschi.
che in abili mani crea una rete in cui banchieri, generali,
industriali, appaltatori e presidenti formano un unico sistema. Non a
caso, la loro città simbolo è İzmir, incendiata e rubata ai greci.
immaginario di un’intensità religiosa: inventano una “nazione turca†mai
esistita, e la dichiarano intoccabile e indivisibile, contro ogni
evidenza.
coacervo di fedi e di lingue del mondo ottomano? Chi nasce in una
famiglia musulmana – così la laicità porta con sé un curioso obbligo di identità islamica, purché non praticata; e l’occidentalismo convive con una mentalità che i tedeschi chiamavano di Feinde ringsum, “nemici tutt’attornoâ€, si tratti di greci, russi, arabi, iraniani, ma anche americani ed europei.
scrittura e la figura semidivina del padre fondatore: tutti i
nazionalismi che in Europa hanno fallito, trovano il loro compimento in
Turchia.
di quelli che piacciono a chi cura questo blog; in cui il turco appena
inventato si trasforma nella lingua primordiale dell’umanità , in cui si
scopre l’identità gemellare dei turchi e dei Maya, e si teorizza
l’origine della Razza Primordiale sul continente perduto di Lemuria.
di imprenditori dall’Anatolia, che fanno i soldi da soli aggirando
tutto il sistema delle raccomandazioni e delle carriere militari. Gente
che appartiene spesso al vasto mondo ufficialmente fuorilegge degli
ordini sufi, e che predica una religiosità con sfumature sentimentali,
moralistiche e New Age diversissima dall’Islam di altri paesi.
sacralità della Nazione e della sua lingua. E paradossalmente, quindi,
sono meno intolleranti dei kemalisti verso chi non è musulmano; non
hanno particolari nemici, e quindi possono di volta in volta essere
amici degli Stati Uniti, dell’Iran o dell’Arabia Saudita.[1]
grazie a un nuovo dispositivo, l’AKP, che in poco tempo smantella il
potere del dispositivo precedente; e lancia o cavalca il grande successo
economico della Turchia. Realizzato con un nuovo e diverso sistema di
rapina: esplode l’Istanbul mostro, che nel 1980 aveva 2,7 milioni di abitanti e oggi ne ha 15.
imprenditori legati al nuovo potere, che creano una città a misura di
speculatore, divoratrice di terreno, gente, acqua e risorse, simbolo
terrificante del futuro del mondo, nonché di quella maledizione che
chiamano crescita.
la grande città unica planetaria, cui il cauto Islam di stato presta un
po’ di insignificante colore locale. Il mondo ottomano, infatti, aveva
un rapporto forse unico nel mondo premoderno con ciò che oggi chiamiamo il verde. Mentre chi oggi si spaccia per “neo-ottomanoâ€, trasforma un piccolo, residuo spazio verde in un centro commerciale.
Turchia, ormai politicamente smantellata e impotente, ma pur sempre viva
e inconciliabile con la nuova; e insieme, probabilmente, tante altre
vittime dell’Ecumenopoli che avanza.
Nota:
[1] Parallelamente, l’abbondanza di nemici di cui godono i kemalisti ha permesso loro di passare da essere alleati degli Stati Uniti contro la “minaccia fondamentalista†a essere oggi amici della Siria e spesso fortemente contrari alla NATO.
Fonte: http://kelebeklerblog.com/2013/06/04/turchia-tra-lemuria-ed-ecumenopolis/
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