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Cittadini spiati: è peggio di come sapevamo

La sorveglianza globale della NSA dimostra quanto sia importante proteggere chi rivela i segreti in nome della trasparenza e della responsabilità.

Cittadini spiati: è peggio di come sapevamo
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18 Giugno 2013 - 13.51


ATF

di
Bruce Schneier
. [1]

Recentemente, abbiamo appreso che la NSA riceveva tutti i dati relativi a chiamate telefoniche
dei clienti di Verizon, per un
periodo di tre mesi che ha avuto inizio ad Aprile.

Stiamo parlando di “tutto tranne il
contenuto della telefonata”: chi ha chiamato chi, dove si trovavano le
persone al telefono, quanto è durata la chiamata. Tutto ciò per milioni di
persone, sia americani che stranieri. Questi “metadati
permettono al governo di tracciare, durante questo periodo, i movimenti di
chiunque, e di costruire un quadro molto dettagliato e preciso di chi ha
parlato con chi. Si tratta esattamente degli stessi dati che il Dipartimento di
Giustizia ha raccolto sui giornalisti della Associated
Press
.

The Guardian ha
diffuso queste rivelazioni dopo aver ricevuto la copia di un memo riservato,
presumibilmente da un informatore anonimo. Noi non sappiamo se le altre
compagnie telefoniche hanno consegnato anche i loro dati alla NSA. Noi non
sappiamo se la NSA ha chiesto i dati a Verizon
episodicamente o se ha rinnovato queste richieste su base continuativa;
l”ordine è partito pochi giorni dopo che gli autori degli attentati di Boston sono stati catturati dalla polizia.

Ci sono molte cose che noi non sappiamo
a proposito di come il governo ci spia, ma alcune cose le sappiamo. Noi
sappiamo che l”FBI ha prodotto
decine di migliaia di ultra-segrete
“National Security letters”
per raccogliere ogni sorta di
informazione sulle persone – noi riteniamo milioni di persone – e che ha
abusato nello spiare
gli utenti dei servizi di cloud-computing.
Noi sappiamo che essi possono raccogliere una vastissima congerie di dati personali da Internet senza bisogno di alcun mandato.
Sappiamo inoltre che l”FBI, per gli ultimi venti anni, ha continuato a intercettare i dati delle comunicazioni di telefonia cellulare
– ad eccezione del contenuto delle telefonate – senza mandato, e che può usare il microfono di
alcuni tipi di cellulari come cimice, quando gli apparati sono spenti,
presumibilmente solo tramite l”emanazione di un mandato.

Noi sappiamo che la NSA ha numerosi programmi di sorveglianza “domestica” e
di data-mining con nomi in codice come Trailblazer,
Stellar Wind, e
Ragtime,
e che usa deliberatamente nomi in codice diversi per indicare programmi in
realtà molto simili tra loro, al fine di ostacolare eventuali attività di
controllo e di nascondere quello che sta veramente accadendo. Noi sappiamo che
la NSA sta costruendo un enorme data center nello Utah, per immagazzinare tutti questi dati, e che sta
predisponendo reti ancora più veloci per consentirne la trasmissione e l’elaborazione.
Noi sappiamo che lo US Cyber Command
impiega 4.000 persone.

Noi sappiamo che il Dipartimento di
Sicurezza Nazionale sta anch”esso raccogliendo una enorme quantità di dati su persone, e che gli uffici di polizia locali stanno
predisponendo “fusion centers”
per raccogliere e analizzare questi dati, e che stanno insabbiando e nascondendo le notizie sui propri fallimenti in questi progetti. Tutto
ciò fa parte di un ampio programma di militarizzazione
delle forze di polizia
.

Ricordate il 2003, quando il Congresso
non approvò il finanziamento di un programma decisamente inquietante,
denominato “Total Information Awareness“? Bene: il TIA
non è morto; ha semplicemente cambiato
nome
ed è stato suddiviso in più programmi più piccoli.

Noi sappiamo che le grandi corporations stanno portando avanti un enorme
quantità di lavoro di
spionaggio per conto del governo.

E noi sappiamo tutto questo non grazie
all”onestà ed alla sincerità del governo, ma principalmente grazie a tre canali
non ufficiali di comunicazione: suggerimenti emersi inavvertitamente, o
esplicite ammissioni fatte da funzionari governativi nel corso di audizioni o
deposizioni in aule di giustizia, da informazioni ricavate da documenti
governativi ottenuti grazie alle procedure del Freedom of Information Act, nonché
da confidenti inseriti in strutture
del governo (whistle-blowers, nell’originale, NdT) [2].

Ci sono ancora moltissime cose che noi
non conosciamo, e spesso quello che conosciamo è superato. Conosciamo un bel po’
del programma della NSA Echelon
grazie a un”investigazione dell”Unione Europea condotta nel 2000, così come
sappiamo del piano del Dipartimento di Sicurezza Nazionale dal 2002 definito Total Information Awareness, ma
conosciamo molto meno circa il modo in cui questi programmi si sono alla fine
evoluti. Possiamo fare delle inferenze in merito alle nuove installazioni che
la NSA sta costruendo nello Utah, basandoci su stime di informazioni che
provengono da diverse fonti, come il costo della potenza di calcolo, o i
requisiti dei sistemi di alimentazione elettrica degli edifici in corso di
costruzione, ma si tratta, bene che vada, di tirare a indovinare. Per la
maggior parte di tutto questo, siamo completamente al buio.

E questo è un male.

Il governo degli Stati Uniti si sta
sbronzando di segretezza. Classifica
come
segrete
sempre più informazioni come mai in passato. E noi veniamo a sapere, ogni giorno di più, che il nostro governo
regolarmente classifica dei fatti o delle informazioni come segreti, non perché
questi fatti o queste informazioni debbano realmente essere tenuti segreti, ma
perché la loro diffusione creerebbe scandalo
e imbarazzo.

Sapere in che modo il governo ci spia è
importante. Non solo perché la maggior parte di queste attività è illegale – o,
a voler essere proprio caritatevoli, perché si basa su una interpretazione
romanzata della legge – ma perché noi abbiamo il diritto di sapere. Il presupposto di una democrazia che funzioni in
modo appropriato è una cittadinanza informata, e la trasparenza e il principio di responsabilità sono parte
essenziale di ciò. Questo significa sapere cosa il nostro governo sta facendo a
noi, nel nostro nome e per nostro conto. Questo significa sapere che il governo
sta operando entro i limiti della legge. Diversamente, vivremo in uno a stato di polizia.

Noi abbiamo bisogno di informatori e obiettori.

Diffondere
segreti senza essere perseguiti
è
difficile. È quasi impossibile
mantenere la privacy nell”era di
Internet. Wikileaks sembra ancora
essere una piattaforma sicura – Bradley Manning non è stato catturato a causa
di difetti tecnologici, ma perché qualcuno di cui si fidava lo ha tradito – ma
il governo USA sembra essere riuscito a distruggerla come piattaforma. Nessuno
degli spin-off di Wikileaks sembra
ancora aver raggiunto un grado di sviluppo sufficiente a raccoglierne
l”eredità. Il «New Yorker» recentemente ha presentato
presentato la sua piattaforma
 Strongbox per la gestione
di informazioni di provenienza riservata; è una piattaforma nuova ma sembra ben progettata. «Wired» recentemente ha fornito una serie di buoni suggerimenti su come diffondere
informazioni riservate alla stampa per telefono, e-mail, o per posta. Il “National Whistleblowers Center” ha una pagina
dedicata agli informatori in materie inerenti la sicurezza nazionale ed i loro
diritti.

Far trapelare segreti è anche molto
pericoloso. L”amministrazione Obama si è imbarcata in una vera e propria guerra
ai
whistleblowers, perseguendoli sia legalmente che mediante atti di
intimidazione, spingendosi più in là di quanto si fosse spinta qualunque altra
precedente amministrazione. Mark Klein,
Thomas Drake e William Binney sono tutti stati perseguiti per aver esposto i
dettagli tecnici del nostro stato di sorveglianza. Bradley Manning è stato trattato crudelmente ed in modo inumano – e
probabilmente anche torturato
– per aver diffuso segreti del Dipartimento di Stato.

Le azioni
condotte dall”amministrazione Obama contro Associated
Press
, la persecuzione di Julian
Assange
, e la causa, senza precedenti, contro Bradley Manning, accusato di
aver «aiutato il nemico»,
dimostrano quanto essa è disposta a spingersi ancora in avanti nell”intimidazione degli informatori – e dei
giornalisti che parlano con loro
.

Ma diffondere
i segreti è vitale
, e non solo con riferimento alle attività di spionaggio
poste in essere dal governo. È necessario per un buon governo, e affinché noi
tutti siamo protetti dagli abusi del potere.

Noi
abbiamo bisogno di conoscere i dettagli della reale estensione delle capacità
operative di spionaggio dell”FBI
. Noi
non sappiamo quali informazioni siano ormai in modo abituale raccolte sui
comuni cittadini americani, quali ulteriori informazioni siano ancora raccolte
su quelli che fanno parte delle diverse liste di osservati speciali, e quali
giustificazioni legali siano invocate dall”FBI per le sue azioni. Noi non sappiamo
quali siano i prossimi piani dell”FBI per le future attività di raccolta dei
dati. Noi non sappiamo quali scandali o azioni illegali – passate e presenti – siano
attualmente insabbiati.

Noi
abbiamo anche bisogno di sapere quali dati siano raccolti dalla NSA
, sia nel territorio americano che a livello
internazionale. Noi non sappiamo in quale misura la NSA raccolga i dati clandestinamente,
o in che misura si basi su accordi con le varie grandi aziende. Noi non
sappiamo quanto il “password cracking”
sia utilizzato per accedere a dati cifrati, e quanto la NSA utilizzi le
vulnerabilità dei sistemi informatici per accedere a informazioni protette. Noi
non sappiamo se la NSA inserisca deliberatamente delle backdoor nei sistemi che vuole monitorare, con o senza
l”autorizzazione dei produttori dei sistemi di comunicazione.

E noi abbiamo bisogno di sapere in
dettaglio che tipo di analisi fanno queste
organizzazioni. Noi non sappiamo cosa viene intercettato rapidamente al punto
di raccolta dei dati, cosa viene archiviato per essere analizzato in un secondo
momento, e per quanto tempo questi dati vengono tenuti in archivio. Noi non
sappiamo che tipo di attività di profilazione
vengano eseguite sui vari database, quanto sia massivo il livello dell”analisi
dei dati ripresi dai droni e dai sistemi di videosorveglianza, quanto vengono
spinte le procedure di analisi
comportamentale
, o quanto estensivamente vengano tracciate le attività
degli amici o dei familiari delle persone che si trovano sulle loro liste dei
monitorati speciali.

Noi
non sappiamo quanto grande sia diventato l”apparato di sorveglianza degli Stati
Uniti
oggi, sia in termini di denaro
speso, che di persone impiegate, né quante persone siano oggi sorvegliate e
quanti dati siano raccolti. Le moderne tecnologie rendono oggi possibile
monitorare in modo esteso sempre più gente – le recenti rivelazioni che
riguardano la NSA dimostrano che essa potrebbe facilmente sorvegliare
“chiunque” – rispetto  a quanto
sia mai stato fatto manualmente.

Quel che fanno coloro che fanno
trapelare i segreti è la risposta morale
a un”attività immorale
posta in essere da chi è al potere. Quello che
conta, qui, è quali siano i programmi e i metodi usati dal governo, non i dati
dei singoli individui.

Mi rendo conto che sto chiedendo a
uomini e donne di affrontare il rischio di un comportamento pericoloso e illegale. Fatelo con cura e con la massima sicurezza possibile, ma – e sto parlando proprio
con voi che lavorate su uno di questi programmi segreti e probabilmente
illegali – fatelo.

Se vedete qualcosa, dite qualcosa. Ci
sono molte persone negli Stati Uniti che vi ammireranno e vi apprezzeranno.

Per il resto di noi, possiamo aiutarvi protestando contro questa guerra contro gli informatori. Noi
abbiamo bisogno di imporre ai nostri politici di non punirli – affinché siano perseguiti gli abusi e non chi li denuncia – e ad assicurare che
chi è stato ingiustamente perseguito possa ottenere un giusto risarcimento.

Il nostro governo sta mettendo i propri
interessi al di sopra degli interessi del paese. Tutto questo deve cambiare.

(6
giugno 2013).

Traduzione per Megachip a cura di Giampiero Obiso.

____________________________

NOTE

[1] Bruce
Schneier
è uno dei maggiori esperti
mondiali di sicurezza informatica e crittografia. La sua bibliografia è
smisurata. Da tempo ha assunto posizioni critiche verso la sempre maggiore
invadenza dei “controlli di sicurezza” adottati dopo l”11/9.

[2] Con il termine whistle-blowers si
designano funzionari, avvocati, ufficiali, impiegati, o perfino semplici
cittadini che hanno in mano informazioni sensibili da far conoscere pubblicamente. Sono un
misto fra “confidenti”, “obiettori di coscienza” e “attivisti politici” che infrangono le consegne sui segreti in materie di grande rilevanza pubblica trattate in modo confidenziale.

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