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'Un Nulla dove c''era il Tutto'

Il tumulto dei Chomsky n.14. [Glauco Benigni]

'Un Nulla dove c''era il Tutto'
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8 Dicembre 2015 - 07.39


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di Glauco Benigni

Guardo in tv Matteo Renzi e la Buldrini… due umani miracolati in arrivo dal nulla. Un Nulla dove c”era il Tutto, direbbero i taoisti. Ci parlano di Europa e di terrorismo. Alla terza loro incursione nelle news mi viene un po” di tristezza. E la tristezza mi sale se penso ad altri Italiani (alcuni). Mi sorprendo a pensare a Meucci e a Garibaldi, che trovatisi (o ritrovatisi) insieme nel 1850 a New York-Staten Island, massoni per bene, gestivano una fabbrica di candele e parlavano di tecnologia e di libertà. Con una certa cognizione di causa. Oppure penso a Caruso, il primo cantante della storia che abbia inciso la sua voce su vinile.

Penso a quelli che, nonostante i Savoia e Mussolini, erano riusciti a dare alla nazione una dignità e un prestigio internazionale. Il dream made in Italy. Penso a quello che mi disse una sera Alfredo Bini: “l”Italia aveva uno straordinario ufficio stampa… era il Cinema Italiano”. Ma non solo.

Poi rivedo, credo su History Channel, Prodi che smembra l”IRI con l”accetta e mendica un concambio vergognoso lira/euro (forse non è un massone per bene, ma sarà massone?). Poi rivedo Berlusconi che canta in un ristorante sulle colline della Costa Azzurra (vedi Google: Moulin_de_Mougins) e gestisce per conto delle multi-nato-zionali il trionfo della matrix liberista integralista. D”Alema e Bossi li lascio al vostro immaginario. D”Andreotti, Ciampi e Amato non dirò. Di Cossiga non potrei. Ma ecco che mi entra nel campo della memoria a breve Sua Presidenza Giorgio Napolitano e con lui la inspiegabile sequenza: Monti, il fantasma di Letta e Renzi.

Poi rivedo Renzi e la Buldrini che ci parlano dalla tv di Europa e terrorismo. Un flash di realtà mi trapassa l”ipofisi all”improvviso. Chissà se i Turchi, per ordine di chissà chi, spareranno ancora contro mezzi militari russi? E chissà per quanto tempo ancora, sulla linea rossa Obama e Putin, continueranno il loro ormai surreale dialogo? Speriamo a lungo! Siamo ormai costretti a sperarlo.

Li vedo ancora al G20 uno di fronte all”altro seduti in disparte a un basso tavolino, chini verso i traduttori. Uno traduce e l”altro conferma. E se smentisce l”altro aggiusta la prima versione. Chi l”avrebbe mai detto… siamo finiti nelle mani dei traduttori?

E se una delle scommesse al G20 fosse stata: “rilanciamo i derivatives o facciamo la guerra ?” E se la maggioranza avesse scelto i derivatives, come viene annunciato in sordina dai media italiani e sbandierato invece dai media anglo-american? Allora capisco Renzi che parla di guerra e terrorismo e la Buldrini (credo ispirata da Draghi) che parla di Europa e in fin dei conti di TTIP e di nuovo ordine fiscal-finanziario. Io rischio di aver “forzato” un po” la visione con toni satirici. Ma loro, se non sbaglio, giocano molto sugli “omissis”.

(7 dicembre 2015)

Glauco Benigni, è giornalista e scrittore. Ha lavorato 20 anni a “La Repubblica”, poi 15 anni in Rai. È autore-conduttore di programmi TV ed è stato consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra). Gestisce un

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YouTube. La storia (2008), Gli angeli custodi del Papa (2004, tradotto in diverse lingue), la quadrilogia “

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