America, anni ’60: un giovane rampante infastidisce con le sue chiacchiere i membri del circolo esclusivo a cui s’è iscritto. Il più pomposo e sprezzante dei soci anziani cerca di umiliarlo, proponendogli una scommessa: se riuscirà a tacere per un anno, gli darà i 500.000 dollari di cui ha bisogno. Il giovane accetta, si lascia rinchiudere in una cella di vetro costantemente monitorata da telecamere e microfoni, e per un anno intero non dice una parola, nonostante il socio anziano continui a provocarlo con insinuazioni sempre più pesanti sulla presunta infedeltà della moglie.
Allo scadere dell’ultimo minuto, il socio anziano crolla, confessando d’essere in bolletta, e di non avere i 500.000 dollari pattuiti.
Il giovane però non può insultarlo come vorrebbe: per vincere la scommessa s’è fatto asportare le corde vocali.
L’episodio The Silence di Rod Serling, uno dei classici de Ai Confini della Realtà , s’addice benissimo a commentare sia la crisi economica, che il secondo anniversario del governo renziano. Attenzione però: Renzi non è il giovane di belle speranze, è il bancarottiere bugiardo.
Nel 2014 Matteo Renzi ha promesso agli italiani che se fossero stati zitti e buoni e l’avessero lasciato lavorare, grazie alle sue miracolose Riforme avrebbero avuto la ripresa economica, la modernizzazione del paese, la flessibilità dei vincoli di bilancio europei, la fine dell’austerità . Oggi gli italiani che gli hanno creduto sanno d’essersi castrati per niente.
Non avranno la ripresa, e neanche la ripresina. E l’unica flessibilità che avranno sarà un precariato ancora più precario.
Perché Renzi non è affatto l’antitesi del vecchio sistema di potere che millantava di voler rottamare, ne è una propaggine, un tentacolo molliccio, uno pseudopodo, e il suo compito è proprio tenere gli italiani zitti e buoni con una carota irraggiungibile appesa davanti al naso mentre continuano a prenderne un’altra nel culo.
Renzi è un piazzista di titoli tossici, chi ha creduto alle sue promesse, come chi s’è tappato naso, occhi e bocca considerandolo il male minore, adesso si ritrova fottuto come gli obbligazionisti di Banca Etruria. E tutti noi paghiamo per questo fallimento.
Renzi è un cazzaro, che ha disegnato uno scenario fasullo, e grazie ai media di Berlusconi ha spacciato questo suo salvaschermo per un mondo reale, un Mondo Nuovo nel quale vivere felici e contenti. The Man Who Sold The World ha venduto case fatte solo di pixel colorati sottovetro, e chi ha cercato di entrarci è finito spiaccicato come Wil Coyote quando cerca d’imboccare l’autostrada dipinta sulla parete di roccia.
Perché quel mirabolante Mondo Nuovo, come quello promesso dal Neoliberismo, è sempre esistito soltanto Ai Confini del Cazzaro.
(21 febbraio 2016)[url”Link articolo”]http://www.carmillaonline.com/2016/02/21/ai-confini-del-cazzaro/[/url] © Alessandra Daniele © Carmilla on-line.
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