Ai Confini del Cazzaro

Renzi è un piazzista di titoli tossici, chi ha creduto alle sue promesse adesso si ritrova fottuto come gli obbligazionisti di Banca Etruria. [Alessandra Daniele]

Ai Confini del Cazzaro
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26 Febbraio 2016 - 18.48


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di Alessandra Daniele

America, anni ’60: un giovane rampante infastidisce con le sue chiacchiere i membri del circolo esclusivo a cui s’è iscritto. Il più pomposo e sprezzante dei soci anziani cerca di umiliarlo, proponendogli una scommessa: se riuscirà a tacere per un anno, gli darà i 500.000 dollari di cui ha bisogno. Il giovane accetta, si lascia rinchiudere in una cella di vetro costantemente monitorata da telecamere e microfoni, e per un anno intero non dice una parola, nonostante il socio anziano continui a provocarlo con insinuazioni sempre più pesanti sulla presunta infedeltà della moglie.

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Allo scadere dell’ultimo minuto, il socio anziano crolla, confessando d’essere in bolletta, e di non avere i 500.000 dollari pattuiti.

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Il giovane però non può insultarlo come vorrebbe: per vincere la scommessa s’è fatto asportare le corde vocali.

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L’episodio The Silence di Rod Serling, uno dei classici de Ai Confini della Realtà, s’addice benissimo a commentare sia la crisi economica, che il secondo anniversario del governo renziano. Attenzione però: Renzi non è il giovane di belle speranze, è il bancarottiere bugiardo.

Nel 2014 Matteo Renzi ha promesso agli italiani che se fossero stati zitti e buoni e l’avessero lasciato lavorare, grazie alle sue miracolose Riforme avrebbero avuto la ripresa economica, la modernizzazione del paese, la flessibilità dei vincoli di bilancio europei, la fine dell’austerità. Oggi gli italiani che gli hanno creduto sanno d’essersi castrati per niente.

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Non avranno la ripresa, e neanche la ripresina. E l’unica flessibilità che avranno sarà un precariato ancora più precario.
Perché Renzi non è affatto l’antitesi del vecchio sistema di potere che millantava di voler rottamare, ne è una propaggine, un tentacolo molliccio, uno pseudopodo, e il suo compito è proprio tenere gli italiani zitti e buoni con una carota irraggiungibile appesa davanti al naso mentre continuano a prenderne un’altra nel culo.

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Renzi è un piazzista di titoli tossici, chi ha creduto alle sue promesse, come chi s’è tappato naso, occhi e bocca considerandolo il male minore, adesso si ritrova fottuto come gli obbligazionisti di Banca Etruria. E tutti noi paghiamo per questo fallimento.

Renzi è un cazzaro, che ha disegnato uno scenario fasullo, e grazie ai media di Berlusconi ha spacciato questo suo salvaschermo per un mondo reale, un Mondo Nuovo nel quale vivere felici e contenti. The Man Who Sold The World ha venduto case fatte solo di pixel colorati sottovetro, e chi ha cercato di entrarci è finito spiaccicato come Wil Coyote quando cerca d’imboccare l’autostrada dipinta sulla parete di roccia.

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Perché quel mirabolante Mondo Nuovo, come quello promesso dal Neoliberismo, è sempre esistito soltanto Ai Confini del Cazzaro.

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(21 febbraio 2016)

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