I segreti delle elezioni Usa: Julian Assange parla con John Pilger
L’intervista è stata filmata presso l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra – dove Julian Assange è rifugiato politico – e mandata in onda il 5 novembre 2016 da RT.
L’intervista che segue è stata filmata presso l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra – dove Julian Assange è rifugiato politico .
Tratto da [url”pandoratv.it”]http://www.pandoratv.it/?p=12439&doing_wp_cron=1478537665.0283019542694091796875[/url]
John Pilger: Qual è il significato dell’intervento dell’FBI in questi ultimi giorni della campagna elettorale degli Stati Uniti, in questo caso contro Hillary Clinton?
La campagna della Clinton ha affermato che dietro tutto ciò c’è la Russia, che è stata la Russia a manipolare la campagna e che è la fonte delle email di WikiLeaks.
La cerchia della Clinton ha voluto proiettare questo tipo di neo-isteria alla McCarthy: che la Russia è responsabile di tutto. Hillary Clinton ha dichiarato più volte, falsamente, che diciassette agenzie di intelligence degli Stati Uniti avevano provato che la Russia era la fonte delle nostre pubblicazioni. Questo è falso; possiamo garantire che il governo russo non è la fonte. WikiLeaks sta pubblicando da dieci anni, e in questi dieci anni abbiamo pubblicato dieci milioni di documenti, diverse migliaia di pubblicazioni individuali, da migliaia di fonti diverse, e non ci siamo mai sbagliati.
Le email che provano l’accesso (a vantaggi) per denaro, a come Hillary Clinton ne abbia beneficiato e come ne stia tuttora beneficiando politicamente, sono davvero incredibili. Sto pensando a quando al rappresentante del Qatar sono stati dati cinque minuti con Bill Clinton per un assegno di un milione di dollari.
E dodici milioni di dollari provenienti dal Marocco…
Dodici milioni dal Marocco, già .
A Hillary Clinton per partecipare ad una festa.
Per quanto riguarda la politica estera degli Stati Uniti, è lì che le email rivelano di più, dove mostrano il collegamento diretto tra Hillary Clinton e la fondazione del jihadismo, dell’ISIL, in Medio Oriente. Puoi parlarmi di come le email dimostrano il collegamento tra coloro che dovrebbero combattere i jihadisti dell’ISIL, ma che sono in effetti quelli che hanno contribuito a crearla.
I sauditi, il Qatar, il Marocco, il Bahrein, ma in particolare i sauditi e il Qatar, danno tutti quei soldi alla Fondazione Clinton mentre Hillary Clinton è Segretario di Stato e il Dipartimento di Stato sta approvando massicce vendite di armi, in particolare all’Arabia Saudita.
Sotto Hillary Clinton, la più grande vendita di armi al mondo è stata fatta con l’Arabia Saudita, [del valore di] più di 80 miliardi di dollari. Infatti, durante il suo mandato di Segretario di Stato, il totale delle esportazioni di armi dagli Stati Uniti in termini di valore del dollaro, è raddoppiato.
Naturalmente la conseguenza di tutto ciò è che il noto gruppo terrorista chiamato ISIL o ISIS è stato creato in gran parte con i soldi di quelle stesse persone che stanno dando i soldi alla Fondazione Clinton.
...che si è rivelato costituire la maggior parte del gabinetto di Obama.
Sì.
Quindi Wall Street decide il gabinetto del Presidente degli Stati Uniti?
Se seguivi da vicino la campagna di Obama di allora, vedevi che si era avvicinata molto agli interessi bancari.
Perciò penso che non si può capire bene la politica estera di Hillary Clinton senza capire l’Arabia Saudita. I collegamenti con l’Arabia Saudita sono molto esclusivi.
Abbiamo pubblicato circa 800.000 documenti di vario genere che riguardano la Russia, la maggior parte critici. Un gran numero di libri sono usciti grazie alle nostre pubblicazioni sulla Russia, la maggior parte dei quali sono critici. I nostri documenti [sulla Russia] sono stati utilizzati in molti casi giudiziari: casi di esuli in fuga da un qualche tipo di sopruso politico, che usano i nostri documenti per argomentare le proprie ragioni.
Personalmente, che cosa ne pensi delle elezioni USA? Hai una preferenza per Clinton o per Trump?
Torniamo indietro di quattro anni. Ho fatto domanda d’asilo all’Ecuador in questa Ambasciata, per il caso di estradizione degli Stati Uniti, e il risultato è stato che, dopo un mese, la mia richiesta di asilo è stata accolta. Da quel momento l’ambasciata è stata circondata dalla polizia: un’operazione di polizia piuttosto costosa per cui il governo britannico ammette di aver speso più di 12,6 milioni di sterline; lo ha ammesso più di un anno fa. Ora c’è la polizia sotto copertura e ci sono telecamere robot di sorveglianza di vario genere – così c’è stato una disputa abbastanza grave proprio qui, nel cuore di Londra, tra Ecuador, un paese di sedici milioni di persone, e il Regno Unito, e gli americani che hanno aiutato alla chetichella. Ciò che ha fatto l’Ecuador è stato un atto di coraggio e di principio. Adesso c’è la campagna elettorale negli Stati Uniti, e le elezioni in Ecuador sono a febbraio del prossimo anno, e la Casa Bianca sta attraversando un periodo caldo a seguito delle vere informazioni che abbiamo pubblicato. WikiLeaks non pubblica dalla giurisdizione dell’Ecuador, da questa Ambasciata o dal territorio dell’Ecuador; pubblichiamo dalla Francia, dalla Germania, dai Paesi Bassi e da un certo numero di altri paesi, per cui la pressione su WikiLeaks è tramite il mio status di rifugiato; e questo è davvero intollerabile. [Significa] che [essi] stanno cercando di arrivare a una organizzazione editoriale; [Essi] cercano di prevenire che si pubblichino vere informazioni che sono di grande interesse per il popolo americano e non solo, circa le elezioni.
Dimmi che cosa accadrebbe se tu uscissi di questa Ambasciata.
Sarei immediatamente arrestato dalla polizia britannica e verrei poi estradato prontamente negli Stati Uniti o in Svezia. In Svezia non ho pendenze giuridiche, sono già stato in precedenza dichiarato innocente [dal Senior Procuratore di Stoccolma, Eva Finne]. Non siamo certi di cosa succederebbe lì esattamente, ma sappiamo che il governo svedese si è rifiutato di dire che non mi avrebbero estradato negli Stati Uniti ma sappiamo altresì che hanno estradato il 100 per cento di persone che gli Stati Uniti hanno richiesto almeno dal 2000. Quindi, nel corso degli ultimi quindici anni, ogni singola persona di cui gli Stati Uniti ha chiesto l’estradizione dalla Svezia è stata estradata, e si rifiutano di fornirci una garanzia [che non accadrà ].
La gente spesso mi chiede come riesci a gestire l’isolamento qui.
Guarda, una delle migliori proprietà degli esseri umani è che sono adattabili; e una delle peggiori proprietà degli esseri umani è che sono adattabili. Si adattano e cominciano a tollerare abusi, si adattano ad essere loro stessi coinvolti in abusi, si adattano alle avversità e continuano così. Quindi, nella mia situazione, francamente, io sono un po’ istituzionalizzato – questo [l’Ambasciata] è il mondo … è visivamente il mondo [per me].
È il mondo senza la luce del sole, innanzitutto, non è vero?
È il mondo senza la luce del sole, ma non ho visto la luce del sole da così tanto tempo che non me ne ricordo.
Sì.
Quindi, sì, ci si adatta. L’unica cosa veramente esasperante è che i miei bambini piccoli – anche loro si adattano. Si adattano ad essere senza il loro padre. Questo è un pesante, penoso adattamento che non hanno cercato.
Ti preoccupi per loro?
Sì, mi preoccupo per loro; mi preoccupo per la loro madre.
Qui abbiamo un caso, il caso svedese, in cui non sono mai stato accusato di alcun crimine, in cui sono già stato dichiarato innocente [dal procuratore di Stoccolma], in cui la donna stessa (che lo aveva accusato di stupro, ndr) ha detto che la polizia mi ha incastrato, dove le Nazioni Unite hanno formalmente dichiarato che tutto ciò è illegale, un caso che anche lo Stato dell’Ecuador ha indagato e riconosciuto che mi si doveva dare asilo. Questi sono i fatti, ma che cosa è la retorica?
Sì, è diversa.
La retorica mente, asserendo di continuo che sono stato accusato di un crimine, senza mai dire che ne sono già stato scagionato, senza mai menzionare che la donna stessa ripete che è stata la polizia ad inventarselo. [La retorica] sta cercando di evitare [la verità che] le Nazioni Unite hanno formalmente trovato che il tutto è illegale, senza mai dire che l’Ecuador ha fatto una valutazione formale attraverso i suoi formali processi e ha scoperto che sì, io sono oggetto di persecuzione da parte degli Stati Stati.