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'Pubblicata una ''fake news'' colossale . E ora, censori, chiudiamo i giornali?'

La vera manipolazione non è quella del web ma quella ufficiale. Che non diminuisce affatto. Prendete il caso della strage di Berlino... [Marcello Foa]

'Pubblicata una ''fake news'' colossale . E ora, censori, chiudiamo i giornali?'
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2 Gennaio 2017 - 23.46


ATF

di Marcello Foa.

Ogni volta che sento
qualcuno proporre “agenzie indipendenti” per far rimuovere
“false notizie” sul web, rabbrividisco. Tanto più in un”epoca in cui
l”establishment sta tentando di accreditare la necessità di censure contro chi
pubblica “bufale” e “post-verità“. 

Il riferimento più
immediato è ovviamente alla significativa
dichiarazione rilasciata al Financial Times dal presidente dell”antitrust
italiano Giovanni Pitruzzella, subito
denunciata da Beppe Grillo e da un esperto di comunicazione avveduto come Vladimiro
Giacché
, che vede giustamente rischi di
controlli in stile “1984” di Orwell.

Ma la tendenza non è
solo italiana, è sempre più forte in molti Paesi occidentali, come la Francia,
come gli Stati Uniti.

È tutto uno strepitare
contro la disinformazione online, senza nemmeno una parola contro quello che
invece rappresenta il vero problema: la disinformazione autorizzata, ovvero le
tecniche di spin doctoring che permettono di manipolare
notizie e coscienze salvaguardando la forma
perché vengono diffuse dalle
stesse istituzioni, approfittando − anzi, abusando − della loro autorevolezza.

Chi mi segue sa che da
oltre dieci anni denuncio lo spin, che ho descritto nel saggio “Gli
stregoni della notizia” e che è diventato un vero e proprio strumento di
guerra asimmetrica.

Guardate il paradosso.
Oggi politici e media mainstream denunciano i siti alternativi e i commenti sui
social, con un”operazione che di per sé è mistificatoria perché mischia tutto:
siti di informazione, opinione, bufale (certo che ce ne sono), informazione
ideologizzata.

Ma non pronunciano una
sola parola contro la manipolazione che viene generata dalle stesse
istituzioni
e che è pericolosissima e devastante perché è diventata uno
strumento di guerra asimmetrica e incide profondamente nel rapporto tra Stato e
cittadino, generando disgusto e diffidenza.

Eppure − insisto − la
vera manipolazione non è quella di Internet ma quella ufficiale. Che,
purtroppo, non diminuisce affatto.

Voglio sviluppare fino
in fondo il ragionamento di Pitruzzella e quello di altri autorevoli pensatori
anglosassoni, riferendomi a un esempio recente, quello degli attentati di
Berlino.

Tutti ricordiamo gli
epici titoli sull”autista del tir che avrebbe lottato fino all”ultimo per
impedire la strage. Ne ho già accennato in un
post, ma vale la pena riprendere la notizia. Scegliete voi la fonte: Corriere
della Sera
, la Repubblica, la Stampa,
Rai, Mediaset, Sky. Non fa differenza. Tutti i media ripresero con grande
evidenza la notizia della Bild Zeitung, che citando fonti
investigative tedesche
scrisse che l”autista, seppur ferito, aveva
tentato eroicamente di impedire che il tir si schiantasse sul mercatino,
lottando furiosamente con il terrorista a bordo.

Dopo qualche ora,
questa dichiarazione fu
avallata dal ministro degli Interni del Land di Berlino Andreas Geisel, sebbene
fosse doveroso dubitare della sua attendibilità come rilevato da chi scrive e
da altri osservatori: come faceva il terrorista a lottare furiosamente con un
autista di 120 chili, riuscendo al contempo a guidare un tir ed evitare che
sbandasse? Roba da film di Hollywood, senza peraltro riscontri oggettivi perché
nessuno ha visto il tir zigzagare prima dello schianto. Anzi, nell”unico
filmato lo si vede procedere dritto a tutta velocità.

Comӏ andata a finire?
Ora ci viene
detto, ed è ancora una volta la Bild Zeitung a informarci, che
secondo i primi risultati dell”autopsia l”autista sarebbe stato colpito dai
proiettili tre ore prima dell”attentato, tre ore durante le quali ha
perso molto sangue. Forse era già morto al momento dell”attentato, in ogni caso
era incosciente e di certo non era in grado “di aggrapparsi al
volante”.

Insomma, ci hanno
raccontato una gigantesca frottola. Una spettacolare
“fake news”.

Attenzione: chi ce
l”ha raccontata? Un giornalista troppo fantasioso? Un inaffidabile blogger?
Macché: a impiantarla ad arte è stato uno spin doctor che lavora
nelle istituzioni tedesche, poi certificata addirittura da un ministro locale.

E allora sorgono
alcune domande.

Cos”hanno scritto i
solitamente indignati debunker, tanto amati da politici come la
Boldrini? Strepitano?

Macché, tacciono, come
sempre in queste circostanze
, perché
per loro la Verità è sempre solo quella formale, delle Istituzioni. E le
Istituzioni, lo sanno tutti, non possono mentire. E allora certe notizie
spariscono dai siti dei moralisti del web, semplicemente non esistono. Perché
non possono esistere.

Altra domanda: lo spin
doctor
che ha diffuso scientemente una balla pazzesca verrà indagato e
processato? 

La risposta è − come
sempre − no, perché i politici che oggi chiedono misure severe contro i blogger
non hanno mai sollecitato punizioni per chi compie reati ben più gravi,
mentendo in assoluta cattiva fede, abusando della credibilità delle
istituzioni. Quella menzogna non può essere punita. Non è nell”interesse dei
politici mainstream.

E come la mettiamo con
i giornali e con le tv che hanno diffuso, con toni epici, una bufala
colossale? 

Seguiamo ancora la
logica di Pitruzzella: che facciamo, presidente, chiudiamo Repubblica, Corriere,
i tg Rai eccetera? E sì, percepisco il suo disagio.

È facile prendersela
con un blogger o un utente Facebook accusandolo di diffondere
post-verità,  ma se vuole essere coerente dovrebbe oscurare i grandi siti
e magari anche denunciare per falso le istituzioni tedesche. Che scena! Tutti i
grandi giornali chiusi per manifesta manipolazione della realtà o obbligati a
uscire con un bollino che ne certifica la non credibilità.

Impossibile? Ovvio,
non è così che si difende la democrazia e un”informazione davvero migliore. Chi
invoca la censura non ha mai davvero a cuore la libertà d”espressione, ma
persegue altri inconfessabili interessi. Incompatibili con i vostri.

Non fatevi ingannare,
non fatevi intimidire.


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