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di Marco Giannini
Per una volta mi sforzerò di scrivere un articolo più breve in risposta ad una macchina del fango infinitamente più potente rispetto alla mia “penna”, breve ma che esprime sincera solidarietà al Professor Conte e soprattutto a M5s e Lega.
Conte, diciamolo immediatamente, è a tutti gli effetti un politico in quanto presentato da Di Maio come membro di quella potenziale squadra di Governo che successivamente è stata votata dai cittadini il 4 marzo: una legittimazione più che sufficiente.
Dalle mie parti usiamo dire “come la fai la sbagli”: state certi, e lo dico pure col cuore mettendo da parte un attimo quella “asettica professionalità” che un opinionista dovrebbe tenere, che chiunque Salvini e Di Maio avessero proposto come Presidente del Consiglio (che non è un capo ma “un primo tra pari” perché non è un Premier) non sarebbe andato bene a questa popò di servitù chiamata “stampa”, notoriamente mantenuta a cascata dall’“euromungitura”.
Non solo! Conte non è un tecnico perché i tecnici sono legati a quei poteri forti che stanno operando per non vederlo in sella.
Eppure il vero obbiettivo di questa campagna reazionaria ed oligarchica è Paolo Savona…
L’economista è temuto per le proprie posizioni economiche, posizioni che non sono “euroscettiche”, come riferito erroneamente dalla “combriccola” dell’Ancien Regime (cui dobbiamo dire grazie per 40 anni di corruzione, macelleria sociale, parassitismo ed alto tradimento), bensì pro italiani.
È uomo di potere certo, non è una novità politica, ma ben vengano figure di questo livello rimaste indipendenti di fronte alle lusinghe del sistema finanziario internazionale (che ha in mano la nostra informazione), personalità che possano “dare del tu” e ricevere rispetto da Merkel e Macron.
Come scrissi nel saggio che presentai alla Camera nel 2016 (collaborando con l’ex Deputato 5s Massimiliano Bernini e con la Deputata Ciprini), la stampa da “cane da guardia della Democrazia” si è trasformata nel “Dobermann del potere” (e forse non è casuale che il Dobermann sia una razza tedesca).
I media tuttavia stanno sottovalutando un fattore: non sempre i manipolatori delle emozioni umane vincono la partita.
Sono certo che Lega e 5S abbiano accusato un contraccolpo in termini di consenso in questi giorni eppure allo stesso tempo spero che ai cittadini interessi altro: una ingente riduzione della pressione fiscale anche alla luce della tipologia di paese in cui viviamo(!), l’espulsione di tutti coloro, non profughi, che sono giunti e vogliono giungere in Italia senza un permesso di soggiorno, senza un contratto di lavoro “in tasca”, una reale flexicurity (flessibilità nei contratti unita a diritti sociali universalicome il salario orario e il Reddito Minimo Garantito di Cittadinanza), il collocamento di una bella pietra tombale su corruzione, parassitismo e rendite speculativo-finanziarie, un salasso per il nostro paese.
PD e Silvio Berlusconi (Responsabili sì, ma del declino italiano!) non concederebbero mai riforme degne di questo nome, molto meglio per loro un paese di cittadini in difficoltà, perciò in svendita.
Il “Governo del Cambiamento”, ricordo a lor signori, non ha mai parlato di “uscita dall’euro” (quanto mai opportuna) bensì di trattativa nell’interesse del nostro popolo, di rispetto della centralità della Costituzione: ciò significa centralità del nostro benessere.
Gli altri paesi trattano e ottengono, all’Italia è vietato farlo perché chi ha preceduto il “Governo del Cambiamento” ha abituato i “partner” dell’eurozona (in realtà competitors che non regalano niente) a una totale sottomissione in cambio di quelle prebende personali che piovono dalla macchina finanziaria ad essi connessa.
Il tutto mentre il cittadino è privato anche della dignità col combinato disposto tasse/disoccupazione/assenza diritti sociali universali.
L’Articolo 1 è l’articolo fondamentale della Costituzione Italiana; nel momento in cui venga dimostrato che qualche accordo internazionale generi perdita di posti Lavoro (su cui siamo fondati), o/e macelleria sociale, è automaticamente anticostituzionale, si pone fuori dalloStato di Diritto e va ridiscusso finché non risulti coerente con la Carta, finché non si dimostri conveniente per gli interessi nazionali.
Chi governa ha quindi l’obbligo Istituzionale (non ha scelta) di aprire un tavolo con le altre nazioni eppure questa prospettiva è ciò che soggetti multinazionali ed esteri non vogliono accada.
L’Articolo 1 recita che “la Sovranità appartiene al popolo” quindi essa non può emigrare e si esercita con il voto Democratico, ergo non è possibile imporre “un Cottarelli” nel momento in cui la maggioranza del paese (5s e Lega) indichi un altro nome.
La verità celata ai cittadini è chel’Italia, rispetto al proprio PIL, ha un livello di debito estero (peraltro generato proprio dalla moneta unica a causa del rapporto truffa di cui abbiamo già detto, più o meno pari a quello tedesco, per il resto è indebitata verso se stessa!
Questo, unitamente alla solidità delle partite correnti, dovrebbe essere il criterio cui dovrebbero riferirsi (quando parlano di noi o di qualsiasi Nazione al mondo) FMI, UE, UE-M ed i grandi giornalisti italiani e stranieri.
Il famoso aumento dell’IVA, tanto desiderato dai parassiti cui dedico questo articolo, non servenemmeno per idea a rendere sostenibili i conti pubblici semmai a peggiorarli; genera un meccanismo (noto a tutti nell’ambiente economico) che, a cascata, trasferisce risorse dall’Italia a quelle banche private tedesche che devono essere salvate; con esse emigra anche l’occupazione.
Le cosiddette sinistre (italiane ed europee), i radicali, il noto possessore di grosse SPA, e tutti i quotidiani (nessuno escluso e domandatevi perché!) hanno dimostrato di essere pronti ad anteporre a milioni di cittadini i loro interessi privatistici (quando non addirittura aziendali) pur di portarci in un mondo globalista il quale, in nome di una finanza ordoliberista e di promesse fantasiose, renderebbe gli esseri umani pari a numerini privi di spinta individuale e creativa (privati della Libertà).
Concludo con una critica.
In questa fase, se si vuole bene al proprio paese, di fronte a questo macello mediatico si ha l’onesto obbligo di rimanere compatti e non ci si presta alla strumentalizzazione, non ci si riposiziona politicamente (conosco i miei polli ed ho sempre disprezzato l’opportunismo fino a non partecipare più alla politica attiva) anche se farlo, un domani, a qualcuno, potrebbe fare comodo.
Soprattutto quando si ha ben chiaro che i nemici del popolo italiano non sono i leghisti ma ben altri… (Governo, gli otto senatori grillini che faranno cadere il Salvini-Di Maio).
Link articolo: L’opulenta macchina del fango di parassiti senza vergogna