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Non era mai successo che per decreto legge un governo provasse a cancellare l”esistenza del Contratto Nazionale e aprisse alla libertà di licenziare. Inoltre il governo fa una legge “ad aziendam” pro Fiat violando principi costituzionali e la carta europea dei diritti dell”uomo. Tutto ciò all”interno di una manovra economica classista che per decreto colpisce in particolare i lavoratori dipendenti sia privati che pubblici, i pensionati ed i giovani, attaccando i principi democratici del nostro paese e non affrontando i nodi e le ragioni che hanno prodotto il debito pubblico e la crisi del nostro Paese. La Cgil deve trarre le dovute conseguenze dell”uso fatto dal governo dell”accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e delle proposte delle parti sociali del 4 agosto 2011 e convocare urgentemente una riunione dei propri organismi dirigenti.
E” una manovra, quella del governo, iniqua e sbagliata che colpisce i diritti e il salario dei lavoratori dipendenti, taglia i servizi sociali erogati dai Comuni e dalle Regioni, non colpisce l”evasione fiscale e la corruzione, non introduce una vera patrimoniale ed una vera lotta alle speculazioni finanziarie e non delinea nessuna nuova azione di politica industriale affermando l”idea tragica per il Paese che per uscire dalla crisi bisogna tagliare i diritti, il Contratto Nazionale e lo Statuto dei lavoratori.
Una manovra in contrasto con il pronunciamento popolare avvenuto nei referendum dello scorso giugno, che riapre alla privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici.
Così il Paese non esce dalla crisi, ma se ne mette in discussione la sua stessa coesione sociale.
E” necessario pertanto mettere in campo fin dai prossimi giorni una campagna straordinaria di discussione e di mobilitazione in tutto il Paese, per cambiare radicalmente la manovra, compreso il ritiro dei provvedimenti che sanciscono la derogabilità delle leggi vigenti e del Contratto Nazionale e della libertà di licenziare in deroga all”articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, fino alla proclamazione dello sciopero generale.
Maurizio Landini
Segretario generale Fiom-Cgil
Il documento: Dichiarazione del Ministro Sacconi e testo del CdM
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