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Videoeditoriale di Giulietto Chiesa – Durata video: 8”.45″.
I politici non governano il mondo, è Goldman Sachs a governarlo. Sono le dichiarazioni del broker indipendente Alessio Rastani alla BBC. E allora chi sta causando la crisi mondiale? Come dovrebbe essere ripartito il debito?
SEGUE UNA RISPOSTA A UN LETTORE SUI DUBBI SOLLEVATI DAL CASO BBC-RASTANI.
http://www.alternativa-politica.it.
Rastani è un falso trader?
Caro Giulietto,
credo non si possa non parlare dell”intervista della BBC al falso trader Alessio Rastani. L”episodio, a pensarci bene, è inquietante. Partiamo dai fatti. Rastani, chiunque egli sia, ha detto cose vere. Siamo riusciti a sentire finalmente sul mainstream che chi governa il mondo è Goldman Sachs, non le istituzioni e coloro che sono stati eletti. Siamo anche riusciti a sentire che ci sono persone che, in questi tempi di recessione e di disastri finanziari, si arricchiscono e sperano in un”aggravarsi della recessione. E che, molto probabilmente, nell”arco di un anno milioni di risparmiatori perderanno invece i propri soldi. Altro fatto: in brevissimo tempo, Rastani viene “smascherato”. Non è un “independent trader”, come ci era stato presentato (chi è del mestiere, sa benissimo che non esistono independent traders).
Bastava fare una ricerca su internet. Benissimo.
Il problema è che Rastani è stato scelto dalla BBC. BBC non nuova, peraltro, a questi episodi: solo pochi anni fa intervistò un falso rappresentante di Dow Chemical (in realtà , un attivista di YesMen) che annunciò in diretta l”assunzione di responsabilità di quest”ultima per un disastro ecologico e strage provocati nel Bhopal da una sua società controllata e lo stanziamento di 12 miliardi di dollari per la bonifica ambientale e il risarcimento delle vittime. Era, appunto, tutto falso.
http://www.youtube.com/watch?v=LiWlvBro9eI
Ma torniamo a Rastani: mi chiedo, e le chiedo, come può essere stato scelto dalla BBC per l”intervista? Anche alla BBC sono tutti dei cialtroni? O c”è un buontempone, alla BBC, che cerca di rompere il muro del conformismo mediatico? O, al contrario, Rastani è una prova generale, il tentativo di “vedere l”effetto che fa”?
In un certo senso, infatti, l”intervista mi ha fatto pensare al comunicato n. 7 del sequestro Moro, quello che poi si scoprì esser stato confezionato da un falsario (con legami con la banda della Magliana e i servizi) allo scopo, tra l”altro, di preparare il Paese all”uccisione del politico democristiano. Per non dire delle riflessioni che questo episodio sollecita, più in generale, sul sistema dei media: un impostore che dice la verità .
Ma allora che pensare di tutti gli altri, che impostori non sono – cioè i veri politici, i veri finanzieri, i veri militari, eccetera – che ogni santo giorno insultano la nostra intelligenza sparando a tutte le ore balle di ogni tipo? Con l”11 settembre, tanto per stare a un argomento che, diciamo così, ci è molto caro, non è successo proprio questo? Non so, forse sono ormai abituato a pensar male, ma da qualunque parte lo si guardi questo episodio dell”intervista di Rastani puzza di bruciato e autorizza serie riflessioni sull”assolutà inattendibilità dei media. Lei che ne pensa?
Saluti cordiali
Tommaso
Gentile Tommaso,
andiamo con ordine. Rastani non è un “falso trader”. Dopo questa sua lettera sono andato anch”io a vedere chi è esattamente. E mi è abbastanza chiaro.
Il giovanotto è uno speculatore free lance. Lavora in proprio. Ce ne sono a coorti che fanno la stessa cosa. Quindi è indipendente, in senso stretto. Non parla a nome di nessuno. Ed è stato questo il guaio. Che sia uno che ci sa fare, sul suo centimetro quadrato, non c”è dubbio e bene emerge dall”intervista di Forbes.
Appunto. Il fatto è che la politica sul suo centimetro quadrato non c”è.
E” lui stesso a dirlo: “Volevo fare il bravo ragazzo”, esclama. Voleva dire la verità . Voleva dire quello che tutti, nel suo ambiente, sanno benissimo: che è Goldman Sachs che governa il mondo. Non si è nemmeno reso conto che poteva apparire assetato del sangue di milioni di famiglie che resteranno senza risparmi. “Volevo avvertirli”. Ingenuo, ma sincero.
Come è potuto accadere che la BBC abbia intervistato un esperto di questo genere?
La mia ipotesi è questa: succede che il mainstream, senza accorgersene, pesti la coda del serpente. Succede di rado, ma succede. L”intervistatrice, incolpevole, avrebbe voluto sprofondare. Si è visto benissimo. Ha capito al volo che Rastani stava uscendo dal politically correct, ma non ha potuto fermarlo, perché sarebbe stato peggio.
Non credo sia stata una “prova generale” per vedere l”effetto che fa. Penso che sia un sintomo del disordine generale. Non c”è una ricetta e tutti brancolano.
Quella che lei definisce l”assoluta inattendibilità dei media è proprio confermata da questo episodio. i media sanno di mentire ad ogni istante: quando un pezzo di verità emerge cadono nella confusione. Senza volerlo hanno lasciato uscire uno spiffero di verità . Il fatto è che il vento diventa sempre più forte e sarà sempre più difficile tenere chiusa la porta.
Cordiali saluti,
Giulietto
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