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di Giulietto Chiesa.
“Prevedo la spoliticizzazione completa dell”Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso… Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà , e come.”Pier Paolo Pasolini, 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975
Riflettiamo (chi ne ha ancora la voglia e la forza). E” avvenuto e molti di noi non se ne sono nemmeno accorti. E invito a riflettere soprattutto sul riferimento alla cosiddetta, anche allora, “politica dal basso”. Pasolini la liquida – io credo giustamente – come “iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche”.
Da venti anni i mille movimenti, siano essi stati di sinistra, cattolici, senza partiti, orripilati dall”idea stessa di partito, hanno rifiutato pervicacemente ogni idea di unificazione, di alleanza, di convergenza. Anche loro, a ben vedere, sono stati anch”essi “manifestazioni di qualunquismo e di alienante egoismo”. Ovviamente al di là delle intenzioni dei loro militanti. Ma, come dice il proverbio, l”inferno è lastricato di buone intenzioni.Se siamo stati tutti sconfitti è anche perché si è sottovalutata la forza del nemico. Che – mentre le miriadi monadiche, e separate le une dalle altre, scavavano nella sabbia, dettava “la strada maestra”.
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