di Giulietto Chiesa.
Leggo un’importante riflessione di Paul Craig Roberts. Che pone molti interrogativi sulla posizione della Cina e della Russia in merito alle sanzioni contro la Corea del Nord (voto favorevole). Perché l’hanno fatto?
Questa è la risposta di Paul Craig Roberts: “La Russia sa di essere circondata da basi nucleari e militari statunitensi. Lo stesso la Cina. La domanda è: si sono arrese per paura? Oppure la loro cooperazione con Washington è una finta mentre preparano le contromosse? O ancora, stanno aiutando gli americani per evitare di affrontare il loro attacco militare in Corea?”
La mia risposta è questa, articolata in più punti.
Il primo è questo: Non si sono arrese. Sanno che la resa non le salverà.
Il secondo è: le contromosse sono in corso, ma sia Pechino che Mosca dubitano che possano essere efficaci di fronte alla follia di Washington.
Il terzo è questo: stanno cercando di assecondare, nell’immediato, i matti di Washington per far loro capire che possono ottenere qualche risultato in modo diverso da un bombardamento nucleare.
È possibile che mi sfugga qualche cosa. Non vedo tutta la scacchiera e tutte le mosse possibili. Ma se sono vere le mie risposte, allora il pericolo che corre il pianeta è ormai quello di “allarme rosso”. E Pechino e Mosca, con il loro comportamento, avvalorano questa ipotesi.