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La Rete Voltaire esprime preoccupazione per le minacce che pesano su due dei suoi collaboratori a Tripoli. Mahdi Darius Nazemroaya, ricercatore associato del Centre for Research on Globalization, e Thierry Meyssan, presidente-fondatore della Rete Voltaire e della conferenza Axis for Peace, sono costeretti a stare all”hotel Rixos, attorno al quale sono in corso forti combattimenti. Sarebbe stato dato l”ordine di ucciderli. Thierry Meyssan è a Tripoli dal 23 giugno. Ha diretto una squadra di giornalisti della Rete Voltaire. Sta conducendo da due mesi un lavoro giornalistico d”informazione sul conflitto.
Le sue posizioni si distinguono da quelle dei suoi colleghi: descrive la ribellione come un fenomeno minoritario e che si permette di giustificare agli occhi dell”opinione pubblica internazionale una classica operazione militare.
Quali che siano le posizioni difese da Mahdi Darius Nazemroaya e Thierry Meyssan, il loro assassinio sarebbe inaccettabile. Mahdi Darius Nazemroaya e Thierry Meyssan non sono dei combattenti, ma dei giornalisti.
Le persone che sostengono questa guerra pensando che sia guidata dalla democrazia e dalla libertà non possono accettare che siano assassinati dei giornalisti.
Allo stato attuale, cinque stati hanno loro offerto la loro protezione diplomatica. Ma i combattimenti intorno al hotel impediscono loro di uscire e diverse di queste ambasciate sono state accerchiate per rendere impossibile qualsiasi accesso.
Sapendo delle minacce che pesano su di loro, Mahdi Darius Nazemroaya e Thierry Meyssan non si espongono ai proiettili “vaganti”.
La Rete Voltaire si appella ai cittadini dei paesi implicati nella guerra affinché facciano pressione sui loro governi per garantire la sicurezza di questi giornalisti. Si chiede a tutti di far valere il proprio ruolo di cittadino e di fare circolare questa notizia.
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Fonte: http://www.voltairenet.org/Tripoli-le-Reseau-Voltaire-s
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