'Guerre. E adesso... il resto dell''Africa'

Preroll AMP

admin Modifica articolo

25 Ottobre 2011 - 19.29


ATF AMP

Top Right AMP

di Debora Billi.

Racconta John Pilger, celebre giornalista del Guardian, dell”Independent e molti altri, che gli Stati Uniti hanno annunciato l”invio di nuove truppe in Africa. La prima nazione a beneficiare della trasferta militare è l”Uganda, dove “l”aiuto umanitario” (parole di Obama) è vòlto a combattere la stravagante LRA, “Esercito di Resistenza del Signore”, che vuole instaurare una specie di sharìa cristiana basata sui dieci comandamenti. Siccome questi sant”uomini combattono a suon di stupri, rapine e saccheggi contro donne e bambini, bisogna pur fermarli. Pilger ricorda che però la LRA non è mai stata così debole come oggi, e che per 24 anni le sue atrocità sono state bellamente ignorate. 

Dynamic 1 AMP

E” la richiesta di aiuto del Presidente Museveni che non può essere ignorata, visto che Museveni oggi torna utile per combattere a sua volta i fantomatici ribelli della Somalia.

Ma non basta: altre truppe saranno presto inviate in Sudan, Congo e Repubblica Centrafricana. Secondo Pilger, il vero nemico è la Cina.

Dynamic 1 AMP

L”Africa è la storia dei successi della Cina. Dove gli americani hanno portato i droni e le destabilizzazioni, i cinesi hanno portato strade, ponti e dighe. Quello che vogliono sono le risorse, specialmente combustibili fossili. Con le più grandi riserve petrolifere dell”Africa, la Libia di Gheddafi era uno dei principali fornitori della Cina.

(Qui e qui qualche info sulla lista della spesa cinese). Continua Pilger:

Per più di un decennio gli USA hanno tentato di stabilire un comando sul continente africano, l”AFRICOM, ma è sempre stato rifiutato dai governi, timorosi delle tensioni locali che avrebbe causato. La Libia, e ora l”Uganda, il Sudan e il Congo, offrono un”ottima opportunità. Come i cablo di Wikileaks, e il Centro Stategico USA per l”antiterrorismo hanno rivelato, i piani americani per l”Africa fanno parte di un disegno globale in cui 60 mila forze speciali opereranno in 75 Paesi, che diventeranno in seguito 120.

Dynamic 1 AMP

Intanto si annuncia il ritiro delle truppe dall”Iraq. Ritiro solo formale: in realtà, racconta la CNN, resteranno sul posto migliaia di contractors privati.


Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2011/10/guerre-e-adesso-il-resto-dellafrica.html.

Dynamic 1 AMP



Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version