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Kabul. Un nuovo scandalo in Afghanistan coinvolge due generali statunitensi
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Questa volta sotto accusa è un ospedale militare di Kabul dove soldati afghani feriti muoiono di fame, giacciono in letti sudici con piaghe aperte e infette e vengono loro negati farmaci contro il dolore. Il tutto in una struttura che gli Stati Uniti hanno finanziato con oltre 100 milioni di dollari.
La denuncia è partita dal colonnello medico statunitense Schuyler Geller, che per un anno ha addestrato lo staff medico dell”ospedale. “Pazienti, spiega Geller, che muoiono di fame perché non possono comprarsi il cibo, che devono corrompere il personale per ottenere pasti e farmaci. Ci sono stati anche dei pestaggi quando i feriti si lamentavano per il trattamento”.
Secondo le testimonianze ascoltate martedì da una commissione di inchiesta della Camera, il generale Caldwell, insieme al suo vice Gary Patton, avrebbe ostacolato qualsiasi coinvolgimento del dipartimento della Difesa per evitare di presentare un”immagine negativa della guerra in Afghanistan, in vista dell”appuntamento elettorale di novembre.
Il colonnello Mark Fassl, che era ispettore generale del commando di addestramento, ha riferito di essersi profondamente stupito quando si è sentito dire dal generale: “Come possiamo fare questa richiesta (di un”ispezione ndr) con le elezioni che si avvicinano? Lui (Obama ndr) mi chiama Bill”.
Le resistenze del generale sono state confermate, tra gli altri, anche dal colonnello Gerald Carozza, ormai in pensione. Secondo Carozza, però, Caldwell “non ha assolutamente mai voluto che la richiesta fosse inviata agli ispettori del dipartimento della Difesa”. “Il generale – ha spiegato il colonnello – non voleva portare cattive notizie né prima né dopo le elezioni”. Solo dopo le pressioni degli altri ufficiali – e passate le elezioni di novembre – Caldewell ha accettato una limitata ispezione, ordinando però “di non menzionare le condizioni ”stile Auschwitz” nell”ospedale”.
Il Pentagono non contesta queste drammatiche realtà ma sottolinea che le condizioni sono radicalmente cambiate dopo un”ispezione. Ma Geller, in un rapporto inviato al Congresso dichiara che due alti ufficiali americani, il generale William Caldwell e il suo vice Gary Patton nel 2010 posticiparono l”ispezione perché preoccupati delle ricadute politiche per l”amministrazione nell”imminenti elezioni di medio termine in America. E infatti, all”insaputa della Casa Bianca, l”ispezione venne organizzata dopo il turno elettorale.
La commissione d”inchiesta della Camera, guidata dal Jason Chaffetz sta indagando sul comportamento dei due generali”. È un”accusa molto grave. E non viene da un ufficiale superiore solo. Abbiamo una serie di responsabili sanitari che si sono fatti avanti per confermare le accuse”.
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Ecco l””Ospedale degli Orrori”…
Il colonnello Gerald Nicholas Carozza:
“I pazienti dormivano nel sudiciume, in alcuni casi erano moribondi per la fame ed in altri avevano dolori laceranti. Un paziente stava per morire dalla fame.”
Un paziente ferito non-curato.
“I poster con l”elenco dei diritti dei pazienti erano stati staccati dai muri e ridotti in brandelli per permettere che i muri venissero verniciati.”
“Le condizioni stile Auschwitz dell”Ospedale Nazionale dell”Esercito.”
Vermi sono iniziati ad uscire dalle ferite di questo paziente. Morì una settimana dopo.
Il Colonnello Schuyler K. Geller: “Le famiglie dei militari afgani hanno venduto le loro fattorie e si sono offerte volontarie per poter curare i propri cari ma la coalizione ha consigliato l”ospedale Daoud Khan”.
Questo paziente aveva una cancrena e gli doveva essere amputato un arto. Ma il chirurgo americano si è rifiutato per giorni di effettuare l”intervento, spiega il rapporto delle autorità americane.
Colonnello Geller: “Oggi, non solo nel 2010 e nel 2011, individui che hanno perpetuato abusi inspiegabili contro i soldati, i civili e le famiglie afgane, camminano tranquilli nella hall dell”ospedale Daoud Khan senza problemi ed arricchiti, e senza essere inseguiti dalla giustizia”.
Quest”altro paziente è stato lasciato a se senza che il problema al suo piede venisse curato.
Niente materiali adeguati, niente anti-biotici.
Tecniche di cura a dir poco medievali senza sterilizzazione e senza rispettare i più primitivi criteri della medicina.
Il Colonnello Carozza:
“Per me e” evidente che la nostra politica oggi e” guidata da politici con la “p” minuscola”.
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L”audizione al Congresso:
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