ATF
‘
di
Giorgio Gallo.
Giorgio Gallo.
Sulle
pagine
de La Repubblica, Abraham Yehoshua, lo
scorso 21 luglio, nel parlare della crisi di Gaza, o piuttosto del
massacro che sta avvenendo in quella piccola e sfortunatissima
porzione della Palestina, accusa Hamas per non aver accettato la
tregua che le era stata proposta.
pagine
de La Repubblica, Abraham Yehoshua, lo
scorso 21 luglio, nel parlare della crisi di Gaza, o piuttosto del
massacro che sta avvenendo in quella piccola e sfortunatissima
porzione della Palestina, accusa Hamas per non aver accettato la
tregua che le era stata proposta.
Certamente
Hamas ha grandi e gravissime responsabilità . In un conflitto le
responsabilità sono in genere molte e distribuite fra le parti. Non
dobbiamo però mai dimenticare che all”origine della violenza in
corso in Palestina stanno l”occupazione e il processo continuo
di espansione degli insediamenti e di progressiva
annessione della Cisgiordania, e questo ha un unico e chiaro
responsabile.
Hamas ha grandi e gravissime responsabilità . In un conflitto le
responsabilità sono in genere molte e distribuite fra le parti. Non
dobbiamo però mai dimenticare che all”origine della violenza in
corso in Palestina stanno l”occupazione e il processo continuo
di espansione degli insediamenti e di progressiva
annessione della Cisgiordania, e questo ha un unico e chiaro
responsabile.
Ma
tornando a Gaza, per correttezza va detto che Hamas non ha
rifiutato la tregua, ha solo chiesto che fosse negoziata.
Ha dichiarato che se le sue condizioni fossero state accettate,
allora si sarebbe impegnata per una tregua
di 10 anni. Le condizioni elencate sono del tutto
ragionevoli, vediamole:
tornando a Gaza, per correttezza va detto che Hamas non ha
rifiutato la tregua, ha solo chiesto che fosse negoziata.
Ha dichiarato che se le sue condizioni fossero state accettate,
allora si sarebbe impegnata per una tregua
di 10 anni. Le condizioni elencate sono del tutto
ragionevoli, vediamole:
-
ritiro
delle truppe e possibilità per gli agricoltori di coltivare anche
la terra adiacente al confine; -
rilascio
dei prigionieri riarrestati dopo il loro rilascio a seguito dello
scambio con la liberazione di Gilad Shalit; -
fine
dell”assedio e apertura dei valichi di frontiera; -
apertura
di un porto e di un aeroporto sotto il controllo dell”ONU; -
allargamento
della zona accessibile per la pesca; -
supervisione
internazionale al valico di Rafah; -
impegno
da parte di Israele a rispettare il coprifuoco per 10 anni e a non
violare lo spazio aereo di Gaza; -
permesso
per i residenti di Gaza di visitare Gerusalemme e di pregare nella
moschea di Al-Aqsa; -
impegno
di Israele a non intervenire nella politica palestinese; -
apertura
di una zona industriale a Gaza.
Su
questo il giornalista israeliano Gideon Levy scrive: «Leggete
la lista delle richieste e giudicate onestamente se fra esse ce nӏ
una che sia ingiusta».
questo il giornalista israeliano Gideon Levy scrive: «Leggete
la lista delle richieste e giudicate onestamente se fra esse ce nӏ
una che sia ingiusta».
Non
solo non sono ingiuste, ma, se fossero accettate porterebbero a un
cambiamento molto grande delle condizioni di vita della popolazione
di Gaza. E questo sarebbe un grande incentivo al mantenimento della
tregua da parte di Hamas.
solo non sono ingiuste, ma, se fossero accettate porterebbero a un
cambiamento molto grande delle condizioni di vita della popolazione
di Gaza. E questo sarebbe un grande incentivo al mantenimento della
tregua da parte di Hamas.
Ma forse non è questo ciò che Israele
vuole.
vuole.
E infatti nell”offerta di tregua nessuna delle richieste di
Hamas è stata presa in considerazione.
Hamas è stata presa in considerazione.
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