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Ustica ucraina. Anche a Ovest i dubbi ormai sono troppi

'Qualcosa di nuovo sull''Ustica ucraina. A 4 mesi dall’abbattimento del Boeing emerge una video-inchiesta. Scomoda per l''Occidente'

Ustica ucraina. Anche a Ovest i dubbi ormai sono troppi
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25 Novembre 2014 - 05.30


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Qualcosa di nuovo sul volo 17 della Malaysia Airlines. A quattro mesi
dall’abbattimento del Boeing 777 Amsterdam-Kuala Lampur emerge una video-inchiesta sull’abbattimento del
MH-17. Da LookOut prendiamo i passaggi salienti

di Ennio Remondino.

Cronologia dei fatti elencati

1) – 17 luglio. Il Boeing-777, Amsterdam-Kuala Lampur, è abbattuto nella provincia di Donestk. 298 i morti.

2) – Il governo ucraino attribuisce immediatamente la responsabilità ai separatisti russi.

3) – Il 18 luglio il presidente americano Barack Obama dichiara:
“evidente la responsabilità dell’abbattimento da parte dei filo-russi
con un missile terra-aria”.

4) – Il 21 luglio a Mosca il ministro della Difesa e il Comandante
dell’Aeronautica presentano fotografie satellitari e tracciati di volo
che mostrano la presenza di un aereo militare ucraino in vicinanza del
MH-17.

5) – Lo stesso giorno il presidente ucraino Petro Poroshenko dichiara
di avere “strong evidence” del luogo di lancio del missile dei ribelli.
Kiev è pronta a consegnare le prove alla commissione internazionale.

6) – Le fotografie consegnate sono riconosciute come manipolate anche
dagli investigatori tedeschi. Mentre occorrono 40 giorni per consegnare
le registrazioni radio tra l’MH-17 e i centri di controllo aereo
ucraino.

7) – Nel frattempo hanno dichiarato che i loro aerei non erano
operativi quel giorno. Non solo nella zona, ma su tutto il Donbass.
C’era una guerra con costanti attacchi aerei da parte ucraina. Ma non
quel giorno.

8) – Giusto il 16 luglio, nei pressi di Horlivka, un SU-25 è
abbattuto dalle forze ribelli con un missile terra-aria portatile
(versione non contestata dagli ucraini).

9) – Gli indipendentisti del Donbass danno accesso al sito del
disastro e consegnano le scatole nere. Dopo che l’artiglieria ucraina ha
smesso di bombardare inopinatamente l’area, ove non erano stanziati
contingenti ribelli.

10) – 9 settembre: anticipazione della Commissione d’inchiesta
internazionale. L’abbattimento del Boeing è avvenuto in “result of
structural damage caused by a large number of high-energy objects that
struck it from the outside”
. Colpito da un gran numero di oggetti ad
alta potenza.

11) – 19 ottobre Der Spiegel: in audizione parlamentare il BND
(Servizio sicurezza tedesco) ha affermato certezza sulla responsabilità
dei filo-russi. Né il settimanale, né alcuno successivamente, producono
documenti a supporto.

12) – Il 27 ottobre, sempre al Der Spiegel l’investigatore capo
tedesco sull’abbattimento rivela che dopo tre mesi gli Stati Uniti non
hanno ancora fornito i dati dei propri satelliti. Né alcunché dal loro
potentissimo sistema d’ascolto globale (NSA, Echelon). Più i droni e gli
AWACS.

Le scoperte dell’inchiesta

A) La video-inchiesta mostra le pagine web del registro
aeronautico tedesco sul SU-25 modificate dopo il 17 luglio. La quota
operativa dell’aereo che era oltre i 10.000 metri viene poi corretta in
7.500. Tra le fotografie dei rottami si vede una parte di carlinga
trapassata a raffica dagli “oggetti ad alta energia” del rapporto
d’inchiesta. La parte corrisponde al cockpit, cioè la cabina di
pilotaggio. I missili antiaerei non esplodono sul bersaglio ma in sua
prossimità, lanciandovi contro (a maggiore garanzia di centramento e
danno) una grande quantità di proiettili (schrapnel).

B) La guida radar di un missile terra-aria SA-11 lo avrebbe portato a
esplodere circa 20 metri sotto la zona di maggiore risonanza radar:
l’area centrale comprendente le ali. Ma, mentre la cabina è crivellata,
le fotografie dei rottami mostrano parti intere tra questa e le ali che
non presentano un solo foro. Impossibile che le schegge abbiano saltato
quella parte. Il missile aria-aria M60 (o M-73) montato sui Su-25 è
invece a guida infrarossa sul calore dei motori, e in prossimità
dell’aereo esplode verso quell’area. Dalle tante fotografie non si
rilevano rottami integri del posteriore dell’aereo. Solo ammassi di
parti esplose e incendiate. In mancanza di fori nella parte di carlinga
tra la cabina e le ali un’ipotesi possibile sembrerebbe quella di un
mitragliamento sulla cabina di pilotaggio, e poi di un missile che ha
fatto esplodere l’aereo dalle ali (serbatoi) alla coda.

C) Da ultimo la video-inchiesta analizza il lancio di un
missile SA-11. Alto 5,5 mt, pesa 650 kg, con testata esplosiva da 70.
Mosso da 350 kg di propellente, la sua scia bianca si allarga oltre il
metro e persiste nel cielo per 5-10 minuti. Ben oltre, viaggiando a Mach
3, il tempo di esplosione. Nessun testimone ha riportato la presenza di
questa scia alta 10 km sul luogo dell’abbattimento.



Fonte: remocontro.it.

Altre Fonti : LookOut 
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