Israele. Provocazioni e messaggi mafiosi. I media minimizzano

'Israele ha bombardato, senza aver subito attacchi o provocazioni, un convoglio militare dentro la Siria. E Netanyahu dice ai libanesi: ''Ricordatevi di Gaza!'''

Israele. Provocazioni e messaggi mafiosi. I media minimizzano
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31 Gennaio 2015 - 10.37


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di Vincenzo Brandi.


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Circa
una settimana fa l’esercito israeliano ha bombardato, senza aver subito
alcun attacco o provocazione, un convoglio militare all’interno della
Siria, nella zona delle alture del Golan ancora sotto il controllo
dell’esercito siriano. Sono stati uccisi sei combattenti libanesi del
movimento di resistenza Hezbollah, che sostiene il governo di Damasco, e
vari consiglieri militari iraniani. Tra gli uccisi anche il figlio di
uno dei più famosi comandanti di Hezbollah, già assassinato in un
attentato qualche anno fa da agenti israeliani del Mossad, ed un
generale iraniano. 

I nostri ineffabili giornalisti e le nostre TV hanno
minimizzato
, considerando evidentemente naturale che Israele bombardi
impunemente un paese sovrano che non lo ha attaccato e ammazzi cittadini
di altri due paesi senza alcuna provocazione
.

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Già dall’inizio del conflitto che
insanguina la Siria da tre anni Israele interviene pesantemente
bombardando postazioni dell’esercito nazionale della Siria impegnato
contro le bande jihadiste, che tentano di destabilizzare il paese, e
quelle del suo alleato libanese di Hezbollah. I Libanesi di ogni
tendenza sanno perfettamente che un’eventuale caduta del governo di
Bashar Assad in Siria farebbe diventare automaticamente il Libano il
prossimo obiettivo delle bande terroriste finanziate da Arabia Saudita,
Qatar, Turchia, Stati Uniti e altri paesi della Nato, che già hanno
attaccato a più riprese anche il territorio libanese. 

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Esiste un importante rapporto dell’ONU,
stilato sulla base delle testimonianze dirette dei militari dell’ONU che
presidiano il confine tra la parte del Golan occupata da Israele con la
guerra del 1967 (e mai restituita alla Siria in violazione del diritto
internazionale e delle risoluzioni dell’ONU) e la parte rimasta sotto la
sovranità siriana. In questo rapporto, passato sotto silenzio dalla
stampa occidentale e dalle grandi TV del Qatar e dell’Arabia (Al Jazeera
e Al Arabya), si denuncia l’evidente alleanza che si è stabilita tra i
terroristi di Al-Nusra e altre formazioni jihadiste e lo Stato
d’Israele
.

Mentre Israele continua a bombardare la
Siria, nemmeno un colpo è stato sparato tra soldati Israeliani e
terroristi di Al-Nusra, che pure controllano 80 Km del confine del Golan
tra Siria e Israele. Anzi il rapporto ONU testimonia degli ottimi
rapporti tra i terroristi e l’esercito israeliano
che li rifornisce
attraverso il confine e addirittura cura i loro feriti in ospedali
israeliani
.

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Due giorni fa i combattenti di Hezbollah
hanno risposto alla provocazione attaccando una pattuglia israeliana
nella zona delle “Fattorie di Sheba”, un’area strategica del Libano,
posta all’incrocio dei confini di Libano, Siria e Israele, ancora
illegalmente occupata da Israele
. Gli Israeliani hanno risposto
bombardando alcuni villaggi libanesi indifesi e colpendo anche una
postazione dei soldati spagnoli dell’ONU che sorvegliano il confine,
uccidendo un sottufficiale
. Il governo spagnolo pretende un’inchiesta
approfondita.

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E’ stato un “incidente”? I nostri
giornalisti “embedded” avvalorano questa tesi, e inoltre tacciono sui
chiari pericoli di un grave allargamento di tutti i conflitti del
Vicino Oriente determinati dall’iniziale provocazione israeliana,
confondono aggressori ed aggrediti e nascondono le responsabilità
d’Israele.

Ma noi sappiamo che l’esercito israeliano è sempre molto preciso nei suoi tiri. Quando ha voluto colpire una scuola, un ospedale, un palazzo di abitazioni in Libano o a Gaza, lo ha fatto sempre con grande precisione, come durante le operazioni “Cast Iron” e “Protective Edge” a Gaza o nelle guerre di invasione del 1982 e del 2006 in Libano, costate decine di migliaia di morti civili.

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Sarà un caso, ma qualche settimana fa il
Parlamento spagnolo aveva votato all’unanimità  a favore del
riconoscimento del (per ora ancora virtuale) Stato Palestinese
.
Netanyahu lancia un messaggio mafioso? Non sarebbe certamente l’unico. 

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Infatti, rivolto ai Libanesi, Netanyahu ha anche tuonato minacciosamente: “ricordatevi di Gaza!”, cioè: “Se reagite vi ammazziamo a migliaia senza pietà come abbiamo fatto coi Palestinesi a Gaza”.

La politica israeliana è ormai al livello
di puro banditismo terroristico. Solo i nostri giornalisti non se ne
accorgono. Non se ne accorgono nemmeno quei cittadini francesi ebrei,
che, sedotti da Netanyahu dopo il misterioso attentato a Charlie Hebdo
eseguito da attentatori mascherati irriconoscibili ( ma che lasciano
opportunamente carte d’identità che permettono di individuare ed
uccidere subito i presunti attentatori), vogliono raggiungere la
“patria” israeliana.

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Qui ci fermiamo ché l’inevitabile
infamante accusa di “antisemitismo”, che impedisce qualsiasi confronto
razionale sui dati di fatto, è già pronta dietro l’angolo. 

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