‘di Margherita Furlan
Romano Prodi, alla Commissione Affari Esteri del Senato, in un”audizione informale sul “Mediterraneo e l”interesse nazionale” tenutasi stamane [ndr: 5 maggio 2015], si dice certo che “l”Europa ha solamente un”influenza intellettuale ma ha perso quasi completamente la capacità di azione. L”unico paese in grado di agire è la Germania. Oramai anche la Francia si è indebolita“.
“Per portare la pace in Libia — afferma l”ex premier — bisogna mettere attorno a un tavolo le grandi potenze. Egitto e Arabia Saudita appoggiano apertamente il governo di Tobrouk. Lo stesso fanno, in modo altrettanto chiaro, Qatar e Turchia nei confronti del governo di Tripoli. Bisogna unire, nella lotta al terrorismo, Russia, Stati uniti e Cina per una politica estremamente efficace e rapida, che taglierebbe all”Isis tutti i riferimenti finanziari”.
E aggiunge:
“Credo che sarebbe importante un”azione italiana su Russia e Stati Uniti, proprio per la posizione d”influenza (anche se non di forza) che l”Italia può avere. Il problema è trovare forti alleanze per lo spostamento verso il Mediterraneo. Dobbiamo tentare di ricostruire un”azione europea comune, volta a sensibilizzare le grandi potenze per ricostruire la statalità della Libia in fretta. La Libia è un paese che non ha più uno stato e se non c”è un accordo con le grandi potenze non si riesce a ricostruire lo Stato libico. Ma senza lo Stato libico non si riesce più a regolare nulla dei rapporti tra noi e l”Africa, cominciando dalle migrazioni”.
All”uscita dell”incontro, a cui erano presenti anche l”ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l”ex premier Monti, Romano Prodi, interpellato da [url”Sputnik Italia”]http://it.sputniknews.com/[/url], riferisce:
“Vedo impossibile un”ipotesi militare in Libia perché le guerre si fanno ancora con gli scarponi non con i droni e fortunatamente non c”è nessuno disposto a mandare decine o centinaia di migliaia di soldati in Libia, a cominciare dagli Stati Uniti. L”opinione pubblica americana non vuole vedere tornare altri cadaveri a casa e i paesi europei sono evidentemente riluttanti. L”opzione militare secondo me non risolverebbe nulla”.
Condivide la posizione dell”ONU per cui è sbagliato colpire i barconi?“Purtroppo non ci sono barconi vuoti in fila. Li riempiono di gente. Ho chiesto a tutti gli esperti come si potrebbe fare. Non ho avuto una risposta seria. Quindi non possiamo colpirli ma il problema centrale è costruire un rapporto con Francia, Spagna e Grecia per una politica mediterranea comune per decisioni strategiche in cui il peso ora è più sull”Italia che non su un equilibrio interno dell”Europa. D”altra parte, sulla via della seta marittima, la Grecia ha fatto molti più avanzamenti di noi, è vero che ha venduto mezzo Pireo alla Cina, però è anche diventata un punto di riferimento che nel futuro avrà conseguenze positive per il paese”.
(5 maggio 2015) [url”Link articolo”]http://it.sputniknews.com/italia/20150505/348600.html[/url] [url”Torna alla Home page”]http://megachip.globalist.es/[/url]‘