Verso l'Italia le nuove atomiche Usa

Presto nel territorio italiano le nuove bombe nucleari USA B61-12. Potenza media di 50 kiloton (quattro volte Hiroshima). [Manlio Dinucci]

Verso l'Italia le nuove atomiche Usa
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30 Settembre 2015 - 11.03


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di Manlio Dinucci.

[Tratto da [url”PandoraTV.it”]http://www.pandoratv.it/?p=4161[/url]]

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Stanno per arrivare in Italia le nuove bombe nucleari statunitensi
B6112,
che sostituiscono le precedenti B61. Lo conferma
autorevolmente da
Washington, con prove
documentate, la Federazione degli scienziati americani (Fas). Lo scienziato
nucleare Hans Kristensen, direttore del Nuclear
Information Project
alla Fas, scrive che è in corso a tale scopo l’upgrade
della base della U.S. Air Force ad Aviano (Pordenone) e di
quella di Ghedi
Torre (Brescia).

Lo prova una foto satellitare, che mostra la costruzione ad Aviano
di una
doppia barriera attorno a 12 bunker con copertura a volta,
dove gli
F16C/Ds della 31 Fighter Wing Usa
sono pronti al decollo con le bombe
st nucleari.

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Analoghi preparativi sono in corso nella base aerea tedesca di
Buchel, dove
si stanno ristrutturando le piste, dotandole di nuove
strumentazioni: documenti del Pentagono, citati dalla televisione pubblica
tedesca Zdf, mostrano
che la base sta per
ricevere le nuove bombe nucleari B6112. Lo stesso –
documenta la Fas – avviene nella base aerea turca di
Incirlic, dove sono in
corso lavori per
rafforzare «l’area Nato» dotata di 21 bunker, che accoglierà
le nuove bombe nucleari. Si stanno rafforzando anche le
basi nucleari in
Belgio e Olanda, in attesa
della B6112, testata lo scorso luglio nel poligono
di Tonopah in Nevada, dove si svolgeranno entro l’anno gli
altri due test
necessari per la messa a punto
della bomba.

Non si sa quante B6112 sarannno schierate in Europa e Turchia.

Secondo le ultime stime della Fas, gli Usa mantengono oggi 70
bombe
nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi), 50 in
Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di
180. Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano: ad Aviano, ad
esempio, ci
sono 18 bunker in grado di
stoccarne oltre 70.

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Tantomeno si sa quante bombe nucleari si trovino a bordo delle
portaerei
Usa nei porti e nelle acque territoriali europee. Il
programma del Pentagono
prevede la costruzione
di 400–500 B6112, con un costo di 8–12 miliardi di
dollari. Importante non è però solo l’aspetto quantitativo.

Intervistato dalla Zdf, Hans Kristensen conferma quanto scriviamo
da anni
(vedi il manifesto, 23 aprile 2013
(http://www.ilmanifesto.info
/f35voltafacciaatomicodiobama/)): quella che arriverà tra non molto in Italia e in altri paesi europei, non è una
semplice versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare
polivalente, che sostituirà
le bombe B613,
–4, –7, –10 nell’attuale arsenale nucleare Usa.

La B6112, con una potenza media di 50 kiloton (circa il quadruplo
della
bomba di Hiroshima), svolgerà quindi la funzione di più
bombe, comprese
quelle penetranti progettate
per «decapitare» il paese nemico, distruggendo
i
bunker dei centri di comando e altre strutture sotterranee in un first strike

nucleare. A differenza delle B61 sganciate in
verticale sull’obiettivo, le
B6112 vengono
sganciate a grande distanza (circa 100 km) e si dirigono
verso l’obiettivo guidate da un sistema satellitare. Si
cancella così, in gran
parte, la differenza
tra armi nucleari strategiche a lungo raggio e armi tattiche a corto raggio.

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Nell’intervista alla Zdf, il direttore del Nuclear Information
Project della Fas
dichiara che gli alleati europei (Italia compresa),
consultati da Washington,
hanno approvato lo
schieramento in Europa delle bombe nucleari Usa
B6112.
Anche la Germania, nonostante che il Bundestag avesse deciso nel
2009 che gli Usa ritirassero tutte le loro armi nucleari
dal territorio tedesco.

L’ex sottosegretario di Stato tedesco Willy Wimmer (già portavoce
per la
Difesa nella Cdu, lo stesso partito della cancelliera
Merkel, la quale ha ignorato la decisione del Bundestag), ha dichiarato che lo
schieramento delle
nuove bombe nucleari Usa in
Germania costituisce «una consapevole provocazione contro il nostro vicino
russo». Non c’è quindi da stupirsi che la
Russia
prenda delle contromisure.

Alexander Neu, parlamentare di Die Linke, ha denunciato che la
presenza
dell’arsenale nucleare Usa in Germania viola il Trattato di
nonproliferazione delle armi nucleari. Ciò vale
anche per l’Italia.

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Gli Stati uniti, quale Stato in possesso di armi nucleari, sono
obbligati dal
Trattato a non trasferirle ad altri (Art. 1). Italia,
Germania, Belgio, Olanda
e Turchia, quali
stati nonnucleari, hanno l’obbligo di non riceverle da chicchessia (Art. 2).
Per di più, nel 1999, gli alleati europei firmarono un
accordo (sottoscritto dal premier D’Alema senza sottoporlo
al Parlamento)
sulla «pianificazione nucleare
collettiva» della Nato, in cui si stabilisce che
«l’Alleanza conserverà forze nucleari adeguate in Europa».

Hans Kristensen conferma, inoltre, che a Ghedi Torre sono stoccate
le
bombe nucleari Usa «per i Tornado italiani». Piloti
italiani, analogamente
a quelli degli altri
paesi che ospitano tali bombe, vengono addestrati
all’attacco nucleare sotto comando Usa. Non a caso
l’esercitazione Nato di
guerra nucleare, la
Steadfast Noon, si è svolta nel 2013 ad Aviano e nel 2014
a GhediTorre. A quest’ultima hanno partecipato anche
cacciabombardieri
F16 polacchi.

Poiché a fornire le bombe nucleari ci pensano gli Usa, i paesi che
le ospitano
si accollano (per i due terzi o totalmente) le spese per il
mantenimento
e l’upgrade delle basi. Paghiamo
così, anche economicamente, la «sicurezza» che ci foniscono gli Usa schierando
in Europa le loro armi nucleari.
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Fonti:

– http://ilmanifesto.info/verso-litalia-le-nuove-atomiche-usa/

– http://www.pandoratv.it/?p=4161




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