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Chi è davvero il generale Qassem Soleimani?

Il nome di questo comandante iraniano è noto agli esperti di Medio Oriente. Ha un seguito leggendario nei paesi che proclamano l’Asse della Resistenza

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25 Agosto 2016 - 23.01


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di
[url”Hamed Ghashghavi”]http://ghashghavi.ir/index.php[/url]
.

TEHERAN (Iran) – Il nome di questo comandante
iraniano non è sconosciuto a molti che studiano la situazione in Medio Oriente,
ma in questi giorni durante la battaglia contro i malvagi e disumani soldati takfiri
in Iraq, il suo nome è stato menzionato su alcuni organi del mainstream come
Fox News,
Washington Post, CBS News e
il
Guardian.

Quel che vorrei fare è illuminare i nostri
lettori sulla carriera di questo grande uomo del quale i funzionari di alto
livello del Pentagono hanno perfino paura di sentire il nome.

È il comandante della Forza Qods, una
divisione del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (noti anche come i
pasdaran, NdT), che svolge operazioni speciali al di fuori dell”Iran. Il
loro nome deriva dal nome arabo di Gerusalemme, Al-Quds. La Forza Qods è stata
creata negli anni Novanta.

Secondo fonti di intelligence occidentali, il
Generale Soleimani ha svolto un ruolo molto importante nell’organizzazione del’Iraq
post-Saddam oltre che nella guerra imposta dagli occidentali al popolo siriano.
In precedenza aveva aiutato gli afghani a resistere alla colonizzazione
americana tentata lì. I suoi sforzi sono stati inoltre efficacissimi nel
rafforzamento della struttura di resistenza di Hezbollah nel sud del Libano.

Quindi, all”interno e all”esterno dell”Iran,
tra coloro che conoscono un po’ la realtà sul terreno non si può negare il suo
ruolo significativo nella lotta contro le forze israeliane e statunitensi.

La
Guida Suprema della rivoluzione iraniana
, che consegna i messaggi di
cordoglio o congratulazioni solo per i casi molto importanti, nove mesi fa ha trasmesso
un messaggio di condoglianze in occasione della morte della madre del generale Soleimani
nel quale ha dichiarato: «Il vostro agire in favore dell”Islam e dei musulmani
può essere molto utile per vostra madre, Dio benedica la sua anima.»

Dobbiamo sapere che la Guida Suprema sceglie
con cura le parole anche per un tale messaggio che può apparire semplice ai
nostri occhi. In Iran ci sono molti ragazzi che sono pronti a immolare la propria
vita per la Guida Suprema e il proprio Paese specie al tempo delle guerre
imposte dagli Stati Uniti e dall”Unione europea alla Siria, all’Ucraina, all’Iraq
e le continue minacce a suon di «tutte le opzioni sono sul tavolo» lanciate a
Russia e Iran. Ci furono molti giovani che – dopo una Fatwa del fondatore della
Rivoluzione, l”Imam Khomeini, andarono a riempire il confine Iran-Iraq, che è lungo
più 1200 km (poiché da secoli l”Iran non ha attaccato nessun altro paese, al
periodo segnato dalla guerra Iraq-Iran è stata data la definizione di Sacra
Difesa).

Poiché
da iraniano so che la cognizione della definizione di Guida Suprema può suonare
strana al pubblico occidentale e soprattutto americano vi consiglio di guardare
il breve video di Ken O’Keefe sull’argomento: Ken O”Keefe a Teheran: Ken
O’Keefe in Tehran – “Iran is not the threat, we are.
(trad.: “L”Iran è non la minaccia, lo siamo noi”).

Torniamo all”uomo che è stato definito come
uno dei più importanti responsabili politici iraniani da parte del Washington Post. Contemporaneamente è un
personaggio ammirato e odiato agli occhi dei sionisti. «È il più potente agente
di sicurezza del Medio Oriente, nessuno lo conosce», afferma John Maguire, ex
agente della CIA in Iraq

La rivista Wired lo classifica come l”uomo più pericoloso del mondo e The New Yorker ha definito il generale Soleimani
come il comandante più efficace nella guerra siriana. La Guida Suprema lo ha definito
come un martire vivente.

Il
figlio del Martire Imad Mougniyah, uno dei leader di Hezbollah assassinati dal
Mossad

«Ha
i legami con tutti i lati del regime (Iran). Si tratta di qualcuno che io definisco
un genio politico», afferma Meir Dagan, l”ex direttore del Mossad. «Non c”è
dubbio che lui sia l”uomo più forte in Iraq» dichiara il dott. al-Rubaie
Mowaffak, l”ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale del governo iracheno

Il Generale Soleimani fu molto dinamico nel
corso degli 8 anni della Sacra Difesa. Quasi il 90 per cento dei suoi amici – che
erano tutti comandanti – sono diventati martiri ed eroi nazionali.

Prima di diventare il Generale della
Divisione Estera del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, il
generale Soleimani era molto attivo nella lotta contro la droga al confine tra
Iran e Afghanistan.

Nel medesimo periodo in cui i Taliban presero
il potere in Afghanistan, il generale Soleimani fu nominato comandante delle
forze Al-Quds. Conformemente al suo luogo di nascita, è uno specialista in
guerre civili (Afghanistan, Kurdistan iraniano, Iraq e Siria, ecc.).

La Forza Quds è molto attiva nell’ambito della
politica, della sicurezza e dell’economia dell”Iraq e di altri paesi della
regione. Secondo diverse fonti dei media, i comitati di sicurezza al vertice
della CIA e del Mossad hanno ripetutamente pianificato e per ben dieci volte
riprogrammato l”assassinio di questo uomo forte.

Lo Stato Islamico dell”Iraq e del Levante,
che in questi giorni non esiterà a commettere qualsiasi tipo di crimine contro
il popolo iracheno, ha annunciato che ucciderà Soleimani qualora lo catturi in
Iraq.

Dobbiamo
capire
che quel che sta accadendo in Iraq non ha assolutamente
nulla a che fare con il conflitto fra sciiti e sunniti di cui vanno dicendo i
media mainstrean, ma è un confronto diretto tra l’asse della Resistenza (Iran,
Siria, Iraq, Libano) e l”asse sionista americano.

Per molti giovani rivoluzionari e seguaci della
Guida Suprema, l”Imam Khamenei, presenti in tutto il mondo, il generale Soleimani
è una sorta di eroe transnazionale che offre il comando e l”incoraggiamento necessari
per aiutarli a continuare la lotta contro le forze dell’Impero americano e dell”entità
sionista.

Traduzione per Megachip a cura di Matzu Yagi.

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