Sbanca la banca, ma non è una rapina | Megachip
Top

Sbanca la banca, ma non è una rapina

Sbanca la banca, ma non è una rapina
Preroll

admin Modifica articolo

19 Febbraio 2012 - 21.16


ATF

bank-alternativadi Salvatore Cannavò – ilfattoquotidiano.it.

Non è stata una rapina ma solo un modo per difendersi dalla rapina vera. Del resto, non è stato Bertolt Brecht a dire che i veri rapinatori sono quelli che le banche le fondano? E così in una cinquantina si sono presentati davanti alla nuova filiale di Che Banca a Castro Pretorio (Roma), per un flash-mob che si è spostato poi verso la stazione Termini, al grido di “Sbanchiamo la banca”, lanciando così una nuova campagna semplice e complicata allo stesso tempo. L”obiettivo, infatti, è quello di ritirare i risparmi dalle aziende di credito italiane per rivendicare la pubblicizzazione del sistema bancario, il controllo di lavoratori e cittadini sui propri risparmi e, in particolare, il non pagamento del debito pubblico con la realizzazione di un vero e proprio Audit.

E” la campagna lanciata da Rivolta il Debito, network e sito internet particolarmente competente e preparato sui temi della crisi globale e della necessità di un”auditoria sul debito.

Dietro a uno striscione con su scritto “La crisi la paghi chi l”ha creata”, i giovani manifestanti hanno omaggiato anche Gianni Morandi nei giorni di Sanremo, cantando “fatti mandare dalla mamma a chiudere il conto”.

Il dito puntato contro le banche è inflessibile: “Durante la crisi hanno usufruito di aiuti pubblici mastodontici in tutto il mondo e adesso continuano a essere aiutate con denaro pubblico in vario modo”. Un esempio?  La Bce presta denaro con un tasso di interesse dell”1% ed è reinvestito dalle banche nel debito pubblico, nella concessione dei mutui o di prestiti a tassi da strozzini. “Tutto ciò non fa che aumentare la crisi” dicono quelli di RiD.

La proposta probabilmente farà discutere – e viene spiegata con un video altamente professionale: “Vogliamo iniziare a boicottarle chiudendo i nostri conti correnti e rivendicando la pubblicizzazione del sistema bancario e finanziario”. Ritirare i risparmi dunque, magari non tutti, per poi collocarli o sotto il buon vecchio materasso oppure utilizzando forme alternative: Banca Etica può essere una di quelle perché è più trasparente, ma poi ci sono le Poste che, pur essendo privatizzate, sono ancora in mano pubblica e sono obbligate a investire su titoli pubblici”.

I giovani di RiD citano anche una campagna parallela che è stata lanciata dall”associazione Attac Italia e che propone la totale pubblicizzazione della Cassa Depositi e Prestiti e l”impiego delle sue enormi risorse per progetti a forte valenza pubblica e sociale.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Xry9ZScyvW8

 

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/18/sbanca-banca-rapina/192203/.

 

Native

Articoli correlati