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di Uriel Fanelli.
keinpfusch.net
Sul crollo del petrolio, delle borse e del Rublo si stanno scrivendo
fiumi di inchiostro. Personalmente ne ho parlato poco perché non
concordo con quasi nessuna delle letture che vengono fornite dai
giornali. E ne ho una visione del tutto diversa, forse perché tendo ad
allineare fatti, e non congetture.
- Fatto 1: il petrolio estratto con metodi “fracking” costa ~60$ al barile.
- Fatto 2: il petrolio russo, all”estrazione, costa 25/30$.
colpirebbe i russi. Ma molto prima, avrebbe già scavato la fossa a BP e
alle “sette sorelle”, che non sono più sette ma ho reso l”idea.
Quindi, il calo del petrolio è sicuramente omicida per gli americani,
forse , congettura, lo sarà per i russi quando sarà sotto i 25/30$.
Certamente lo stato russo perde introiti, ma di questo parlo dopo. Di
fatto, però, questa mossa dei sauditi è una mossa ammazza-americani.
Andiamo avanti: perché i Sauditi dovrebbero avercela con gli americani? Procediamo per fatti.
- Fatto 1: Gli USA hanno dichiaratamente rincorso l”autosufficienza petrolifera, smettendo di importare dai sauditi.
- Fatto 2: gli USA stanno iniziando a
discutere al senato se vendere all”estero il petrolio da “fracking” , lo
“shale oil”, offrendolo agli europei in caso di rottura con Putin. - Fatto 3: non contenti di questo, gli
USA, nella persona di Obama, sono andati in Cina, dal più grande
cliente saudita, a firmare un patto per la riduzione delle emissioni.
Pur non essendo Kyoto, i cinesi hanno promesso una drastica riduzione
dei consumi petroliferi.
Capite che ai sauditi possano essere un tantino girate le scatole. Anche
non volendo essere maligni, questa cosa ha tutta l”aria di una manovra
di accerchiamento.
indipendenti altri, e poi vai dai miei clienti migliori a convincerli a
comprare meno – perché se i cinesi si mettono in testa di ridurre le
emissioni lo faranno – quello che stai facendo è remarmi contro.
- Congettura 1: sono così incompetenti
nel vivere in un mondo multipolare che potrebbero davvero aver negoziato
con la Cina una riduzione delle emissioni e dei consumi SENZA chiedere
cosa ne pensi il maggior fornitore: l”incompetenza americana può
arrivare a questo.
- Congettura 2: D”altro canto, che gli
USA debbano rimanere amici dei maggiori finanziatori di formazioni
terroriste è anch”esso opinabile. Il giorno in cui si sapesse dei
miliardi di dollari arrivati dai sauditi ad AlQaeda e ad ISIS, e “la
merda incontrasse il ventilatore”, il governo alleato dei Sauditi
potrebbe anche subirne qualche impaccio.
fatti. Che lo abbiano fatto apposta sono congetture. Che lo shale oil
costi più del petrolio russo all”estrazione è un fatto.
I russi non c”entrano per niente? E gli europei?
- Beh, i russi sono andati a vendere gas e petrolio ai cinesi con un contratto da 400 miliardi.
- Beh, i russi hanno appena chiuso un
accordo di deviazione di un gasdotto verso la Turchia, prima cliente dei
sauditi. E il tubone potrebbe anche tirare dritto. - Beh, i russi hanno appena chiuso un accordo col presidente indiano per energia nucleare.
- Beh, i russi hanno appena costretto gli
europei ad un programma di investimenti sulle rinnovabili e una
direttiva sul mercato energetico è considerata urgente nell”agenda di
Junker.
Andiamo a Rublo & co. Premesso che una svalutazione volontaria del
rublo era stata annunciata mesi e mesi fa, il problema russo è un
problema bancario, ovvero finanziario. Putin aveva ordinato alla
direttrice della banca centrale russa una prima svalutazione, allo scopo
di costruire un mercato interno russo.
L”agenda russa oggi ha due fatti fondamentali:
- Fatto 1: il WTO non è stato
vantaggioso per la Russia, perché ha fatto entrare i vecchi lupi
dell”Era Yeltsin, che Putin aveva scacciato via. I russi si erano giÃ
illusi
sulla democrazia e sul libero mercato, e l” era di Yeltsin ha spazzato
via il sogno. Poi si sono illusi sul WTO e sulla globalizzazione dei
mercati: l”era di Obama ha spazzato via il sogno. L”Agenda di Putin
oggi ha una politica estera di trattati bilaterali, non di adesione a
qualche “comunità internazionale”. - Fatto 2: il commercio con nazioni più
industrializzate ha depresso diversi settori dell”economia russa.
Laddove i russi potevano competere sono nati dei “campioni” industriali,
come li chiama Putin, ma laddove erano troppo indietro gli stranieri
hanno causato la chiusura di fattorie ed imprese. Putin intende
rimediare a questo rallentando le importazioni.
SEMPRE di mano: la svalutazione italiana doveva essere del 7%, e finì
al ~30%) , Putin sta semplicemente rendendo sconveniente per i russi
comprare merci straniere e quindi producendo inflazione artificiale.
secondo me sogna. Anche la storia del default è improbabile: il debito
russo è relativamente piccolo, e le rate in scadenza sono compensate da
riserve di oro e valuta straniera.
Perché succeda una cosa simile devono comunque passare anni.
Dire che siano il petrolio e il rublo a far crollare le borse europee significa aver litigato coi numeri.
Il solo crollo di ieri ha bruciato 200 miliardi di euro. Poiché il
commercio estero russo verso l”europa è di 215Bn$ in un ANNO:
Del resto, sono crollati i bancari.
Quindi mi spiace, ma spiegare il crollo delle borse europee col Rublo e
col Petrolio è una menzogna bella e buona, perché i numeri
NON-CI-SONO.
- Fatto uno: un debito grande 2200Bn di
euro , quello italiano, è stato declassato a BBB- , causando il
declassamento degli asset delle banche e la sua espulsione dai fondi
strutturati. - Fatto due: in Grecia si parla di un
default del debito , chiamato da Syriza “rinegoziazione”, cosa che
colpirebbe principalmente il possessore europeo di fondi greci: il
cosiddetto “Fondo di Stabilità “, il FESF. Se i greci fanno saltare il
fondo di stabilita”, Draghi ha le mani paralizzate sino a fine mandato. - Fatto tre: i dati italiani non sono per
niente belli. Gli ordinativi all”industria sono calati ancora.
Probabilmente il governo dovrà annunciare una nuova manovra a breve. - Fatto quattro: il famoso TLTLRO ha fatto si e no 120 miliardi. Niente di che.
- Fatto cinque: il famoso Piano Junker da 320
miliardi ne contiene 21. Il resto dovrebbe venire da banche, che di
miliardi ne hanno chiesti in prestito 128.
In questo modo, è chiaro a tutti che entro 1-2 mesi ci sarà una nuova
crisi del debito in Europa. E” inutile nascondersi dietro ad un dito.
Il petrolio, certo. Il Rublo, e blablabla.
Ma la crisi del debito è stata nel 2011, siamo nel 2014 e siamo ancora
sentendo governi che “parlano” di riforme, e fanno dei brodini.
E” inutile che i giornali italiani si sforzino di nascondere la cosa. Se
l” Italia sarà fortunata la bomba scoppierà in Grecia, e avranno
qualcuno cui dare la colpa. Se l”Italia NON sarà fortunata, scoppierÃ
in Italia.
IL CROLLO DELLE BORSE E” DOVUTO AL FATTO CHE TUTTI, MA DICO TUTTI, SANNO BENISSIMO CHE STA PER ARRIVARE UN”ALTRA GIGANTESCA CRISI DEI DEBITI SOVRANI EUROPEI.
Preparatevi alla trojka, invece di raccontare fesserie su petrolio e rublo.
I fatti che mi spingono alla lettura in questa direzione sono:
- Fatto 1: La stampa finanziaria
anglosassone sta bombardando da settimane i debiti dell”europa
meridionale con “wishful thinking” tra i più maligni. E dicono tutti la
stessa cosa. - Fatto 2: a fronte di nessun
miglioramento dell”economia tradizionale, immobiliare e borsa in USA
corrono. Il che significa speculazione: gli attaccanti hanno i
portafogli gonfi. E sono sempre i soliti. - Fatto 3: a Gennaio arriva la risposta
di Bruxelles sui quesiti posti dalla corte costituzionale tedesca. Quasi
tutti i commentatori tedeschi credono che la corte costituzionale
tedesca vieterà alla BuBa di partecipare ad acquisti di debito sovrano
in programma alla BCE.
Fonte: http://www.keinpfusch.net/2014/12/petrolio-usa-russia.html.
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