'Gli ispiratori di #LaudatoSi''. Non solo Boff'

Le prospettive della Chiesa cattolica tutte concentrate nei paesi non occidentali: in Occidente Dio è morto e non sembrano esserci speranze di resuscitarlo [P.L. Fagan]

'Gli ispiratori di #LaudatoSi''. Non solo Boff'
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24 Giugno 2015 - 14.00


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di Pier Luigi Fagan.

Leonardo Boff rivendica (qui) il ruolo di ispiratore teorico dell’impianto della nuova enciclica papale di cui abbiamo recentemente scritto (qui). Boff richiama espressamente i concetti da noi messi in luce (tutto sta in relazione e niente esiste fuori della relazione),
apparentemente un prestito culturale dalla fisica quantistica
(l’interpretazione relazionale che per altro è solo una della dozzina di
interpretazioni di questo strano mondo dello micro-fisica), di certa
cosmologia così come della biologia sistemica, l’ecologia e più in
generale della cultura sistemica e della complessità. Non sono un
vaticanista ma sarebbe interessante ricostruire la dinamica
dell’adozione di questo paradigma all’interno dell’enciclica papale.

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Non v’è dubbio che l’enciclica abbia
qualcosa proveniente direttamente da Benedetto XVI eppure lo stesso
Benedetto presiedette la commissione (voluta da Giovanni Paolo II) che
impose a Boff il silenzio poiché ritenuta fuori linea la sua
predicazione che si rifaceva alla Teologia della liberazione. Altresì,
Bergoglio presiedette la
conferenza dell’episcopato sud americano di Aparecida (2007, Brasile),
in cui si sancì definitivamente che le basi della teologia fuori-linea,
essendo di matrice dichiaratamente marxista, la ponevano decisamente
fuori dall’orizzonte della ermeneutica della Chiesa. Ma altri segnali
dicono che forse lo stesso Ratzinger e decisamente di più Bergoglio, non
erano poi del tutto contrari a molti dei contenuti di quella visione
(essere d’accordo con i contenuti ma non con il paradigma fondante non è
una contraddizione quando si ha a che fare con sistemi di pensiero
complesso). La faccenda riguarda anche le errate attribuzioni di
presunto comunismo al pensiero del papa. Non mi stupirei se la questione
avesse nuove puntate.

Ipotizzo, infatti, che i pensatori della
Chiesa (non tutti ma senz’altro il papa e chi lo ha eletto) abbiano
intravisto uno spazio di marketing delle idee molto promettente. Il
comunismo realizzato è andato come è andato ma l’ispirazione originaria
non era poi né sbagliata, né aliena a certe predicazioni cristiane.
Forse qualcuno ha pensato di raccoglierne l’eredità restaurando
l’impianto in modo da renderlo omogeneo o quantomeno compatibile con
quello cristiano dando a questo una vitalità che da tempo mancava. E che
l’operazione potesse transitare tramite il principio olistico del
gesuita Teilhard de Chardin e del francescano Boff, stando attenti a non
finire nel panteismo, nel biologismo, nel socialismo sarà apparso
rischioso ma senz’altro promettente. Del resto, le prospettive della
Chiesa cattolica sono tutte concentrate nei paesi non occidentali, in
Occidente Dio è morto e non sembrano esserci speranze di resuscitarlo,
l’Occidente si fonda sulla cultura riduzionista, determinista,
antropocentrica superomistica, sul sistema economico che si fonda sulla
circolazione e manipolazione di quello che il compianto Le Goff
ricordava essere “lo sterco del demonio”,  in quel Medioevo in cui
l’ordinatore era appunto la religione cristiana e la sua Chiesa.
Chiesa che, al potere sebbene lungo la strada che la portava alla
definitiva sconfitta nello scontro con la Modernità, rifiutò
quell’umanesimo (si veda il neo-platonisno fiorentino ad esempio
Giovanni Pico della Mirandola) in cui l’olismo era ispirazione fertile.
Gli indizi ci sono tutti, sarei curioso di sapere come sono stati
cucinati, da chi e quali altre pietanze prevedono. (ringrazio l’amico
Paolo Bartolini della scuola ASPIC di Ancona che mi ha segnalato
l’intervista a Boff).

Aggiungo che se il pensiero di sinistra,
il pensiero che ha molte fronde ma le cui radici affondano al XIX
secolo, copiasse la capacità di reinventarsi che sta dimostrando un
sistema di pensiero che ha due millenni di storia, forse avrebbe qualche speranza ancora di non esser ricordato come quel pensiero che durò solo due secoli. Due, il concetto della relazione, appunto…

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Tratto da:  https://pierluigifagan.wordpress.com/cronache-dellera-complessa/.

Cronache dell”Era Complessa – CRONACA N.205 (24.06.15).

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