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di Alessandro Greco.
Non so quante volte ho sentito dire la frase che ho deciso di usare come titolo di questo articolo.
Dal conoscente, al tizio al bar, all’amico (sic!) passando naturalmente ai personaggi più o meno noti.
“salvataggio†dalla catastrofe “dietro l’angolo†è considerato
vero dalla stragrande maggioranza degli italiani (sempre meno, almeno
intorno a me).
È l’autunno del 2011, al Governo c’è Silvio Berlusconi, eletto dal popolo italiano (attenzione, non è un dettaglio).
A me come intellettuale, concedetemi il
termine, interessano i fatti e se li scrivo su ilgiornale.it è perché
qui mi hanno concesso spazio.
Se scrivo cose errate, segnalatemele e correggerò volentieri.
Se, invece, fate parte di quella categoria di grandi pensatori secondo i quali conta solo dove scrivi, e non cosa scrivi, chiudete questa finestra e resteremo sconosciuti come prima.
premessa: se è vero quanto illustrerò di seguito sullo stato di salute
della non ancora moribonda economia italiana alla vigilia di quel
fatidico novembre 2011 e dell’avvento del governo tecnico che ne
determinerà l’inesorabile crollo, il futuro del Paese era stato giÃ
minato nel 1992 con l’adesione al Trattato di Maastricht e
l’accettazione dei pesanti vincoli in esso sanciti, per essere poi
definitivamente compromesso nel 1996, con l’accelerazione verso l’unione
monetaria e la fissazione del cambio fra le valute dei paesi che
sarebbero poi confluiti nell’eurozona (per approfondire).
contesto, un’analisi storica obiettiva non può che portare a riconoscere
la assoluta omogeneità , sulle questioni politiche essenziali e di
fondo, delle due coalizioni alternatesi in quel periodo al governo
dell’Italia, omogeneità solo dissimulata attraverso i litigi e gli
insulti dei rappresentanti delle due coalizioni. Omogeneità discendente
dall’accettazione di un “vincolo esternoâ€, quello dei Trattati europei,
che ha reso le nostre istituzioni nazionali mere esecutrici di decisioni
prese altrove, dalle burocrazie europee, imposte dalle lobby, decisioni
fondate su ideologie elaborate al di fuori dei nostri centri politici e
culturali ed assolutamente antitetiche al modello economico sociale
delineato nella nostra Costituzione (per approfondire)
che in tale contesto, i passi avanti determinanti nel processo di
europeizzazione/globalizzazione (e di sospensione della Costituzione)
sono stati effettuati da governi targati centro-sinistra, o governi
tecnici riferibili comunque a quell’area, popolata da “banchieri†capaci
di agire “al riparo dal processo elettorale“.
europea ha accettato di diventare il capro espiatorio su cui scaricare
l’impopolarità dei sacrifici?â€
Monti: “Perché, tutto sommato, alle istituzioni europee interessava che i
Paesi facessero politiche di risanamento. E hanno accettato l’onere
dell’impopolarità ESSENDO PIU’ LONTANE, PIU’ AL RIPARO, DAL PROCESSO ELETTORALE. Solo che questo un po’ per volta ha reso grigia e poi nera l’immagine dell’Europa presso i cittadiniâ€.)
di Arcore, infatti, allorquando la sua popolarità veniva minacciata
dagli scandali giudiziari, si mostrava non troppo solerte nell’adozione
sfacciata di misure economiche che ne avrebbero potuto compromettere la
popolarità . Tant’è che nell’agosto del 2011 il tentennamento
nell’ottemperare alle richieste “pinochettiane†contenute nella famosa lettera della BCE,
determinò l’escalation che porterà al panico da spread ed alle sue
dimissioni: per la macelleria sociale è più adatto un sobrio signore in
Loden che un pregiudicato dai facili costumi. Ma su questo tornerò più
avanti.
Piazziamo qualche paletto al fine di capire come stava andando il Paese con Silvio Berlusconi e come ci ha salvato Mario Monti.
- La disoccupazione è intorno all’8%
- La disoccupazione giovanile è al 29%
- Il rapporto Debito/PIL è al 119% circa
- Il tasso di crescita del PIL è dello 0,4%
- Le città sono tappezzate di questi manifesti
prima, il 9 novembre 2011, lo spread, di cui fino ad allora quasi
nessuno aveva sentito parlare, dopo essere salito continuamente nelle
settimane precedenti, toccò il suo top storico chiudendo a 552 (dopo
aver raggiunto 574)
italiana ed internazionale attribuisce la causa della salita dello
spread alla scarsa credibilità internazionale di Berlusconi che a casa
sua dà festini con escort, probabilmente anche minorenni, frequenta
Putin, fa cù-cù alla Merkel etc. etc.
Il Sole 24 ore spara un titolo che resterà nella storia: FATE PRESTO (a cacciare Berlusconi, si intende).
Con lo spread puntato alla tempia si dimise.
verità , a mio avviso lo fece anche e soprattutto per tutelare i suoi
interessi personali, nello specifico le sue aziende, da un imponente
attacco speculativo (da parte di chi?)
Ecco alcuni titoli dei quotidiani del 10 novembre 2011:
Monti viene nominato Senatore a vita dal Presidente Napolitano il 9
novembre 2011 e presta giuramento come Presidente del Consiglio il 16
novembre 2011, sempre del 2011.
La stampa italiana, all’unisono, accoglie
il Professor Monti come un dio sceso in terra, tornato appositamente per
salvare il paese dal baratro verso cui il Governo Berlusconi IV lo
stava spingendo.
l’appoggio di quasi tutto il parlamento, le eccezioni sono davvero
pochissime, incomincia la sua opera di “risanamento dei conti pubbliciâ€,
opera fatta di tasse, tagli, aumenti di benzina e imposte, e sacrifici
di ogni genere che gli italiani devono sopportare per evitare il peggio,
la catastrofe, il terzo mondo ad un passo.
Riforma successivamente giudicata incostituzionale.
The Economist definì l’azione del governo di Mario Monti «impressionante» e aggiunse «in tre mesi ha salvato l’Italia dalla catastrofe».
La rivista ritrae Monti in toga che raddrizza una colonna sulla cui cima oscilla, pericolosamente, l’Italia.
Ricordiamo com’era messa l’Italia quando Monti l’ha presa?
- Disoccupazione intorno all’8%
- Disoccupazione giovanile al 29%
- Rapporto Debito/PIL al 119% circa %
- Tasso di crescita del PIL dello 0,4%
- Disoccupazione passa dall’8% all’11,4%
- Disoccupazione giovanile passa dal 29% al 38%
- Rapporto Debito/PIL passa dal 119% al 126,5%
- Tasso di crescita del PIL passa dal +0,4% al – 2,4%
Lo vedete il salvataggio?
che le politiche imposte da Monti hanno distrutto la domanda interna col
solo scopo di ripianare la bilancia commerciale squilibrata dall’euro.
(Il perché ho provato a spiegarlo a Beppe Servegnini qui. Se preferite l’impatto visivo, fate clic qui. Se avete voglia di capire ancora meglio il perché l’euro strangola l’economia italiana allora potete fare clic qui , qui e qui. Se non volete capire nulla, è un problema vostro.)
L’Italia compra prodotti tedeschi perché l’euro li rende convenienti e
l’unico modo (restando nell’euro) per far sì che l’italiano la smetta di
acquistare prodotti esteri è fare in modo che la smetta di acquistare
prodotti. Come? Così:
di questa intervista che Monti rilascia alla CNN dura un minuto, ma se
non avete voglia di ascoltarlo sul sito del Governo c’è la trascrizione.
Eccola:
questa dichiarazione di un Premier che in un rigo viola non so quanti
articoli della Costituzione.
Monti è stato nominato premier perché i fondamentali economici del paese
erano messi maluccio, il default era a un passo e in un anno ha
peggiorato forse irrimediabilmente la situazione e viene celebrato come
il salvatore della patria? Non può essere andata così, direte voi.
un passo dal default è una gigantesca fregnaccia e a dirlo non sono io:
lo certifica l’Unione Europea nel suo “Fiscal Sustainability Reportâ€.
Lo trovate qui.
i tagli, e la pressione fiscale al 55% hanno avuto un solo preciso
scopo: quello di risanare le banche tedesche e francesi che si erano
esposte in modo sconsiderato verso la Grecia.
Ce lo dice in modo incontestabile Il Sole 24 ore, qui
dell’arrivo del Professore le banche italiane erano esposte verso la
Grecia per appena 6,86 miliardi di euro e lo Stato italiano per ZERO
miliardi, mentre le banche tedesche avevano crediti per 45 miliardi di
euro e quelle francesi per quasi 80!
2014 le banche francesi sono rientrate di quasi tutta la somma, quelle
tedesche di oltre 30 miliardi. E chi si è accollato i debiti?
Indovinate un po’?
Risposta esatta! Noi.
Lo Stato italiano che era esposto 0 (zero)
verso la Grecia ora è esposto per 40 miliardi!
serviti non a salvare la Grecia ma a salvare le banche tedesche e
francesi.
Altro che “catastrofe imminente†e “fate presto!â€
Francia e Germania hanno capito che la Grecia non avrebbe mai potuto
restituire il denaro che incautamente le proprie banche le avevano
prestato c’è stato un colossale trasferimento di crediti dal bilancio
delle banche a quello degli Stati.
servite “le riforme†del Governo di Mario Monti e a questo è servito il
successivo Governo Letta, e la linea è la stessa identica con Renzi:
salvare l’Euro.
Alessandro, forse è andata proprio così, ma che Monti abbia fatto
calare lo spread è un fatto. E grazie a Monti abbiamo risparmiato un
sacco di interessi sui titoli di Statoâ€
2011 lo spread sale, sale, sale e raggiunge il top storico di 552 punti
del 9 novembre (giorno in cui il Professor Monti viene nominato
senatore a vita).
altissimo, poi scende, poi risale quasi ai livelli del 9 novembre e poi
dal 2012 comincia a scendere, fino a 278 punti.
Monti diventa Presidente del Consiglio lo spread cala vistosamente.
positivo: ha fatto scendere lo spread.
Ma siamo sicuri sia merito del loden e
della voce robotica? Qualcuno di voi crede davvero che gli interessi
sui Titoli di Stato di un paese dipendano dai vizi privati di un
Presidente del Consiglio?
è solvibile, e cioè in grado di ripagare quei titoli con gli interessi.
In buona sostanza, se mi reco in banca a chiedere un prestito di 30.000 €
e guadagno 10.000 € al mese, è molto probabile che io sia solvibile,
anche se la sera frequento le escort.
Fabrizio Corona ha immortalato il Professor Monti a mignotte? Monti ha
spedito un sms alla Merkel con scritto “Non è vero che sei una culona,
sei solo un po’ rotondetta, ma a me piaci cosìâ€!?
quando c’era lo sconsiderato Berlusconi eppure al Governo c’è il
Professore in Loden. Perché lo spread sale?
Eccolo là , l’unico uomo che ha il potere di far calare lo spread.
BCE acquista titoli di stato, scende dal top storico quando Draghi, a
dicembre 2011, lancia l’operazione LTRO e poi scende nuovamente quando Draghi, stanco della speculazione sull’euro dichiara: “Whatever it Takes to Save the Euro“. Ve lo devo tradurre?
Questi sono i fatti. Per le opinioni vi rimando ai giornalisti.
Pino Cabras: Monti siamo pronti.
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