ATF
di Daniele Basciu.
Il meccanismo del bail-in bancario applicato sulle banche Marche, Popolare, Etruria e Lazio è un brusco richiamo alla realtà . I detentori di obbligazioni e gli azionisti bancari avrebbero voluto essere “piccoli risparmiatori†(come convenzionalmente sono chiamati) mentre erano di fatto (se consapevolmente o meno potrebbe essere oggetto di indagini giudiziarie) “piccoli investitoriâ€, e come “piccoli investitori†soggetti a potenziali “piccoli crackâ€, che è appunto quello che è accaduto nel caso in questione.
Lo stesso schema è applicabile al sistema dei “Mini-bond†(detenuti direttamente o indirettamente dalla clientela bancaria) ampiamente pubblicizzato dal Governo circa un anno fa. Questa prospettiva promuove una sorta di “economia agraria finanziarizzata†(in cui il risparmio precede l’investimento), a cui si aggiunge il fatto che il risparmio allocato in forme obbligazionarie di vario tipo è di per sé privo di garanzia da parte della Banca Centrale.
È oggi evidente che l’unico scenario in cui lo Stato “tutela il risparmio in tutte le sue formeâ€, come previsto dall’Art. 47 della Costituzione, si realizza con lo Stato che tramite la Banca Centrale garantisce i conti correnti bancari dei depositanti e la propria solvibilità sui Titoli di Stato emessi e detenuti dai risparmiatori.
Gli strumenti e sistemi proposti oggi dal Governo e sopra accennati sono, invece, alchimie che vanno contro i principi della Costituzione.