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Weidmann, un uomo d'altri tempi. Quelli bui.

'Governatore Bundesbank ha parlato a Roma all’ambasciata tedesca. Un Tedesco che parla in un luogo ''tedesco'' non ha mai toni concilianti verso il Sud Europa. '

Weidmann, un uomo d'altri tempi. Quelli bui.
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29 Aprile 2016 - 16.53


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di Deanna Pala 

Jens Weidmann, governatore della Bundesbank, ha parlato martedì
scorso a Roma all’ambasciata tedesca. Un Tedesco che parla in un luogo
“tedesco” non ha mai toni concilianti verso il Sud Europa, ma Weidmann
in realtà non li avrebbe neanche di fronte ad un bambino disperato (se
del Sud Europa).

I giornali scrivono che Weidmann ha voluto rendere omaggio all’Italia
aprendo il discorso con una citazione di Antonio Padoa Schioppa, ma è
difficile vedere in questa citazione un omaggio, sicuramente di più una
minaccia:

“L’unione monetaria non può tornare indietro.”

Il più rigorista dei sostenitori dell’austerità è un uomo d’altri
tempi, nel senso letterale del termine; un uomo che rigetta la ricerca
economica come il vampiro si allontana dalla fonte di luce. La sua
strenua difesa dell’ortodossia del rigore rifiuta di accettare che è la
Terra a girare intorno al Sole:

“Il debito pubblico è nocivo in tutte le sue forme,
soprattutto quando le banche centrali sono spinte a garantire la
solvibilità degli Stati invece della stabilità dei prezzi.”

Non potendo dire che le banche centrali possono garantire
tecnicamente la solvibilità degli Stati ed evitare gli inutili
sacrifici, afferma che va evitato di spingere la BCE a garantire la
solvibilità degli Stati, cioè va evitata la scelta politica.

Ma non solo va impedito che la BCE garantisca il debito pubblico
degli Stati dell’Eurozona: va tolto alla vista dei governi tutto ciò che
può sembrare loro un salvagente di salvezza, per costringerli ad
annaspare nel mare dell’austerità:

“Le banche spesso detengono titoli
del proprio Stato per un valore superiore al totale del capitale
proprio. Va inserito un tetto, questo costringerebbe i mercati a
considerare maggiormente i diversi profili di rischio dei singoli Stati.
Paesi che nel lungo periodo non perseguono politiche sostenibili
dovrebbero accollarsi premi di rischio crescenti.”

Secondo Weidmann c’è un trattamento “privilegiato” concesso agli
Stati che si finanziano tramite i Titoli di Stato che hanno ora tassi
bassi. Gli Stati devono essere lasciati completamente nelle mani dei
mercati ad alto rischio.

Scopriamo poi che, agli occhi del banchiere tedesco, la Commissione
europea è fin troppo permissiva. Ohibò, evidentemente non si è mai
abbastanza cattivi:

“Nell’Unione europea serve una nuova
Autorità di vigilanza sui bilanci, più rigorosa. Perché attualmente il
compito è ricoperto dalla Commissione Ue in maniera ‘conflittuale’ e
scendendo continuamente a compromessi.”

Se il destino a cui hanno abbandonato la Grecia è un compromesso, non osiamo pensare a cosa abbia in mente Weidmann.

La soluzione?

“Una integrazione politica per rendere più robusta l’unione monetaria”

che implica la cessione totale della sovranità. Il che risolverebbe
agli occhi di Weidmann quei fastidiosi e recalcitranti politici che
fanno finta di fare i ribelli prima di attuare le prescrizioni europee.
Il riferimento che fa è proprio verso Matteo Renzi:

“L’anno scorso, in occasione della
presentazione del bilancio italiano, ha dichiarato che la politica
fiscale italiana viene fatta in Italia e che l’Italia non permette che
essa venga dettata dai burocrati di Bruxelles. In una unione fiscale
questo cambierebbe.”

Mani libere ai tecnocrati.

Il Sole 24 Ore riporta un commento del banchiere centrale tedesco:

“Se la BCE dovesse distribuire soldi ai cittadini, avremmo un buco nei conti della BCE che non sapremmo come chiudere.”

Weidmann è piuttosto allergico al progresso della conoscenza e fa
fatica a portare a termine il ragionamento per il quale una Banca
Centrale è sempre solvibile dato che crea moneta. Non è il problema, è la soluzione.

Richiudete le finestre, non sia mai che entri un raggio di sole nella
stanza buia dell’austerità e del fanatismo dell’eurozona. Un raggio di
luce potrebbe dissolvere i fantasmi delle false credenze di Weidmann.

Fonte: http://www.retemmt.it/weidmann-un-uomo-daltri-tempi-bui/

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