La questione del debito è ormai divenuta prioritaria per ogni iniziativa che voglia mettere al centro un altro modello di città .
Da diversi anni il debito è agitato, su scala internazionale, nazionale e locale, come emergenza allo scopo di far accettare come inevitabili le politiche liberiste di alienazione del patrimonio pubblico, mercificazione dei beni comuni, privatizzazione dei servizi pubblici, sottrazione di democrazia.
Di fatto, e in linea con quanto affermato dal teorico liberista Milton Friedman, il debito rappresenta lo shock che serve “a far diventare politicamente inevitabile ciò che è socialmente inaccettabileâ€.
E’ questa la ragione fondamentale, per la quale la questione del debito deve divenire tema centrale di ogni vertenza portata avanti dai movimenti che si oppongono alle politiche liberiste e che propongono un altro modello di città .
Il Gruppo Audit sul debito di Roma Capitale, costituitosi a questo scopo, si pone l’obiettivo di avviare un’indagine autonoma, pubblica e indipendente sul debito, sia per contrastarne l’approccio ideologico, sia per verificarne la legittimità nella concretezza dei dati reali.
La consapevolezza che ci anima è relativa al fatto che riteniamo la città , e le donne e gli uomini che la abitano, da troppo tempo in credito di diritti individuali e sociali, di beni e di servizi, per poter accettare ulteriori spoliazioni basate sulla presunta oggettività di vincoli monetari e finanziari, che perseguono unicamente la riproduzione del sistema dominante.
Questo documento rappresenta una prima presa di parola ed una prima raccolta di riflessioni che vogliamo socializzare, affinché il tema della riappropriazione di ciò che a tutti appartiene parta dalla conoscenza di quanta ricchezza sociale la città produca, come in questi anni sia stata utilizzata e come potersene riappropriare per costruire un altro modello di città .
[center][url”Leggi qui il Rapporto sul Debito di Roma”]http://www.decideroma.com/#!audit-debito/l4ryz[/url][/size=4][/center]
[url”Torna alla Home page”]http://megachip.globalist.es/[/url]