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Ridiamo il potere allo Stato con la Moneta Fiscale

Come restituire allo Stato il potere di creare moneta evitando di sottostare al ricatto delle banche private e dei mercati finanziari. [Stefano Sylos Labini]

Ridiamo il potere allo Stato con la Moneta Fiscale
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5 Ottobre 2017 - 16.09


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di Stefano Sylos Labini.
 
In una conferenza tenuta presso la Marshall Society a Cambridge nella primavera del 1942 così si era espresso Michal Kalecki: “Immaginiamo per un momento che il Governo paghi i suoi fornitori con titoli di Stato”, per poi precisare che “Nella realtà il Governo non paga i suoi acquisti con titoli di Stato ma con denaro, ma nello stesso tempo emette titoli e così raccoglie denaro; e questo è equivalente al processo immaginario descritto prima” (1).
Ma le domande che si impongono sono: perché il Governo non paga i suoi fornitori direttamente con i titoli di Stato bensì con denaro che viene raccolto attraverso la vendita dei titoli sul mercato pagando un tasso di interesse? Perché lo Stato non sfrutta tutto il suo potere che deriva dalla proprietà del territorio, dei beni immobiliari e di tante attività economiche oltre che dal lavoro dei suoi cittadini e si mette invece nelle mani delle Banche Centrali e del mercato privato? Perché lo Stato ha ceduto il potere di creare denaro a delle Banche Centrali che sulla carta sembrano pubbliche (anche se poi giuridicamente non lo sono) e che decidono in modo autoreferenziale e addirittura alle banche private che possono creare moneta dal nulla nel momento in cui concedono un prestito a qualcuno che si indebita?
Nell’articolo pubblicato con Giorgio Ruffolo circa tre anni fa sul manifesto (2) avevamo provato a ragionare su questa situazione che oggi viene considerata normale ma che in realtà è assurda e autolesionista per la collettività.
Abbiamo scritto: “Se consideriamo il patrimonio economico e la legittimazione democratica, lo Stato è in grado di dare garanzie ben maggiori sul valore della moneta rispetto alle banche centrali che possiedono lingotti d’oro e non hanno nessuna responsabilità sociale”.
E ancora: “Mettere in discussione il monopolio della banca centrale è un’idea che va contro tutte le convinzioni dominanti. Però, non possiamo nasconderci che in questa fase di crisi prolungata il sistema attuale non sta funzionando: gli Stati non possono continuare a espandere l’indebitamento per creare lavoro e assicurare un reddito dignitoso a tutti poiché il costo del debito impedisce l’espansione dell’economia. Il debito pubblico è diventato ormai una forma di schiavitù che sta mettendo a rischio l’esistenza dello stato sociale e la possibilità di realizzare una convivenza civile nella maggior parte delle società occidentali”.
La Moneta Fiscale (3) rappresenta un tentativo di ridare allo Stato il potere di creare moneta evitando di sottostare al ricatto delle banche private e dei mercati finanziari.
 
 
NOTE

 

L’opinione dell’autore può non coincidere con la posizione della redazione.

 

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