'Dell''Utri ''''mafioso'''' cacciato dalla folla. Quel re sempre più nudo'

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31 Agosto 2010 - 16.41


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di Monica Centofante – VIDEO ALL”INTERNO!

Alla fine ha dovuto gettare la spugna e abbandonare la kermesse letteraria da uomo sconfitto. Il senatore del Pdl Marcello Dell”Utri, condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, un epilogo così di certo non se lo aspettava.
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Incurante del numero di iscritti al gruppo “No a Dell”Utri a Parolaio” che su facebook era cresciuto gradualmente, superiore ai primi venti di polemica che già soffiavano nei giorni scorsi e come sempre sicuro di sé, pronto a presentare in anteprima nazionale i suoi presunti, probabilmente falsi, diari di Mussolini che a breve verranno pubblicati da Bompiani.

Ieri sera però, alla rassegna libraria di Como, nella cornice di piazza Cavour, niente è andato come pensava. E alle 18.00 dopo la presentazione dell”amico giornalista Armando Torno non è riuscito neppure ad aprire bocca di fronte a una nutrita folla di rappresentanti della società civile che agli organizzatori ha chiesto conto di quella presenza: “Vi sembra giusto aver invitato qui un condannato in appello a sette anni per mafia?” ha gridato qualcuno, la voce sovrastata da uno scrosciare di applausi. E poi slogan, cori e striscioni degni di un “uomo d”onore”: “Vergogna”, “mafioso”, “devi andare in carcere”, “Marcello, baciamo le mani”.

A gridare non sono sparuti gruppi di “estremisti”, ma gente comune, di tutte le età, uniti pacificamente nella loro protesta. Tra loro rappresentanti dell”Anpi (l”associazione nazionale partigiani) di Como e del Comitato locale per la difesa della Costituzione che esibiva un foglio sul quale erano riportati i nomi di vittime della portata del generale Carlo Alberto dalla Chiesa contrapposti al mafioso Vittorio Mangano, al secolo “l”eroe”.

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Qualcuno teneva invece in mano l”agenda rossa, il simbolo della lotta combattuta da tempo da Salvatore Borsellino – il fratello del giudice assassinato nel 1992, che chiede verità e giustizia sulla strage di Via D”Amelio – e intonava il coro che lo scorso 19 luglio ha nuovamente riempito di speranza la stessa Via D”Amelio e le strade di Palermo: “Fuori la mafia dallo Stato”.

Poi alcuni contestatori, fermati dalla scorta del senatore, sono saliti sul palco, come arma alcuni volantini sui quali era stampata la parte finale della condanna a Dell”Utri in appello.

Sotto quel palco uno di loro sventolava un libro, “Dossier Mangano”, un regalo per il senatore.

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Alla fine, dopo mezz”ora di contestazione gli organizzatori si sono rivolti al pubblico presente – circa novecento persone in tutto, il doppio dei posti a sedere – chiedendo la possibilità di andare avanti, ma la risposta è stata un coro di “no” mentre alcuni anziani al senatore gridavano: “Devi andare via da Como”.

A Dell”Utri, vinto, non è rimasto che abbandonare il tendone, facendosi largo tra il disprezzo del pubblico.

Un segnale, molto forte, dei tempi che cambiano. E del re che è sempre più nudo.

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Tratto da: antimafiaduemila.com

VIDEO Dell”Utri contestato a Como: “Mafioso, in galera!”

http://www.youtube.com/watch?v=J1pa_gfyeLk

 

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