'Omicidio Vassallo: ''''mio fratello lasciato solo'''' '

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7 Settembre 2010 - 14.28


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di Dora Quaranta

Napoli.
Non si esclude nessuna pista investigativa per giungere a fare chiarezza sull”omicidio efferato del sindaco di Pollica Angelo Vassallo avvenuto ieri. Le indagini vanno in tutte le direzioni. L”intera comunità di Pollica è sotto choc per la morte di un uomo che amava profondamente la sua città ed era divenuto simbolo di legalità.

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Una morte che appare come un macabro segnale intimidatorio per gli altri amministratori del Cilento. Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico ed istituzionale. Il Ministro dell”Interno Roberto Maroni annuncia che presto ci saranno rinforzi sul territorio d”intesa con il capo della polizia Antonio Manganelli. Per oggi pomeriggio è prevista una fiaccolata che percorrerà le vie della città a cui parteciperanno i sindaci del Cilento e del Vallo di Diano.
Non esclude la pista camorristica il magistrato Raffaele Cantone, oggi in Cassazione, ma per anni in prima linea contro i Casalesi: «Dobbiamo smetterla di pensare che esista una camorra “sporca” che spara a Secondigliano o Casal di Principe – ha spiegato in un”intervista per il Corriere della Sera – e un”altra che invece si limita a investire i propri soldi in determinate zone, senza portare violenza per proteggere i propri affari. E” una distinzione manichea e pericolosa. Si tratta di una tesi utile a prendere per pazzo o esaltato chi denuncia le infiltrazioni camorriste in territori come il Cilento, il Basso Lazio, la costiera sorrentina. Ma il fatto che la Camorra non abbia mai sparato molto da quelle parti, non significa certo che non può farlo».
Meritano attenzione le dichiarazioni del fratello del sindaco, Claudio Vassallo, che a Sky Tg 24 ha ricordato che “mio fratello, prima di essere ammazzato, mi aveva detto che personaggi delle forze dell”ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili. Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta” e poi ha aggiunto che “mio fratello è stato lasciato solo, abbandonato. Le piste da seguire secondo me sono o gli interessi sul porto o i problemi che ci sono stati questa estate con la droga ad Acciaroli. Lui ha chiesto aiuto alle forze dell”ordine e non glielo hanno dato”.
Tra i possibili moventi dell”omicidio vi sono i sospetti che Angelo Vassallo aveva manifestato ad un”asta inerente un immobile del valore di circa 200 mila euro ricadente nella zona del porto. Dei personaggi ritenuti da Vassallo vicini ad ambienti poco trasparenti avevano manifestato un certo interesse per quest”affare saltato proprio grazie all”intervento del sindaco.

Tratto da:
antimafiaduemila.com

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