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E in particolare al sostituto procuratore Antonino Di Matteo, titolare a Palermo di numerose inchieste sulle collusioni tra mafia e potere, che rischia di subire un”azione disciplinare per avere difeso i colleghi dall”ennesima offensiva sferrata dal premier Silvio Berlusconi nel giugno scorso.
In qualità di Presidente dell”Anm, Di Matteo aveva difeso pubblicamente il lavoro dei magistrati e l”art. 3 della Costituzione, che sancisce il sacrosanto principio dell”uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
Alternativa ritiene di cruciale importanza tutelare i destinatari di quelle minacce, la Costituzione Italiana e le indagini che mirano a fare luce su uno dei periodi più bui della storia della nostra Repubblica e si unisce alla società civile e a quanti il 20 novembre, a partire dalle ore 10, manifesteranno davanti ai Tribunali delle città simbolo di quelle stragi: Palermo, Roma, Milano e Firenze.
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