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Nella mattinata del 29 ottobre si tiene presso il carcere Pagliarelli, a Palermo, l”udienza preliminare del procedimento sulla “Trattativa” siglata tra lo Stato e la mafia negli anni terribili delle stragi. Dodici gli imputati per i quali il Gup Piergiorgio Morosini dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e dai pm Lia Sava, Antonino Di Matteo e Francesco Del Bene.
Insieme a boss del calibro di Riina, Provenzano, Brusca rischiano di finire sotto processo con l”accusa di violenza o minaccia al Corpo politico dello Stato l”ex ministro Calogero Mannino, il senatore Marcello Dell”Utri, gli ex vertici del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno. Mentre per l”ex ministro Nicola Mancino e per Massimo Ciancimino, figlio di don Vito, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio rispettivamente per i reati di falsa testimonianza e di concorso esterno in associazione mafiosa.
In questa delicata fase della storia del nostro Paese Alternativa si schiera ancora una volta al fianco di Salvatore Borsellino e del Movimento delle Agende Rosse, che chiederanno di costituirsi parte civile al processo e che hanno organizzato un sit-in a Palermo e in diverse città d”Italia per esprimere il proprio sostegno ai magistrati palermitani.
Gli stessi, denunciano, “che hanno portato a termine questa difficile indagine e che per questa ragione si trovano al centro di una battente campagna di delegittimazione alimentata da chi, nei fatti, non vuole che sia fatta piena luce su questa pagina buia della nostra storia recente”.
Ci auguriamo che da oggi questa luce, come ha più volte detto lo stesso Antonio Ingroia, possa illuminare finalmente la stanza della Verità per rischiarare il passato e guardare con più chiarezza al futuro.
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