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Trascrizione di un’intervista a Peter Lavelle su RT.
Al momento in cui il magnate russo autoesiliatosi Boris Berezovsky viene dichiarato morto, RT incontra il conduttore della trasmissione CrossTalk Peter Lavelle per discutere su chi era Berezovsky per il mondo degli affari e della politica in Russia, su come abbia fatto e – si presume – perso i suoi soldi, e su che cosa possa aver causato la sua morte improvvisa.
RT: Parliamo dunque di Boris Berezovsky – un uomo, che ha fatto fortuna durante gli anni novanta – un periodo turbolento in Russia …
Peter Lavelle: L’ha rubata, quella fortuna. Cerchiamo di essere chiari, qui. L’ha rubata. Non ha fatto i soldi.
RT: Era un uomo d”affari o un manipolatore?
PL: Un manipolatore. Ha usato il sistema. Che cosa stava succedendo in Russia? Il sistema politico era crollato, l”economia era collassata, la fiducia nell”autorità era crollata. Tutto era al collasso. Lui raccolse pezzi dappertutto. Non ha generato ricchezza, ha rubato la ricchezza. Cerchiamo di essere chiari su questo punto.
RT: Il potere di sette banchieri che sono andati al potere …
PL: È da questo che si è originato il termine “oligarca”. E penso che sia stato Berezovsky, a inventarlo. Nel 1996 un piccolo numero di persone ha accumulato enormi ricchezze. Ma volevano di più. E dissero a Eltsin: “Faremo in modo che tu sia rieletto, ma devi darci quote degli enti statali.” Aeroflot, Sibneft, ecc. … E lo ha fatto! Ha dato via l”economia. Così ha governato molto poco, non aveva alcun potere. E Berezovsky stava in cima. Questo è il modo in cui ha generato la sua ricchezza. Non l’ha guadagnata.
RT: Stiamo parlando di un uomo ricco. Lo ha incontrato, no?
PL: Sì! Arrogante. Era pieno di sé. Con un vasto sistema di sicurezza che lo circondava, un numero enorme di uomini addetti alla sicurezza. Era paranoico, per buone ragioni. Ci sono stati attentati alla sua vita. Ed era emigrato proprio perché era preoccupato per la sua vita. E ha preso il suo denaro con sé, o almeno una buona parte di esso.
RT: Si era auto-imposto il ruolo di oligarca in esilio a Londra …
PL: Era una fuga. Sarebbe stato accusato di tutti i tipi di reati, qui. E poi – la vendetta, perché si vedeva al vertice. Ha inventato Putin: è una sciocchezza! Non l”ha fatto. Ha preso il merito per qualcosa che non ha fatto. Voleva vendicarsi, voleva tornare.
RT: Esilio auto-imposto, voleva vendetta, certamente è rimasto un giocatore nella politica russa …
PL: Ci ha provato, ci ha provato … Ha sempre cercato di creare aria fritta e caos intorno a lui. Ma in realtà non gli è riuscito nulla, per davvero.
RT: Torniamo a un tempo più recente, adesso: l’incontro di Berezovsky con Abramovich in tribunale. Stiamo parlando di miliardi – una causa legale gigantesca.
PL: È stato un autentico ed enorme azzardo da parte di Berezovsky.
RT: Perché era un azzardo?
PL: Non aveva uno straccio di prova, un solo foglio di carta che dimostrasse il suo punto.
RT: È andato in tribunale senza neanche una carta…
PL: Sì, assolutamente!
RT: Perché?
PL: Puro azzardo. Sapeva che la fine stava arrivando. Stava per finire i soldi.
RT: Credi che fosse a corto di soldi?
PL: Era in fallimento.
RT: Il fatto è che un sacco di gente discute su quanto valore avesse…
PL: 3,1 miliardi di euro? Ma quando mai!
RT: Quindi, pensi a quelle battaglie legali combattute con Abramovich, forse altre, che in fondo lo hanno portato a …
PL: Passo dopo passo, dopo passo. È morto in solitudine. Interessante … Da solo. Niente amici. Niente rispetto.
RT: Sua moglie lo aveva lasciato, aveva perso tutti i suoi soldi. Non era in grado di tornare a casa, perché, abbiamo sentito di recente, aveva cercato di tornare a Mosca, anche in attesa di una lettera a …
PL: Delirante.
RT: Pensi che volesse tornare o no?
PL: Credo che volesse tornare indietro e chiedere perdono – no. Non sarebbe mai accaduto.
Fonte: http://rt.com/op-edge/berezovsky-death-tycoon-wealth-758.
Traduzione per Megachip a cura di Alba Stellini.
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