di Francesco Forciniti.
Prima o poi mi piacerebbe poter essere felice per la cattura di un boss mafioso nel pieno degli anni e all’apice del suo potere, piuttosto che per uno anziano ormai debole, gravemente ammalato e bisognoso di cure.
Prima o poi mi piacerebbe vivere in un Paese in cui si fanno leggi per rendere ai mafiosi la vita dura, piuttosto che fargli enormi regali come la riforma Cartabia, salvo poi ergersi ipocritamente a paladini dell’antimafia quando c’è da prendersi i meriti di un arresto.
Prima o poi mi piacerebbe vivere in un Paese dove si legifera per dotare i magistrati degli strumenti necessari a contrastare la criminalità organizzata e i colletti bianchi, piuttosto che per mettergli i bastoni fra le ruote agitando un finto garantismo di facciata.
Prima o poi mi piacerebbe vedere presidenti, ministri e leader politici esultare per avere appena aumentato i fondi alla giustizia, piuttosto che per avere soppresso tribunali, tagliato il personale, bloccato le intercettazioni.
Prima o poi mi piacerebbe avere la certezza che l’arresto di un boss mafioso sia frutto della forza e dell’intransigenza dello Stato, piuttosto che avere il dubbio che possa essere il risultato di una trattativa nella quale è stato concesso qualcosa.
Prima o poi mi piacerebbe vivere in un Paese rappresentato da una classe politica meno ipocrita, da una stampa più equilibrata e indipendente, da un’opinione pubblica più esigente.