di Francesco Forciniti.
La Corte Costituzionale ha pubblicato le motivazioni delle sue sentenze sull’obbligo vaccinale. Nei prossimi giorni prometto un approfondimento su alcuni passaggi a dir poco esilaranti, ma intanto eccovi due piccole perle: il “sacrificio umano” e l'”obbligo libero”.
IL SACRIFICIO UMANO
“Il rischio di insorgenza di un evento avverso, anche grave, non rende di per se costituzionalmente illegittima la previsione di un obbligo vaccinale, costituendo una tale evenienza titolo per l’indennizzabilità”.
Mentre nelle precedenti pronunce della Consulta si specificava che gli obblighi sanitari erano legittimi solo a fronte di eventi avversi lievi, transitori e tollerabili, con la sentenza depositata ieri la Corte Costituzionale apre di fatto al sacrificio umano.
L’OBBLIGO LIBERO
Ma vi è un altro passaggio della sentenza che mette i brividi: “L’obbligatorietà del vaccino lascia comunque al singolo la possibilità di scegliere se adempiere o sottrarsi all’obbligo, assumendosi responsabilmente, in questo secondo caso, le conseguenze previste dalla legge”.
Praticamente qui la Corte sostiene che un obbligo giuridico lasci comunque la libertà di scelta all’individuo, che può decidere se rispettarlo o meno, assumendosi nel caso le conseguenze dell’inadempimento. Secondo questa logica anche le leggi fascistissime del ventennio sarebbero state ritenute costituzionalmente legittime, o per ipotesi una legge che obblighi a indossare il velo, oppure ancora a tingersi i capelli di viola: perché, in fondo, il cittadino è sempre libero di scegliere!
Al di là di come la si pensi sul tema specifico, queste sentenze sono la morte di una cultura giuridica liberale millenaria, e mettono i brividi al pensiero di come potrebbero essere utilizzate dal potere tecnocratico negli anni a venire.
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