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Umberto Eco, i complotti e i Panama Papers

Anche Eco sapeva che è il potere a generare i complotti, quelli veri, e a nasconderli. Gli altri, quelli inventati, non sono complotti ma errori di analisi. [Giulietto Chiesa]

Umberto Eco, i complotti e i Panama Papers
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11 Aprile 2016 - 17.58


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di Giulietto Chiesa.


Il grande Umberto Eco, che negli ultimi anni della sua vita aveva ripetutamente fustigato con sprezzo i “complottisti”, pubblicò il suo ultimo libro, da vivo, nel 2015. Lo intitolò “Numero Zero”, interamente dedicato ai complotti. 


Mescolando con sapienza da grande conoscitore, alcuni complotti inventati con quelli veri. Anche Eco sapeva perfettamente, infatti, che è il potere a generare i complotti, quelli veri. E’ il potere che li organizza e poi li nasconde. Gli altri, quelli inventati, non sono complotti ma errori di analisi.


Ne viene fuori una storia dell’Italia del dopoguerra costellata di grandi e medi complotti, di cui Eco conosce perfettamente l’esistenza e le dinamiche. E nel libro ne svela così bene i meccanismi che uno, dopo averlo letto, si chiede come mai Umberto Eco non sia stato capace di applicare gli stessi criteri analitici allo studio dei grandi complotti internazionali che ha visto dipanarsi nel corso degli ultimi anni della sua vita. Peccato.


Comunque, a postuma, implicita excusatio, Eco scrive un libro, la cui idea centrale è quella di un qualcuno molto potente (che non apparirà mai) che aveva progettato un giornale nuovo, con una testata singolare: “Domani”. Il cui scopo sarebbe stato quello di raccontare, in anticipo, quello che sarebbe — appunto — accaduto “il giorno dopo”.


Come si evince dalla lettura, una splendida lettura davvero, il romanzo è la storia di un complotto. Come va a finire non lo dico per non rovinare la vostra eventuale lettura. 

Ma il concetto, a memoria, ve lo rivelo. 

A un certo punto del romanzo, uno dei giornalisti della redazione, quello che, prima di tutti, ha mangiato la foglia, dice pressappoco così: “Ci atterremo al principio di diffondere sospetti. Per esempio facciamo riferimento a qualcuno che è probabilmente coinvolto in affari sporchi. Sebbene noi non diremo chi egli sia, gli faremo provare una grande paura. E’ sufficiente per i nostri fini. A quel punto avremo la possibilità di incassare qualche vantaggio. Anche il nostro proprietario potrà guadagnarci, quando sarà il momento giusto”.


Ecco: i Panama Papers sembrano fatti apposta per fungere da esempio di come si possa manipolare i manipolatori per eccellenza, cioè i media. I quali non possono non stare al gioco. Come si fa a resistere a una tale tentazione?






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