‘di Francesca Del Moro
Potrebbero essere scambiate per alieni le creature nude e flaccide dipinte dal giovane street artist noto come Nemo’s. L’obiettivo è forse la graduale invasione dei nostri spazi a opera di corpi privi di qualsivoglia individualità , distinguibili l’uno dall’altro unicamente in virtù delle pose che assumono e delle metamorfosi che ne fondono l’aspetto antropomorfo con forme di oggetti o animali.
L’espressione dei volti è immutabile: gli occhi trasmettono terrore e sgomento, la bocca è spalancata in un perenne urlo di Munch. Ciò non significa che questi invasori atterriti, apparentemente inermi e debolissimi, non siano pericolosi. Viene in mente il cartone animato firmato da Michael Moore, La vera storia degli USA, in cui i conquistatori che sterminano gli indiani e poi portano la guerra in ogni parte del mondo sono ritratti come individui tremanti e spaventati, spinti ad aggredire per primi dalla loro stessa paura di essere aggrediti. Effettivamente le immagini di Nemo’s ci colpiscono e ci fanno male, fissandoci dai muri delle città così come dalle pagine di questo libro.
Quella che ci restituiscono senza pietà è la vera immagine di noi stessi: in combinazione con gli elementi simbolo della contemporaneità svelano le assurdità della nostra vita e ci spingono a provarne orrore. Un orrore che deflagra facendo saltare le leggi dell’anatomia, come in un altro libro illustrato pubblicato di recente da #logosedizioni: Nueva Carne, di Claudio Romo. Così, pagina dopo pagina, incontriamo un uomo inginocchiato che piange con la schiena divenuta volto, una bocca enorme spalancata a mostrare denti come visi, e ancora volti raddoppiati, moltiplicati, volti-spugna punteggiati di occhi o squarciati da innumerevoli bocche che gridano introdotte ironicamente dalla parola silenzio, una grigia faccia-ombra da cui cade una lingua-viso atterrita. È l’inconscio che si scatena, il nostro io mostruoso che viene alla luce come la seconda metà dei mezzi uomini che si sveglia urlando, si avvicina urlando in Halber Mensch degli Einstürzende Neubauten. (Mezzo uomo / guarda la tua seconda metà / che apparentemente senza motivo / si sveglia urlando si avvicina urlando / tu non la vedi / sei completamente preso dal programma serale).
L’inconscio insorge a svelare i meccanismi di cui siamo preda, senza tralasciare il concetto ossimorico di guerra umanitaria, l’illusione del voto democratico, la violazione dell’ambiente. Particolarmente efficaci sono le immagini dedicate a quest’ultimo tema in cui la cementificazione si incarna in un corpo che inghiotte un albero e caca un edificio per essere punito nelle immagini successive da una vegetazione che lo viola a sua volta. Tutti elementi, questi, riconducibili al primo responsabile: il mercato, vero signore del mondo che non solo riduce le persone a produttrici e consumatrici di merci ma le trasforma in merci esse stesse, da utilizzare e gettare via al bisogno.
Questo sembra suggerire la tavola che mostra corpi distesi all’interno di un distributore automatico, con un braccio che sporge dallo sportello, pronto per essere afferrato dall’acquirente. In un’altra immagine, un corpo decapitato si cimenta in un classico gioco da luna park pescando tra una serie di teste ammonticchiate. Così come i corpi, le teste appaiono cave, svuotate ormai di ogni pensiero come quella che torna a tutta pagina nella tavola seguente, con attaccata l’etichetta “on saleâ€.
L’uomo che ha rinunciato alla propria capacità critica è disposto a lasciarsi vendere senza alcuna reazione, pronto a comprare a sua volta altri esseri umani come lui. Si fa di volta in volta strumento e utilizzatore degli altri come strumenti, come si vede nelle teste-buste della spesa trasportate da una creatura decollata. I dettagli anatomici rivelano dita come chiavi o matite, bocche a forma di lucchetto, teste infrante che a guisa di salvadanai rovesciano soldi. Questi ricompaiono infilandosi negli occhi a fessura, entrano nelle teste a rimpiazzare ogni altro sogno, qualunque genere di ideale. È la forma più raffinata e totale di lobotomizzazione, messa in atto grazie ai mass media, prima fra tutti la televisione. Questa si confonde e fonde con la religione nel gruppo di immagini dedicate al tema, introdotto da un corpo trafitto dalle antenne paraboliche come il San Sebastiano dalle frecce.
Ogni tavola sarebbe meritevole di commento e discussione, ogni tavola lascia il segno, solleva interrogativi e morde la coscienza in questo libro che condensa il disgusto per la nostra società cosiddetta “civilizzataâ€: una società che ci priva della nostra umanità riducendoci a mera carne da macello.
Pubblicato sul n. 41 della rivista: [url”Illustrati”]http://illustrati.logosedizioni.it[/url].
[url”Link articolo”]http://illustrati.logosedizioni.it/numeri/41/who-is-nemos/[/url] © Francesca Del Moro © Illustrati.
Immagini: © [url”Nemo”s”]http://www.whoisnemos.com/[/url]
[url”WHO IS NEMO’S”]http://www.libri.it/who-is-nemo-s[/url], di Nemo”s, #logosedizioni, cartonato, 192 pagine, 190×235 mm, ISBN: 9788857608716
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