di Miguel Martinez.
Ugo Bardi (che riesce a tenere una cattedra, diversi blog, conferenze in giro per il mondo e pure scrivere libri e aggirarsi per il nostro quartiere con una falce di plastica minacciando di portare le persone nell’aldilà, ma è un’altra storia e la racconteremo un’altra volta) ha scritto un libro su un giovane che visse la Prima Guerra Mondiale.
Credo sia il modo migliore per ricordare il terribile anno 1918, che non pose fine alla Grande Strage iniziata nel 1914.
Anzi, i monumenti che si vedono in Serbia ci ricordano la “Guerra 1912-1918″.
E forse, se vogliamo fissare una data precisa, la catastrofe che stiamo ancora vivendo risale all’allucinante decisione del 1911, di attaccare la Libia. Colpa dei media forse più che dei politici, leggete, se avete un attimo, questo mio vecchio scritto.
Tagliando con l’accetta e scartando innumerevoli altri fattori – l’attacco alla Libia portò a una crisi nell’Impero Ottomano, e a forza di domino che cadono di qua e di là, alla guerra tra Serbia e Austria e a tutte le conseguenze successive, dalla rivoluzione bolscevica alla Seconda guerra mondiale.
Sarebbe esagerato, ma non del tutto sbagliato definire ciò una nota a piè di pagina a qualche articolo di un giornalista milanese esaltato.
Esattamente cent’anni dopo, nel 2011, istigato di nuovo dai media, qualcuno attaccò la Libia e scatenò buona parte delle conseguenze che oggi rischiano di portare alla dissoluzione l’Europa.
Viene in mente il fato ineluttabile di cui parla Sofocle:
Ἀλλ’ ἁ μοιριδία τις δύνασις δεινά·
οὔτ’ ἄν νιν ὄλβος οὔτ’ Ἄρης,
οὐ πύργος, οὐχ ἁλίκτυποι
κελαιναὶ νᾶες ἐκφύγοιεν.
Ma il destino è una terrible potenza:
non gli si sfugge né con ricchezza né con guerra,
né con torri né con nere navi battute dal salato mare.
Ma adesso via, a leggere su blog di Ugo:
La Linea d’Ombra della Memoria: Si Avvicina il Centenario della Fine della Grande Guerra
Tratto da: http://kelebeklerblog.com/2018/11/03/ma-il-destino-e-una-terrible-potenza/.