Bourdieu per tutti.

Al centro della teoria di Bourdieu c'è il concetto di campo. Cioè uno spazio sociale istituzionalizzato. Nel corso del processo di modernizzazione Bourdieu analizza l'emergere di numerosi spazi sociali che si istituzionalizzano e  autonomizzano.

Bourdieu per tutti.
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29 Gennaio 2023 - 00.46


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di Marco Pitzalis.

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Al centro della teoria di Bourdieu c’è il concetto di campo. Cioè uno spazio sociale istituzionalizzato. Nel corso del processo di modernizzazione Bourdieu analizza l’emergere di numerosi spazi sociali che si istituzionalizzano e  acquisiscono una loro autonomia. Questi spazi sono definiti campi, con una metafora presa dalla fisica, perché hanno una propria logica interna di funzionamento secondo alcune “leggi” che ne regolano l’accesso e sono attraversati da una specifica energia (potere) che prende forma nelle lotte per il dominio e per il conseguimento delle specifiche poste in gioco. Il campo è un concetto non è una cosa, come tende a dire il sociologo ingenuo.

Ciò significa che è uno strumento teorico per ricostruire uno spazio sociale secondo alcuni elementi:

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1. La genesi: ogni campo ha una dimensione e traiettoria storica e si trasforma continuamente.

2. La relazionalità: Ogni campo è  in relazione con altri campi con cui  può trovarsi in sovrapposizione e/o in competizione. Ogni campo è uno spazio di posizioni relative in continuo mutamento in ragione di  una continua competizione interna/esterna. Tale lotta ha come oggetto le stesse regole di funzionamento del campo oltre che la distribuzione delle specifiche risorse simboliche e materiali.

3.  Confini: ogni campo ha confini che possono essere più o meno porosi e regole di entrata. Per esempio, il campo scientifico recluta attraverso un processo di cooptazione in cui lo studente percorre un cursus che lo porta ad acquisire un habitus e delle competenze specifiche (sia tecniche che sociali) che lo portano a forme di consacrazione e ordinazione (come nel campo religioso).

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4. Polarità: ogni campo ha delle polarità che si strutturano intorno a un polo dominante e un polo dominato. I principi di dominazione possono essere molteplici, per esempio possono fondarsi sul possesso di capitale sociale, politico, economico o culturale.

5. Autonomia/eteronomia: ogni campo ha una relativa autonomia. si può studiare la genesi del campo e osservare come varia questo rapporto. Per esempio, l’autonomia del campo scientifico e del campo accademico conosce fluttuazioni e diverse forme emergenti di eteronomia politica ed economica.

Al concetto di campo è legato il problema della riproduzione. Il sociologo culturalmente ingenuo, normalmente, rimprovera a Bourdieu di non tenere conto della mobilità individuale. Secondo questo sociologo, se il soggetto può scegliere e modificare la propria posizione allora tutta la teoria di Bourdieu crolla. Questa è una sciocchezza.

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La teoria dei campi infatti prende in conto le traiettorie degli agenti, ma spiega anche perché questi hanno interesse alla conservazione del campo dentro il quale evolvono (complicità).

Nello stesso modo i soggetti possono essere all’origine di vere e proprie rivoluzioni simboliche, come mostrato nel caso dell’Arte (Flaubert, Manet) e della filosofia (Heidegger), che mutano la stessa struttura del campo.

Il punto fondamentale della teoria dei campi non è il problema della riproduzione individuale, ma quello del mantenimento della logica del sistema (e dei meccanismi di dominio) nonostante il continuo cambiamento di posizione dei singoli individui (il sociologo ingenuo preferisce baloccarsi con il proprio narcisistico soggettivismo).

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 Se anche  10, 100 o mille operai diventassero dei capi di impresa, questo fatto non cambierebbe in nessun modo le logiche di funzionamento del campo economico.

Quindi il problema non è costituito dalla mobilità individuale ma dalle condizioni di questa mobilità e dalle logiche di funzionamento del mondo sociale contemporaneo (e dal loro cambiamento costante).

Quindi Bourdieu non spiega la riproduzione individuale ma le dinamiche di cambiamento e continuità nelle società contemporanee.

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Tratto da:

https://www.facebook.com/marco.pitzalis.946/posts/pfbid0YBHQKrQgrP63VYRsp6vuT5vDSpsxuLukSz34HntPTC9Q1dpdjC3Qtx72euxLW2sLl

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