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Nonostante lo spostamento del voto in estate e l”oscuramento da parte dei media, il quorum è stato raggiunto. Si tratta di un grandissimo successo, in buona parte dovuto al lavoro dei comitati di cittadini che hanno informato e coinvolto più di 25 milioni di persone, convincendole a recarsi alle urne per difendere la loro salute, i beni comuni e la legalità . Festeggiamo.
Ma non abbassiamo la guardia: la battaglia è appena cominciata. E diventerà molto più dura di quanto non sia ancora stata.
Da domani, tutte le forze che hanno appoggiato strumentalmente i referendum allo scopo di dare un”ulteriore spallata al governo, torneranno alla carica per riprendere politiche di devastazione dei territori e di privatizzazione dei beni comuni.
Caduto Berlusconi, cercheranno di sfruttare, anche sul piano nazionale, l”«effetto Pisapia»: facce pulite per fare il lavoro sporco, tagli ai servizi e alle pensioni, attacco alle condizioni di lavoro, grandi opere utili solo alla speculazione privata, guerra.
Continueranno a raccontare la stessa menzogna: che queste scelte sono inevitabili. Che abbiamo bisogno di sviluppo, crescita, competitività . Il successo di oggi è un primo segnale che cresce il numero di persone che non crede più a questa menzogna.
Sviluppo, crescita e competitività servono solo ai pochi che si sono arricchiti anche durante la crisi. E che hanno in mano le leve della decisione politica e dell”informazione-comunicazione.
Per impedire loro di realizzare certi progetti non basteranno i movimenti. Occorre organizzare una forza di opposizione politica che metta al centro della sua azione la partecipazione popolare alle scelte politiche, e la costruzione di un sistema di informazione-comunicazione indipendente dalle forze politiche ed economiche.
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