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di
Giuseppe Masala.
Giuseppe Masala.
Continua
la partita a scacchi tra NATO, UE e USA da una parte e Russia, Cina
ed Unione Euroasiatica dall’altra. Se gli occidentali hanno
lavorato – anche utilizzando metodi che la storia ha condannato –
per attrarre nella propria sfera di influenza l’Ucraina, le potenze
più influenti dell”Asia stanno lavorando – per mezzo di strumenti
diplomatici – per attrarre nella propria sfera di influenza l’Iran.
Assistiamo a un”impressionante accelerazione, sia nel campo
dell”economia, sia in quello militare. Si tratta di mosse in
grado di cambiare il gioco.
la partita a scacchi tra NATO, UE e USA da una parte e Russia, Cina
ed Unione Euroasiatica dall’altra. Se gli occidentali hanno
lavorato – anche utilizzando metodi che la storia ha condannato –
per attrarre nella propria sfera di influenza l’Ucraina, le potenze
più influenti dell”Asia stanno lavorando – per mezzo di strumenti
diplomatici – per attrarre nella propria sfera di influenza l’Iran.
Assistiamo a un”impressionante accelerazione, sia nel campo
dell”economia, sia in quello militare. Si tratta di mosse in
grado di cambiare il gioco.
Prima
mossa: giovedì scorso vi è stata una riunione tra l’ambasciatore
Iraniano a Mosca, Mehdi Sana”ei e il Presidente della Commissione
Euroasiatica della Federazione Russa, Viktor Khristenko. Non era un
incontro di routine: nella riunione si è concordato l’avvio di
tavoli tecnici bilaterali per studiare l’entrata nell’Unione
Euroasiatica dell’Iran.
mossa: giovedì scorso vi è stata una riunione tra l’ambasciatore
Iraniano a Mosca, Mehdi Sana”ei e il Presidente della Commissione
Euroasiatica della Federazione Russa, Viktor Khristenko. Non era un
incontro di routine: nella riunione si è concordato l’avvio di
tavoli tecnici bilaterali per studiare l’entrata nell’Unione
Euroasiatica dell’Iran.
Seconda
mossa: il Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa ha
annunciato che – su invito del suo presidente Nikolai Patrushev – il
presidente del Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell”Iran Ali
Shamkhani parteciperà alla riunione della Organizzazione di
Shanghai per la Cooperazione, un’organizzazione che ha lo scopo
di garantire la sicurezza nei paesi aderenti e dunque incentrata
sulla cooperazione militare. Traspare la volontà di attrarre l’Iran
verso un’alleanza a 360 gradi con Mosca e in prospettiva anche con
l’altro gigante asiatico, la Cina (altro membro chiave
dell’Organizzazione di Shanghai).
mossa: il Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa ha
annunciato che – su invito del suo presidente Nikolai Patrushev – il
presidente del Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell”Iran Ali
Shamkhani parteciperà alla riunione della Organizzazione di
Shanghai per la Cooperazione, un’organizzazione che ha lo scopo
di garantire la sicurezza nei paesi aderenti e dunque incentrata
sulla cooperazione militare. Traspare la volontà di attrarre l’Iran
verso un’alleanza a 360 gradi con Mosca e in prospettiva anche con
l’altro gigante asiatico, la Cina (altro membro chiave
dell’Organizzazione di Shanghai).
Terza
mossa: il presidente russo Putin toglie il bando alla fornitura di
sistemi missilistici antiaerei S-300 in favore di Teheran. Si tratta
di una fornitura che renderebbe un incubo per gli attaccanti un qualsiasi tentativo di bombardare l”Iran. Mosca, che pure è stata
decisiva nell”accordo sul nucleare iraniano, sa che non si tratta di
un patto di ferro: troppe sanzioni ancora in ballo, troppi possibili
ripensamenti a Washington, troppo nervosismo in casa Netanyahu.
mossa: il presidente russo Putin toglie il bando alla fornitura di
sistemi missilistici antiaerei S-300 in favore di Teheran. Si tratta
di una fornitura che renderebbe un incubo per gli attaccanti un qualsiasi tentativo di bombardare l”Iran. Mosca, che pure è stata
decisiva nell”accordo sul nucleare iraniano, sa che non si tratta di
un patto di ferro: troppe sanzioni ancora in ballo, troppi possibili
ripensamenti a Washington, troppo nervosismo in casa Netanyahu.
Queste
notizie ben difficilmente sono passate inosservate a Washington e a
Bruxelles, che rischiano di pentirsi di aver sospinto – con il
colpo di stato di Kiev – l’Unione Euroasiatica oltre il Don per
vedersela straripare nel Golfo Persico. Il mondo unipolare è una
coperta troppo corta.
notizie ben difficilmente sono passate inosservate a Washington e a
Bruxelles, che rischiano di pentirsi di aver sospinto – con il
colpo di stato di Kiev – l’Unione Euroasiatica oltre il Don per
vedersela straripare nel Golfo Persico. Il mondo unipolare è una
coperta troppo corta.
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