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di Pierluigi Fagan.
Mentre impazza la nuova moda del Pokémon GO che prontamente ha attizzato i sociologi di giornata sul nuovo, affascinante concetto di “realtà aumentataâ€, abbiamo assistito ad un nuovo caso di “realtà diminuitaâ€.
Venerdì, nelle ore di trapasso tra l’angoscia per i fatti di Nizza e il golpe in diretta che si sarebbe inscenato da lì a poco in Turchia, negli Stati Uniti d’America, è stato de-segretato e quindi reso pubblico, il famoso mistero delle 28 pagine (pare 29) del Rapporto 11/9, messo in top secret prima da Bush e poi da Obama, per 13 anni.
Il documento indica una serie di personaggi intermedi che:
a) avrebbero aiutato ed avuto contatti coi dirottatori dell’11/9 (15 di 19 sauditi);
b) sarebbero stati funzionari o collaboratori esterni dell’Ambasciata saudita o dell’ambasciatore (Bandar bin Sultan).
Come sempre in questi casi, la faccenda è molto complicata e rimando alla lettura del materiale in rete per coloro che volessero approfondire.
Due considerazioni. Se il documento non dice che il responsabile finale degli attentati dell’11/9 è stata l’Arabia Saudita (pretesa ridicola che pure tocca leggere come deduzione lampante in alcuni commenti sulla stampa americana e degli organi diplomatici sauditi), il documento dice quel tanto che normalmente avrebbe dovuto portare allo sviluppi di anni di approfondite indagini. Non solo non risultano fatte tali indagini ma risulta apposto un segreto di 13 anni sul paper e un lungo tira e molla, con spifferi, indiscrezioni, minacce e rivelazioni, atto a creare una nube d’incertezza disorientante.
Limitatamente alle mie capacità di ricerca su Google, mi risulta che solo un organo di stampa nazionale ha dato la notizia (il Giornale), che è una top news di sua natura. Ho fatto fatica anche a trovare tracce internazionali (qui, qui) ed americane. Si noti che negli ultimi mesi, l’ipotesi che tale documento venisse de-segretato ha ricevuto una congrua copertura stampa che ancora di più mostra l’incredibile assenza di notizie sulla sua divulgazione.
Così, si forma lo specchio in cui leggiamo la realtà e diventa la realtà stessa: invisibili Pokémon che abitano intorno a noi e visibili paesi che usano al-Qa”ida e ISIS per manipolare i corsi del mondo. Ma nello specchio noi vediamo solo i primi e non i secondi.
[Qui il grido di dolore e di rabbia delle signore Gabrielle, Kleinberg, Van Auken e Casazza, vedove dell’11/9].
Fonte: CRONACA N.479 (17.07.16), da Cronache dell”Era Complessa.
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